capitolo 2

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"cazzo..." dico sottovoce spostando lo sguardo su mio padre, che assume un'espressione confusa e infuriata allo stesso tempo.

"Oh, ci mancava solo il re degli scarabei" esclama esasperato Tony, riducendo a un fine braccialetto in carbonio, la parte di armatura che gli aveva ricoperto la mano pochi secondi prima.

gli occhi di Bucky rimbalzano velocemente su ognuno di noi. "Qualcuno mi spiega che diavolo sta succedendo?" domanda accigliandosi, facendo ombra sui suoi occhi che ricordano il colore del cielo nei pomeriggi estivi.

"Storia lunga signor James Buchanan Barnes" lo schernisco facendo scomparire le fiamme dai palmi delle mani "sai, se tu non fossi figlia di un Dio e non lanciassi fiamme dalle mani, proverei anche a tirarti un pugno" sbuffa lanciandomi un'occhiataccia mentre ripone con un gioco acrobatico il coltellino al suo posto.

Mi giro dalla parte opposta nascondendo il sorriso divertito che ha scaturito la sua battua. "Insomma nessuno mi da il benvenuto?" le braccia di mio zio si allargano regalmente, e con un tonfo sordo batte la parte inferiore del suo scettro sul pavimento. "Oh dai, il pavimento si rovina così" sussurra Tony mettendosi una mano davanti alla bocca.

"Loki, che diavolo ci fai qui?" sbraita nervosamente mio padre avanzando con andatura regale e brutale verso il fratello, che indietreggia alzando le braccia in segno di innocenza, quasi impaurito dalla possente figura.

Loki guarda suo fratello con gli occhi che scintillano "su fratello mio, lasciamo da parte i rancori del passato e diamoci un abbraccio" esclama cercando di placare l'evidente ira che travolge mio padre "aah stronzate" borbotto io scagliando verso Loki una fiamma.

Tutti si girano stupiti verso di me, compreso Barnes. "adesso si che farò a meno di tirarti un pugno" sussurra facendo un passo indietro, per allontanarsi da me.

"Evah, mia amata nipote, vedo che l'impavidità l'hai presa tutta da tuo zio" esclama Loki avvicinandosi a me, fino a ritrovarmelo a pochi centimetri di distanza.

Incrocio le braccia al petto, guardandolo con una smorfia divertita. "Come potresti non amarmi?" esclamo avvolgendo un braccio intorno alle sue costole. "Quindi la lancia fiamme vuole bene allo zio assassino?" chiede stupito Clint riponendo con cura una delle frecce nell'apposito posto.

Lo guardo non capendo quell'affermazione. Sa alla perfezione il legame tra me e Loki. Si è vero che durante la battaglia di New York ho combattuto al loro fianco, quindi contro mio zio, ma non ho mai smesso di volergli bene. E questo Clint lo sa.

"l'unica pecca di mia figlia..." borbotta mio padre incrociando le braccia al petto.
"Perché sei qui?" domando allontanandomi da lui "la vera domanda è perché mi hai scagliato una fiamma addosso, mocciosa" ribatte spolverandosi la spallina destra, con fare principesco "per farti smettere di parlare" gli spiego rimettendomi a sedere.

Natasha si intromette nella piccola riunione di famiglia allungando il collo verso di noi "scusate ma questo qui non dovrebbe essere tipo ammanettato e chiuso in una cella?" domanda come se la risposta a quella domanda fosse ovvia.

Le poggio una mano sulla spalla, come a rassicurarla. "Tranquilla Tasha, se Loki è in compagnia di me e di mio padre è innocuo come un gattino appena nato" le dico rivolgendole un fugace occhiolino, mentre tra le mie dita danzando fiammelle ardenti di fuoco magico.

"Non sei per niente simpatica Evah" afferma mio zio assumendo un'espressione dura. Lo guardo con una finta espressione indignata "ma se la simpatia l'ho presa tutta da te" ribatto facendo un piccolo sorrisetto.

"Beh allora si capisce tutto" esclama sotto voce Barnes buttando il suo corpo sul divano. La pesantezza che mette in quel movimento fa sembrare che, per tutta la giornata, non abbia fatto altro che sgobbare. Gli rivolgo uno sguardo glaciale, per metterlo al corrente che sarei in grado di strozzarlo se volessi.

Back to New York||Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora