capitolo 32

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Carol Denvers ci passa accanto con passo deciso e con le braccia incrociate al petto. "Ehi ehi, dove stai andando?" domanda seguendola velocemente Steve mentre le afferra un gomito. La bionda si gira di scatto con una frustata di capelli.

"Sono stanca di queste storielle inutili, vado ad uccidere Thanos, sto solo perdendo tempo qui" dice prima alzando gli occhi al cielo e poi indicare me e Natasha con aria spazientita. Al suono delle ultime parole alzo un sopracciglio guardandola con sorpresa.

Natasha guarda prima me per un attimo e poi Steve, e senza esitare si mette di fronte a lei "noi di solito lavoriamo in squadra, e che rimanga tra noi siamo giù di morale" dice spogliando tutti noi a nudo, tanto perché non si era capito.

"Giù di morale..." bofonchio sotto voce passandomi una mano tra i capelli. "Capiamo che lassù è più il tuo territorio, ma questa è anche una nostra battaglia" Steve sovrasta la mia voce guardandola serio. "Hai idea di dove sia?" è Rhoedy a porgerle la domanda, appoggiato con tutto il peso del corpo allo stipite della porta.

Lei si stringe semplicemente nelle spalle "so chi potrebbe saperlo" la naturalezza e la calma con cui pronuncia queste parole mi fanno prudere le mani. Sento le fiamme che mi implorano di divampare e scaricare un po' di rabbia, ma con tutta la forza di volontà che mi rimane cerco di tenerle a bada.

"Non serve" una voce profonda e angosciata cattura l'attenzione di tutti noi. La donna blu, mezza robot è infondo alla stanza con quegli occhi paurosamente neri e senza fondo. "...so io dove si trova Thanos" aggiunge stringendosi nel sue gilet di pelle.

"Beh grazie di averlo detto prima" dico guardandola da lontano mentre aspetto impaziente che ci dia quella preziosa informazione. Steve mi si avvicina stringendomi con cautela una spalla "calmati Evah" mi sussurra all'orecchio mentre l'altra mano mi accarezza le scapole, riuscendo a calmarmi momentaneamente.

(...)

Quella Nebula sta blaterando un sacco di cose inutili, montata e smontata, non sto capendo, aspetto solo che arrivi al punto senza girarci troppo intorno. "...Al giardino" finalmente ha detto ciò che doveva, dopo un monologo su quanto sia stato straziante essere la figlia di quell'omicida.

"Che tenero, Thanos ha un piano per la sua pensione" Rhoedy ironizza scuotendo la testa, quasi scandalizzato da quel folle piano. "Allora, dov'è?" Steve si mette a camminare con le mani in tasca, impaziente di avere tutte le informazioni necessarie.

Immediatamente il procione fa comparire sul tavolo un ologramma della Terra. "Quando Thanos ha schioccato le dita, la Terra è diventata l'epicentro di una fonte di energia di proporzioni cosmiche" mi avvicino poggiando i palmi sul legno del tavolo lucido.

"Nessuno ha mai visto nulla di simile" fa una pausa per pigiare poi un tasto sul piccolo telecomando che tiene tra le zampe. La proiezione sfreccia attraverso una galassia e l'altra fermandosi su un altro pianeta. Aggrotto le sopracciglia non riconoscendo nulla di quella galassia.

"Fino a due giorni fa, su questo pianeta" sgrano gli occhi sentendo la spiegazione del procione. "Te lo avevo detto" mi giro verso Steve sussurrando, e lo vedo scuotere la testa contrariato. "Thanos si trova li" aggiunge Nebula con quell'angoscia nella voce, fissando il pianeta.

Natasha si abbassa proprio all'altezza della proiezione, guardando con occhi stupiti l'ologramma. "Ha usato di nuovo le gemme" lo dice come se non li avessi già avvertiti giorni fa. Mio padre si stira la schiena poggiando le mani dietro la nuca, mentre sgranocchia qualcosa.

Bruce gesticola nervosamente con una mano "sapete che noi saremo a corto di uomini vero?"  nessuno lo ascolta "lui ha ancora le gemme perciò..." "prendiamole" Carol finisce la frase per Rhoedy, dimenticandosi del tutto delle parole di Bruce.

Back to New York||Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora