capitolo 30

286 12 2
                                    

Lo scontro è appena iniziato e sento l'adrenalina e il potere scorrermi nelle vene, così forte da farmi vibrare ogni particella. Non mi sentivo così viva da molto tempo, e nonostante abbia detto che sono stanca di combattere, tutto questo mi rende ciò che sono.

Tiro fuori dal fodero la spada, sguainandola verso quei mostri terrificanti, con un rumore metallico che mi elettrizza più del dovuto. Nella lama immediatamente si propagano le fiamme, che infilo con furia e agilità nei corpi viscidi di quei mostri, mettendo fine a più vite possibile.

Con la mano libera faccio muovere radici e rami di alberi, che si allungano e si annodano a quei cani alieni che ruggiscono paurosamente ogni volta che vengono schiacciati con poca grazia al terreno.

Mentre cerco di concentrarmi sul non perdere il controllo e staccare le teste di quei mostri con la lama della mia spada, qualcosa mi afferra per la coda dei capelli scaraventandomi con violenza in aria, troppo lontano dalla squadra perché vedano che sta succedendo.

Cerco di richiamare un ramo di un albero per attutire la caduta ma non riesco ad afferrarlo prima di schiantarmi contro suolo e sentire qualche vertebra incrinarsi. Mi accascio sull'erba gemendo per il dolore atroce che mi invade tutto il corpo, rimanendo senza fiato, annaspando per cercare di incanalare l'aria.

Mi metto in ginocchio facendo profondi respiri e cercando di rialzarmi in piedi. "Ti avevo detto che Thanos ti avrebbe trovata morta" esclama con voce inquietante e profonda quella viscida aliena guardandomi con occhi di sfida.

Annuisco facendo delle smorfie di dolore mentre con troppa lentezza mi rimetto in piedi. "Adoro il tuo colore di capelli, che tinta usi?" domando riprendendo in mano la spada e rigirandomela tra le dita abilmente, e i raggi del sole la colpiscono facendola risplendere sotto i nostri occhi.

"Non ti hanno mai detto che in battaglia si combatte e non si parla?" grugnisce facendo due lunghi salti nella mia direzione mentre sguaina pericolosamente la spada verso il mio petto. Mi scanso velocemente e di riflesso le fiamme mi invadono nuovamente il corpo.

Mi slancio verso di lei muovendo con abilità la spada ricoperta dalle fiamme. Le lame stridono ogni volta che si scontrano, con suoni metallici e insopportabili. Si muove veloce, e con un gesto felino mi toglie dalle mani la mia arma.

La guardo torva, cercando di riprendere pieno possesso del mio corpo, e di non permettermi altri errori del genere. Una creatura allenata per trecento anni a combattere con ferocia e senza pietà non può farsi disarmare così facilmente.

Le scocco uno sguardo di rimprovero, facendo nascere altissime fiamme intorno ai miei pugni e un vento forte comincia ad infuriarle addosso, respingendola per qualche istante. Non si fa scoraggiare e continua a cercare di ferirmi con la sua lama scintillante, che riesco a schivare più e più volte.

Indietreggiando, con le gambe deboli e molli, perdo l'equilibrio cadendo a terra su un masso, e la sua espressione diventa spavalda e rabbiosa. La sua spada si fionda verso il mio viso ma riesco ad afferrarla tra le mani infuocate, che in pochi attimi riescono a scioglierne la punta.

Ricambio il ghigno divertivo, spingendola indietro e rimettendomi in piedi. "Avevo detto al tuo amico di non sottovalutare una regina" sussurro tra un respiro e l'altro, facendole un veloce occhiolino. Lancia un grido di rabbia e mi si fionda di nuovo addosso con forza, degna di un essere non terreno.

Cadiamo a terra e con forza la stacco dal mio corpo, facendola scivolare poco più lontano da me. Mi rimetto in equilibrio affondano una mano e un ginocchio nel terreno, e alzo di scatto la testa per cercare di capire la sua prossima mossa.

Affondo entrambe le mani nel terreno e una potente scossa spacca il terreno in due facendo barcollare la mia rivale, prima che mi possa saltarmi nuovamente addosso per farmi sbattere violentemente il cranio contro un masso.

Back to New York||Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora