"Voi tre restate qui" ordina impaziente Sam, stringendosi nella leggera giacca chiara. Incrocio le braccia al petto, sentendo la tuta nascosa dalla giacca di pelle raffreddarsi, in contrasto alla mia pelle che diventa di minuto in minuti sempre più calda. "Fai attenzione" gli intino lanciandogli un'occhiata di avvertimento.
Si lascia uscire un verso divertito dalle labbra, ricambiando il mio sguardo con un sorrisetto appena accennato sul viso. "Sono o non sono l'avenger più forte?" domanda retoricamente mettendo le mani in tasca per girarsi e cominciare a camminare. Gli ringhio contro mascherando il divertimento che sicuramente tradiscono i miei occhi, e strizzo le palpebre alzando il muro di protezione intorno al suo corpo, ben saldo, invisibile, impenetrabile.
Bucky mi si avvicina stringendo le mani a pugno lungo i fianchi. "Non servono gli scudi qui" mormora sotto voce, attento che nessuno ficchi il naso nella nostra conversazione. "Ho scoperto a mie spese che gli scudi servono sempre" controbatto mantenendo un tono dolce e attento.
Mi guarda come se avesse capito a cosa mi riferisco; a tutte le morti che sarebbero potute non accadere se avessi fatto ricorso a questo lato del mio potere prima, molto prima. Mi si avvicina ancora, mentre alcuni bambini e adulti, continuano ad ignorarci, e rifiutarsi di darci informazioni.
Zemo si allontana da noi di poco, guardandosi attentamente attorno, come se stesse analizzando il punto debole di questo cortile interno, delle persone che si sono dentro, bambini e pochi adulti a sorvegliarli. "Gli scudi non avrebbero cambiato nulla" sussurra Bucky a pochi centimetri dal mio corpo, mantenendo lo sguardo fisso sul barone.
Scuoto la testa, abbandonandomi contro il muro di pietra, a pochi passi dall'unica uscita e entrata che ci serve questa struttura. "Magari sì, non lo sappiamo. L'importante è che cambino le cosa adesso" borbotto portando la mia attenzione su Zemo che comincia a canticchiare una canzone, quasi stonato, con le parole che stridono con il tono ruvido della sua voce.
Bucky segue il mio sguardo sul barone, abbandonando quella conversazione, arrendendosi al fatto che non potrà farmi cambiare idea sugli scudi. C'è ne sarà sempre uno intorno a lui, e a tutte le persone che amo.
Il sergente corruga la fronte in un' espressione infastidita "che atrocità" borbotta riferendosi alla canzone che Zemos sta intonando, e per quanto possa essere d'accordo con lui, mi accorgo dell'acutezza di quell'idea. Le caramelle, il silenzio calato solo per ascoltare quelle parole, la fragilità delle fedeltà di un bambino.
La canzone cessa dopo che il barone ha rovesciato tutte le caramelle su uno sgabello instabile e logoro. Una bambina ne afferra una con una velocità impressionante, come se non vedesse una caramella da così tanto tempo da non ricordarsene nemmeno la forma o la consistenza.
Bucky si irrigidisce quando Zemo parla alla bambina, chiedendole sé sa dove si svolge il funerale di Mama Donya. Sorprendentemente lei risponde, risponde in modo positivo, gli occhi grandi, a tradire paura e curiosità.
Zemo le fa un cenno della mano, e la bambina corre al suo orecchio mormorandogli il luogo del funerale. Mi raddrizzo, tornando ad avere una postura eretta, mentre Bucky fissa la scena scettico, ignorando le parole che i due si sono scambiati.
Rimango in silenzio mentre Sam ritorna accanto a noi, la fronte corrugata, le mani ancora in tasca. "Mi sa che siamo in un vicolo cieco" sentenzia con tono piatto indirizzando i suoi occhi scuri sulla scena davanti a noi. "Che diavolo sta facendo?" sbraita Bucky assottigliando lo sguardo, come se in quel modo potesse sentire meglio.
Un sorriso feroce mi nasce sul volto, mentre vedo Zemo tornare verso di noi con una finta aria affranta, come se non avesse fatto nessuna scoperta. Ci passa accanto con un sorriso affettato sul volto. Bucky scatta a guardarmi come avesse capito. Ma io mi giro seguendo Zemo, curiosa di capire quando svelerà anche a Sam e Bucky, che arrancano per trovare qualsiasi indizio, la preziosa informazione che ha appena scoperto.
STAI LEGGENDO
Back to New York||Bucky Barnes
Hayran KurguLa figlia di uno dei sei originali torna a New York, in cerca di qualcosa di diverso dalla sua monotona e grigia vita, ma ciò a cui va in contro, non è di certo quello che sperava... p.s: gli avvenimenti (per la maggior parte) e il tempo sono frutto...