capitolo 28

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"Evah?" borbotta Bruce mentre Wong lo tira fuori dal buco che ha creato nella scalinata. "Ciao Bruce" accenno un sorriso mentre le fiamme spariscono., sotto il mio comando "Io-io... devo parlare con Tony. Tony Stark" dice mangiandosi le parole mentre con le mani cerca di tenersi su i pantaloni troppo grandi per lui.

"Preferirei che ci dicessi chi sta per arrivare prima di chiamare quello sbruffone di Stark" dice Strange facendo comparire una camicia che è almeno tre taglie più grande della misura di Bruce. "Stephen" lo richiamo per l'aggettivo dispregiativo che ha affibbiato a Tony, lanciandogli un'occhiata di avvertimento.

Alza le mani in segno di scusa e poi ritorna a fissare il povero Banner che ancora sta cercando di calmarsi. "Bruce raccontaci cosa è successo per favore" mi avvicino a lui lentamente mettendogli una mano sulla spalla. Non riesce nemmeno a guardarmi negli occhi facendomi davvero preoccupare, c'è qualcosa che non va sul serio.

"Siamo qui per aiutarti, anche se dalla faccia di Strange non sembrerebbe" dico tra i denti fulminando con lo sguardo Stephen che osserva Bruce come fosse un povero pazzo che sta dando di matto. Annuisce torturandosi le mani.

"Lui sta cercando delle gemme" comincia a raccontare cercando conforto nel mio sguardo questa volta. "Gemme?" domando non riuscendo a capire perché qualcuno dovrebbe essere interessato a delle gemme. Vedo che in quel momento Wong e Stephen si scambiano uno sguardo preoccupato. "Le gemme dell'infinito" puntualizza Wong per poi sussurrare qualcosa nell'orecchio dell'amico.

Stephen si infila il suo sling ring. "Dove diavolo vai?" chiedo allontanandomi da Bruce e afferrando il suo braccio. "Il tizio verde ha bisogno di Stark, e penso che anche tu ne abbia" afferma aprendo un portale e entrandoci dentro, lasciandomi con mille domande per la testa. "Io non ho bisogno di nessuno" sbraito cercando di farmi sentire dallo stregone.

"Tony Stark, sono il Dottor Stephen Strange, e ho bisogno che tu mi segua" lo sento blaterare dall'altra parte, con il suo modo teatrale e drammatico. "Scusa, vendi biglietti per qualcosa?" l'ironia nella voce di Tony mi fa sorridere per un' istante prima che il tono di Strange riporti tutto alla serietà "devi aiutarci".

"Devo aiutare chi?" Tony alza leggermente il tono della voce, e vedo subito Bruce passarmi accanto per entrare nel portale mentre io me ne rimango in disparte con Wong. "Ciao Tony".

qualche istante dopo li vedo rientrare tutti e tre e il portale chiudersi alle loro spalle. Quando gli occhi di Tony incrociano i miei lo vedo diventare più bianco di prima. "Evanjeline" sembra quasi un rimprovero, mentre il mio nome gli esce dalle labbra con un grugnito. "Vuoi dirmi che diavolo succede?" borbotta a denti stretti prendendomi per un braccio.

Mi ritraggo dalla presa ferrea "piacerebbe anche a me saperlo Tony, ma qui Bruce ha solo detto che un  pazzo sta cercando delle pietre colorate, non ho idea di che voglia dire" dico sentendo l'agitazione prendere possesso del mio corpo. 

"All'alba dell'universo, non c'era nulla. Poi BOOM" Wong interrompe le nostre chiacchere mettendo in mostra una simulazione di un'esplosione nell'universo con la sua magia. "Il Big Ben scaraventò sei cristalli elementari attraverso l'universo vergine". Delle gemme scintillanti compaiono, ma solo una di queste cattura la mia attenzione.

Mi avvicino alla pietra viola, osservandola attentamente e ricordandola nella mia visione. "Ognuna di queste gemme controlla un aspetto essenziale dell'esistenza" la voce seria e impostata di Wong continua la sua spiegazione.

"Spazio, realtà, potere, mente, anima e..." mentre Strange elenca ogni nome, le pietre si illuminano. "...Tempo" il ciondolo che porta al collo lo stregone si apre mostrando una pietra verde scintillante che mi colpisce in pieno viso. "Stephen" richiamo la sua attenzione "la mia visione prima mostrava la pietra del potere, quella viola" la osservo fluttuare nel vuoto.

Back to New York||Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora