Bucky riesce a raggiungere Hoskins poco dopo che Jhon è riuscito a mandare a puttane tutto il piano, e Carly con una rabbia indomita si è scagliata sul nuovo Capitan America. Hoskins afferra Bucky per il colletto già pronto a tenerlo a bada per non interferire.
Un ringhio feroce mi esce indomabile dalle labbra quando avvolgo una mano intorno al collo del secondo di Jhon e lo allontano con facilità da Bucky. Mi giro verso quest'ultimo indicandogli con un cenno del capo Carly che sta già correndo lontano da noi.
"Prendi lei. Ci penso io qui" dico in un filo di voce, parando con agilità un colpo preciso e veloce di Hoskins. Bucky annuisce e inizia l'inseguimento correndo come una furia. Jhon prova ad andargli dietro ma prima che varchi la soglia un muro di fiamme lo inchioda al pavimento.
Si gira a guardarmi con lo scudo ben stretto intorno al braccio e un ringhio animalesco a contorcergli il viso. Pianto un calcio calibrato nel ginocchio di Hoskins, costringendolo a terra con sguardo dolorante "due stupidi, ecco cosa siete" sbraito camminando con la schiena dritta e il mento alto verso la porta di fiamme che ho eretto per impedire il passaggio a Jhon.
Mi afferra per il braccio cercando di trascinarmi indietro, ma lo allontano da me con una forte spinta che lo fa catapultare a terra, e senza guardarmi indietro, oltrepasso il portale di fiamme seguendo il rumore del battito cardiaco di Bucky.
Corro su per le scale impregnate ancora dell'odore di fragole e menta di Bucky. Corro sentendo le gambe pregarmi di andare più veloce, i polmoni di far entrare più aria. Ma il suo profumo si fa ancora più forte, mischiato al sudore.
Corro veloce facendomi largo tra un gruppo di persone che mi fissa con gli occhi sgranati alla vista delle fiamme che mi circondano il corpo, avvolticchiandosi intorno ai capelli e intorno alle braccia come bracciali d'oro.
Arrivo in una stanza semi illuminata, e tiro un sospiro di sollievo quando vedo Sam e Bucky che si guardano intorno come due allocchi. Bucky scatta sull'attenti non appena sente il mio respiro ansimante e mi viene incontro velocemente.
Poggio i palmi delle mani sulle ginocchia piegate, cercando di riprendere fiato. "Come ci hai trovato così facilmente? Questo posto è un labirinto" domanda Sam poggiandosi le mani sui fianchi, con lo sguardo preoccupato.
Ingoio la saliva come se potesse dissetare la mia gola secca e drizzo la schiena "ho seguito l'odore di Bucky" dico tra un piccolo respiro e l'altro. Bucky si acciglia mentre si impegna a osservare con minuziosa attenzione ogni parte del mio viso.
Gli rivolgo un piccolissimo sorriso "Sto bene" sussurro scrollando le spalle "andiamo?" domando facendo saettare il mio sguardo tra i due uomini. Sam si da un' ultima occhiata intorno, come se da un momento all'altro potesse comparire Carly, e poi fa un cenno positivo della testa. Bucky avvolge le sue dita con le mie e mi guida verso l'uscita.
(...)
"Ai super soldati, andrebbe... vietato di esistere" sono le prime parole che sento pronunciare da Zemo quando metto piede fuori dal bagno dopo aver fatto una doccia calda per mandare via tutta la stanchezza di quella giornata.
Il barone lo dice mentre si toglie l'asciugamano impregnato di acqua gelata da davanti agli occhi. "Occhio a quello che dici Zemo. Lo scudo di Jhon ti avrà fatto male, ma non penso tu voglia sperimentare una vistosa ustione di terzo grado su tutto il corpo" lo minaccio con un sorriso affettato sulle labbra.
Si gira a guardarmi, e così Sam, che mi rivolge un cenno del capo, come per chiedermi se sto bene. Ricambio il gesto, mettendolo al corrente che la risposta è positiva. "Non è ancora tornato?" domando a nessuno dei due in particolare, quando lo sbattere del portone riecheggia nella stanza.
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Back to New York||Bucky Barnes
FanfictionLa figlia di uno dei sei originali torna a New York, in cerca di qualcosa di diverso dalla sua monotona e grigia vita, ma ciò a cui va in contro, non è di certo quello che sperava... p.s: gli avvenimenti (per la maggior parte) e il tempo sono frutto...