Si ferma davanti a noi, con la sua Audi nera come pece e luccicante come un diamante. Abbassa il finestrino guardandoci già con gli occhi alzato verso il cielo e l'espressione scocciata. Provo a non scoppiare in una risata di gioia mentre Steve fa una smorfia tra il sollevato e lo stizzito.
"Cos'è quel muso lungo?" domanda abbassando leggermente la testa per guardarci da oltre gli occhiali con le lenti arancioni scure. "Non mi dire che è diventato un neonato" aggiunge con un certo tono di rimprovero e ironia.
Guardo Steve rivolgere gli occhi altrove e flettere le sopracciglia "tra le altre cose..." conferma la supposizione di Tony. "Che ci fai qui?" domando io, ricomponendomi e cercando di essere seria e incazzata.
"Il paradosso; il PR" risponde aprendo lo sportello per uscire dall'auto sfoggiando la sua spiegazione sul perché non siamo riusciti con il tunnel quantico. "Forse, invece di spingere Lang attraverso il tempo, avete spinto il tempo attraverso Lang" dice, ma senza quell'espressione di superiorità o saccenza con cui è solito spiegare le cose che conosce solo lui.
"Che è insidioso, pericoloso, qualcuno magari ve lo ha spiegato" dice distogliendo lo sguardo da noi, ma vedo un lieve sorriso formarsi sul volto di Steve. "Si, tu, lo sappiamo Tony" rispondo io "oh l'ho fatto? per fortuna sono qui" alza i palmi verso l'alto, ironicamente.
Scuoto la testa cercando di non sorridere, nel vedere che forse, in qualche modo, stiamo trovando una soluzione, i rapporti si stanno ricucendo, le ferite si rimarginano e i dialoghi riprendono vita.
Fa dardeggiare i suoi occhi castani tra noi per qualche secondo prima di sollevare la mano, a cui è avvolto un insolito bracciale di carbonio con una placca rettangolare al centro. "Per fortuna, ho risolto" dice inarcando le sopracciglia. "Non lo fai sempre?" domando retoricamente, cedendo, e sorridendogli.
Si stringe nelle spalle con una finta smorfia di umiltà. "Un gps spazio temporale funzionante" spiega riabbassando la mano, e facendo sorridere anche Steve. "Voglio solo la pace" aggiunge sorridendo a sua volta facendo il segno della pace con le dita, mentre a falcate va verso il bagagliaio.
"A quanto pare il rancore è corrosivo, lo detesto" ammette appoggiandosi alla carrozzeria "anche io" risponde Steve, senza muoversi di una virgola, con il suo sguardo fermo sull'amico. Tiro un sospiro di sollievo, una riappacificazione in cui entrambi speravano, ma non avevo mai avuto il coraggio o il tempo per metterla in atto.
Si guardano per un attimo silenziosi "forse possiamo recuperare le gemme, ma devo dirvi le mie priorità. Riportare qui quello che abbiamo perduto, io lo spero sì. Mantenere quello che ho, io lo voglio, a qualunque costo" sentenzia tutto di un fiato, senza staccare gli occhi dai nostri.
Annuisce più a se stesso che a noi. "E non morire durante sarebbe gradito" aggiunge facendo due passi verso di noi. "Nessuno muore" taglio corto io facendo infiammare gli occhi per un attimo, solo per ricordare ad entrambi cosa posso fare.
Steve fa un cenno positivo della testa e gli tende la mano "affare fatto" dice prima che Tony la prenda e la stringa, facendola dondolare un po'. Si guardano in assoluto silenzio prima che Tony si rigiri e apra il bagagliaio.
Solleva qualcosa di concavo, piuttosto grande che ha sopra una coperta e qualche peluche. Li rovescia e ruota lo scudo tirato a lucido verso di noi. Trattengo il fiato per un secondo guardando di nascosto Steve, che sembra reagire solo dentro di se, senza far trasparire nulla, solo uno sguardo rivolto al suo scudo.
Sospira quando Tony gli si avvicina porgendoglielo. "Tony...non lo so" gongola spostando un paio di volte lo sguardo da lui allo scudo. Gli do una gomitata leggera, abbozzando un sorrisetto, come a suggerirgli che non c'è nessuno che lo meriti più di lui.
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Back to New York||Bucky Barnes
FanficLa figlia di uno dei sei originali torna a New York, in cerca di qualcosa di diverso dalla sua monotona e grigia vita, ma ciò a cui va in contro, non è di certo quello che sperava... p.s: gli avvenimenti (per la maggior parte) e il tempo sono frutto...