EYES ep.27

134 17 0
                                    

Rimasi a bocca aperta e con gli occhi sgranati, mentre la donna di fronte a me faceva lo stesso. L'unica differenza tra noi due era che lei aveva il cuore spezzato, il mio invece pieno di sensi di colpa e giustificazioni che non potevo dare. Un gemito strozzato uscì dal fondo della sua gola come fosse un singhiozzo. Parlai.

"Mamma non è come credi." Allungai il palmo della mano verso mia madre agitandolo. Subito dopo le lacrime rigarono il suo volto. No, non era così che doveva andare.

"Mia figlia. Mia figlia mi ha fatto questo." Rilassò le mani che qualche istante prima tenevano delle buste ormai riversate sul pavimento. Rivolse uno sguardo agghiacciante a Jamie. "Tu, lurido bastardo." Fece un passo in avanti indicandolo. "Sei stato con mia figlia fin dall'inizio, non è vero? O mi sbaglio?!" Urlò. Strinsi le palpebre. Sentii sghignazzare dietro di me con soddisfazione. Strinsi i pugni tentando di calmare i miei impulsi.

"Oh avanti, Carol. Pensavi davvero che un tipo come me sarebbe stato con una quasi quarantenne? Ti reputavo abbastanza intelligente." Rise. "Illusa." Mi sorpassò mentre passava una mano sulla mia spalla.

"Ci vediamo, Roxy." Arrivò accanto a mia madre. "Addio, Carol."

Fu come se il buio e l'odio si fossero impossessati degli occhi di mia madre. Jamie scese le scale della veranda mentre sotto la pioggia si girava e rigirava tra le dita le chiavi dell'auto. Andò via con la sua auto lasciando entrambe convinte che non lo avremmo rivisto mai più. In quel momento mia madre si inginocchiò sul pavimento della veranda tenendo il capo abbassato e le mani che premevano su di esso.

"Ma dove ho sbagliato con te, Roxy?" Singhiozzò. "Cosa ho fatto per meritarmi questo?" Non potevo vedere mia madre così. "Il mio unico desiderio era dimenticare tuo padre perché ho bisogno di trovare qualcuno che riesca riempire il vuoto che ho nel cuore. E tu, tu me lo hai impedito."

"Mamma lasciami spiegare..." allungai la mano per poggiarla sulla sua spalla, ma fu immediatamente scostata dalla sua di mano.

"NO!" Urlò guardandomi finalmente negli occhi. "Vai via! Sparisci!" Lì capii che avrei dovuto lasciarla da sola. Non era così che doveva andare. Pensai di non essere stata abbastanza brava, di non aver tenuto duro abbastanza. Ero caduta nella trappola di Mike e Jamie e avevo probabilmente perso mia madre. Non si fidava più di me, le avevo spezzato il cuore e il cuore ha bisogno del suo tempo per rimarginare le ferite.

Alle parole di mia madre anche il mio cuore si era spezzato. Traballai e inciampai sui miei stessi piedi mentre correvo via da casa. Stava diluviando, ma in quel momento non sembrò importarmi. Mi girai vedendo la sagoma di mia madre inginocchiata sul pavimento mentre lo riempiva di pugni. Corsi senza fermarmi fino a due isolai successivi dove aspettai l'autobus delle sette. Ero poggiata ad un palo mentre continuavo ad asciugarmi inutilmente il volto. Non appena arrivò l'autobus mi staccai dal palo e salii non sapendo nemmeno dove stessi andando. Mi guardai intorno: non conoscevo nessuno e in quel momento avrei solo desiderato parlare con qualcuno. Così non persi tempo a chiamare Lola.

"Lola cazzo, rispondi." Dissi.

"Pronto, Roxy?"

"Fanculo, Lola ho fatto un casino."

"Roxy calma. Raccontami tutto."

Singhiozzai ricordandomi che non potevo dirle nulla. Allontanai il telefono dall'orecchio mentre cadevo in un pianto disperato.

"Pronto? Roxy ci sei? Roxy!"

Pigiai il bottone 'termina chiamata'. Rimisi il telefono nella tasca della felpa bagnata e mi stesi sui sedili freddi dell'autobus. Chiusi gli occhi e mi abbandonai in un sonno profondo.

EYESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora