Sorrisi al ragazzo, il quale si allontanò da noi facendo lo stesso.
"Speriamo non ci metta tanto a prendermi un hamburger." Sbuffò la ragazzina incrociando le braccia.
"Io ho un assoluto bisogna di caffè o mi addormenterò come un sasso."
"Vuoi rimanere sveglia?"
"Sì, non voglio che ehm insomma... che Harry si senta solo o che pensi troppo a Mike." Mi sentii in imbarazzo. "Vorrei fargli compagnia."
"Sei così dolce."
"Oh... grazie Ash." Mi voltai verso di lei sorridendo.
"Io invece ho un sonno assurdo."
"Facciamo così, quando torna Harry ti sveglio?"
"Mh." Annuí riaccasciandosi sui sedili posteriori.
Rimasi a guardare l'asfalto di fronte a me.
Nulla si muoveva, a parte qualche foglia spostata dal vento invernale.
Sospirai più volte.
Sentii il sonno invadermi. Le palpebre cominciarono a chiudersi. Poggiai completamente la testa sullo schienale chiudendo definitivamente gli occhi.
Ero sul dormiveglia.
Un bussare improvviso interruppe l'inizio del mio sonno.
"Ugh, Harry?"
Aprii gli occhi guardando con la punta degli occhi il finestrino.
La vista accanto a me fu sconcertante.
Voltai il capo alla mia destra.
Urlai.
"Aaaaaaah!"
Neanche le mie urla svegliarono Ash.
Di fronte ai miei occhi verde scuro ce n'era un altro paio: blu come il mare.
Sentii il battito accelerare. Come ci aveva trovati?
"Ash! Ash!" Scrollai con un braccio la ragazza che si ribelló a quei miei bruschi tentativi di svegliarla.
"Cosa? È arrivato Harry?" Teneva gli occhi ancora chiusi.
"No Ash!" Esitai. "MIKE!"
Quel nome fece sbarrare gli occhi di Ash facendola alzare di scatto.
"Harry!" Urló la ragazza.
Mike avrebbe preso entrambe.
"Scappa." dissi.
Lui mi osservava fermo. Era talmente inquietante che avvertii la pelle d'oca.
"C-cosa?"
"Scappa!" Urlai piú forte che potevo. La ragazza scese dall'auto sfrecciando nella direzione opposta inoltrandosi nel bosco qui accanto.
Pregai che non le accadesse nulla. Ma in tutto questo, Harry dov'era? Sentii in quei istanti un desiderio di abbracciarlo, di essere protetta da lui.
Ora non mi restava che vedermela con lui. Faccia a faccia. Guardai la sicura. Non era inserita.
"Merda." Pensai. Con un movimento veloce della mano cercai di afferrarla e di abbassarla in modo tale da bloccare la portiera. Ma fu inutile. Mike fu piú veloce di me nell'aprire la portiera.
Sembró aver calcolato tutto.
"Vai via!" Gridai dimenandomi.
"Oh no, non é urlando che scapperai da me." Mi disse fulminandomi con lo sguardo. Afferró il mio polso destro.
"Lasciami brutto bastardo!" Strattonai il braccio destro cercando di liberarmi dalla sua stretta. Con l'altra mano tentai di allontanarlo da me. Non era la prima volta che lottavo con Mike.
"HARRY!" Urlai con tutta la forza e l'amore che avevo dentro.
"Okay brutta troietta, ora mi hai stancato." indurí la mascella mostrando un ghigno. Aveva perso la pazienza. Del tutto.
Vidi il suo pugno destro sferrarsi contro di me a una distanza fin troppo ravvicinata.
Dolore.
Buio.HARRY'S POV:
"Ecco a lei e ci scusi per il disguido." Feci fatica a capire cosa disse il commesso a causa della musica ad alto volume. Mi porse le buste con il cibo per Roxy e Ash. A me era passato l'appetito e la sete.
"Non c'è problema." Quasi dovetti urlare.
Uscii dalla stazione di servizio. La macchina non si vedeva un granchè. Mi avvicinai.
Mollai la busta al suolo.
"Roxy, Ash..." Un enorme vuoto si formó nel mio stomaco.
Corsi raggiungendo l'auto.
Era vuota.
La portiera sia anteriore che posteriore erano aperte. Dove erano andate?
Mi portai le mani ai capelli.
Il telefono di Roxy era ancora lì, sul sedile.
Qualcuno mi abbracciò da dietro. Sussultai.
"Harry." Pianse.
Riconobbi subito la voce di Ash. Una parte di me era sollevata.
Mi girai abbracciandola.
"Ash stai bene?" Le chiesi. Le scostai alcuni ricci dal volto terrorizzato.
"I-io sì."
Capii tutto.
"No. Roxy."
La vidi annuire.
"È stato Mike." Singhiozzò. "L'ha portata via e-e io non sono riuscita a fare altro che scappare. I-io non sapevo cosa fare per salvarla." Pianse ancora.
"Ssh." Le asciugai le lacrime. "Non è colpa tua.""Se solo non mi fossi lasciata prendere dal panico ora magari Mike non l'avrebbe portata via."
"No Ash, non dire così. Sarebbe stato impossibile mettere al tappeto Mike. Vi avrebbe fatto del male." Cercai di tranquillizzarla.
"D-dobbiamo trovarla, Harry. O n-non me lo perdoneró mai."
Annuii. Le presi la mano.
"Andiamo." Le feci cenno di salire in macchina.
Non avrei lasciato per nulla al mondo Roxy nelle mani di quel folle. Avevo il diritto di proteggerla. Lo imposi a me stesso.
"Arrivo, piccola."
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EYES
FanfictionRoxanne Hastings è una ragazza di sedici anni, dovutasi trasferire con la propria madre a Los Angeles a seguito della morte del padre. Il suo progetto di ricominciare da zero si concretizzò quando incontrò Harry: apparentemente ragazzo chiuso e scos...