EYES ep.46 / AVVISO 2

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Salve!
Allora ho una notizia per voi, ho cambiato il nome della protagonista. Non sarà più il nome Clary ma Roxy, visto che mi sembrava troppo collegato ad un film, quindi ho preferito cambiarlo.
Mi si é spezzato il cuore a cambiarlo

Cooomunque il trailer è pronto! In questi giorni lo pubblico su YouTube
-Giuls.

Non potevo crederci. Ero libera. Aspettai qualche istante prima di scappare via.
Delle urla mi fecero sgranare gli occhi.
Era ovvio che sapevano che ero scappata. Mi alzai e corsi via dalle siepi. Mi recai verso la macchina di Mike. Cercai in fretta la chiave.
"Sí, è questa." Esultai sotto voce. Infilai la chiave nella serratura e aprii la portiera. Misi in moto.
"Okay Roxy ce la puoi fare. Non potrà essere mica così difficile." Deglutii. Non ero affatto sicura di quello che stessi facendo ma con la macchina avrei sicuramente raggiunto L.A. più in fretta.
Mio padre mi aveva fatto guidare qualche volta da piccola e si può dire che le basi le avevo.
"Cazzo." Imprecai. Schiacciai il piede sull'acceleratore. Partii.
Ridevo e piangevo allo stesso tempo.
Ero stressata, ma anche felice di poter tornare a casa.
Mi ero allontanata dall'appartamento almeno di duecento metri.
Avevo bisogno di un telefono. Parcheggiai l'auto di fronte a un bar, o almeno ci provai. Rischiai di investire due ragazzi.
"Scusate!"
Cercai al lato della mia portiera un telefono, ma nulla.
"Cavoli ci deve pur essere qualcosa. Un telefono. Uno qualsiasi." Rivoltai tutto ciò che c'era in auto. Controllai anche la porta alla mia destra. A tastoni percepii qualcosa.
Era davvero un telefono. Finalmente la fortuna era dalla mia parte stasera. Era abbastanza antiquato. Un vecchio modello di telefono con i tasti.
Mike con un telefono del genere? Mi meravigliai. Premetti il tasto rosso d'accensione.
"Accenditi dai o sarò costretta a sbatterti a terra come alla vecchia maniera." Vibrò. "D-dio grazie!" Esultai. Non si vedeva un granchè e uno dei tasti era quasi venuto via.
Cercai di ricordare il numero di Harry. L'ansia non mi aiutava affatto.
"Concentrati Roxy. Concentrati." Dissi a me stessa.
Ripetei più volte nella testa il numero. "Ecco ci siamo." Premetti il tasto di chiamata.
Squillava. Dopo una decina di secondi rispose.
"Pronto?"
Rimasi in silenzio. Ero troppo sconvolta.
"Con chi parlo?" Era Harry. Mi ripresi.
"Oh Ha-harry sono io."
"Roxy! Oh mio dio stai bene?"
"S-si. Sono riuscita a scappare."
"Dimmi dove sei, piccola. Forza."
"I-io non lo so Harry."
"Maywood è grande..."
"Non posso stare qui ferma con la macchina o-"
"Con la macchina?!"
"Si ehm lasciamo stare... Comunque sono troppo vicina a loro. Devo allontanarmi."
"Dimmi almeno in che via sei."
"Pine Avenue."
"Va bene, mi aiuterò col GPS."
"M-ma se mi trovano?"
"Allontanati ancora. Ti troverò."
"O-okay."
"Sto arrivando, piccola."
Terminò la chiamata.
Dovevo ripartire.
Rimisi in moto e andai via un po' goffamente.
Maywood non era molto distante da L.A. ma io non sapevo affatto orientarmi.
Decisi di proseguire fino all'uscita di Maywood. Parcheggiai al lato della strada e aspettai qualche chiamata da Harry.
Una luce dietro di me mi diede l'istinto du guardare nello specchietto retrovisore.
Una macchina nera, abbastanza grande era a una ventina di metri da me.
E se era Mike?
Dovevo dileguarmi il prima possibile altrimenti, se mi avessero trovata mi avrebbero uccisa senza esitazione.
Presi quel telefono obsoleto e la pistola e uscii dalla portiera destra, che era nella direzione di quella campagna.
Aprii la portiera in fretta e scesi dall'auto. Scavalcai il guard rail mettendo i piedi nelle foglie secche e nel fango umidiccio.
Mi nascosi dietro un cespuglio di rovi.
L'imponente macchina nera era proprio dietro quella che stavo guidando io.
Qualcuno scese dall'auto.
Il rumore forte del chiudersi delle portiere mi fece intuire che c'erano Mike e Jamie lì.
"Quella stronzetta mi ha fottuto la macchina." Lo vidi avvicinarsi all'auto. Aprii la portiera del guidatore.
"Beh non é qui." La voce di Jamie sembrava dolorante. Quasi mi ero dimenticata di avergli dato una pistola in testa.
"Cerchiamola lí, non sarà andata molto lontano." Propose Mike sbattendo violentemente la porta. Era infuriato. "Prendi le torce dalla macchina. Oggi si va a caccia."
Dovevo andarmene all'istante.
Corsi nel bosco come non mai impigliando la felpa di tanto in tanto nei rovi di quel cupo prato verde.
Avvertivo costantemente la presenza di qualcuno dietro di me.
"Roxy! So che sei qui!" Tuonó Mike.
Accelerai ancora di piú.
"È inutile che corri! Non hai via di scampo!" Urló ancora.
Non devevo ascoltarlo. Dovevo correre e non fermarmi mai.
Mi guardai indietro piú volte. Non c'era nessuno. O almeno credetti.
Cercavo di scrutare qualche sagoma dietro di me.
Tenevo la testa costantemente girata.
Ancora nessuno.
Questa volta voltai il capo di fronte a me. Frenai di scatto.
Sgranai gli occhi. Le ciocche rosse dei miei capelli mi vennero davanti agli occhi. Un vento gelido mi fece sussultare.
Non c'era via d'uscita.
Ero in trappola.
"No no no." Scossi il capo.
Ce l'avevo quasi fatta.
Ero a un passo dalla libertà. A un passo da Harry.
In quel momento avrei solo voluto stringergli la mano. Mi avrebbe sicuramente dato la giusta forza per combattere.
Mi ero sentita molte volte abbandonata, ma mai con Harry.
Il rumore delle foglie calpestate mi fece tremare. Strinsi le palpebre. Mi voltai piano.
"Hai perso, stronzetta."

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