"Adesso siamo io e lui contro tutti"
Legai la collana d'argento intorno al collo a cui era legato un ciondolo a goccia blu notte; mi ricordava tanto il cuore dell'oceano di Titanic, solo che era più piccolo e meno prezioso visto che lo avevo ricavato a soli 10 dollari in un mercatino delle pulci.
Sollevai i capelli e subito dopo li lasciai cadere sulla schiena mezza nuda. Infilai la canotta bianca e subito dopo un giacchetto di raso blu che mi arrivava sotto al seno; aprii l'armadio e frugai tra le robe più eleganti che possedevo. Beh non avevo un granchè. Spostai con non molta delicatezza gli attaccapanni su cui erano appesi alcuni abitini. Ne presi uno. Sopra di esso c'era una gonna blu a tubino con una zip che terminava a metà glutei.
"Mh può andare." La sfilai dall'attaccapanni e la indossai. Mi stava alla perfezione e mi fasciava sui punti giusti; arrivava più o meno a metá ginocchio ed aveva uno spacco sul di dietro.
Diedi una veloce pettinata ai capelli lisci ma mossi alle estremità e presi le converse nere.
Uscii dalla mia stanza.
Scesi le scale in fretta per raggiungere i miei in cucina.
"Buongiorno." Dissi fermandomi all'entrata della cucina. Mia madre stava parlando al telefono con un tono abbastanza acceso, mentre mio padre gustava del bacon croccante, immerso nei suoi pensieri.
Non ebbi alcuna risposta.
Guardai ancora mio padre tentare di non sporcarsi la camicia nuova e profumata.
Vidi mia madre chiudere la telefonata. Sbuffò e poi mi guardò stranita.
"Roxy ma cosa hai messo?" Storse il muso quasi in segno di disgusto.
"È un completo abbastanza elegante mamma, non credi?" Mi guardai da capo a piedi.
"Io parlo delle scarpe."
"M-ma..."
"Roxy mettiti dei tacchi, non stiamo uscendo a fare una passeggiata, stiamo andando in tribunale."
*
Cominciai a mordermi le labbra dal nervoso. Il tragitto verso l'aula di tribunale mi sembrò eterno. Tutto un mix di emozioni si stava scatenando dentro di me. Quel giorno si sarebbe volto il terzo giudizio, ovvero quello di cassazione, dove per l'ultima volta sarei entrata in tribunale. Nei giorni precedenti c'erano stati i primi due giudizi, entrambi andati abbastanza bene.
Scesi dall'auto sentendomi il cuore in gola. Intravidi dei capelli ricci. Mi si bloccò il respiro. Era passata quasi una settimana e non vedevo Harry dal fatidico giorno.
Mi fece uno strano effetto, l'effetto di chi ti manca per davvero.
Il ragazzo a qualche metro da me si voltò. Mi fissò incredulo.
Sentii delle mani prendermi le spalle. Mio padre.
"Andiamo Roxy." Mi incoraggiò a proseguire. Non mi lasciò il tempo di salutare Harry.
Gli rivolsi una sottospecie di sorriso che non seppi definire nemmeno io. Lui si portò i ricci all'indietro contemplando un mio saluti. Lo guardai negli occhi. Le iridi verdi sembrarono prive di vita. Mi si strinse lo stomaco. Ormai riuscivo a vederlo solo con la coda dell'occhio, al di sopra della mia spalla sinistra. Sospirai.
Davvero io e Harry avremmo troncato i rapporti?
Deglutii prima di entrare nell'edificio di fronte a me. All'interno esso si mostrava cupo come quel giorno nuvoloso.
L'aula del tribunale si aprì. Percorsi la navata con i miei genitori. Mio padre mi teneva ancora le spalle, mentre mia madre ci seguiva come un'ombra.
Il rumore dei tacchi miei e di mia madre sul marmo freddo riempivano la stanza silenzione, dove di tanto in tanto si sentiva bisbigliare.
Mi voltai alla mia sinistra dove tra i banchi di legno scuro scorsi Lola, Dave, Angel e Brooke. Li salutai con un breve cenno della mano.
Mi fermai sorridendogli.
"Roxy andiamo." Disse mio padre."S-si." Risposi.
Lessi il labiale di Dave: "Ce la farai."
Annuii abbassando lo sguardo un po' sconfortata.
Ci dirigemmo verso la nostra postazione. Ad aspettarmi c'era il mio avvocato: Adam Millinton."Avremo la meglio. Te lo prometto." Mi disse rassicurandomi.
"Lo spero."
"Abbiamo più di due testimoni: Harry Styles, Jason Williams e i poliziotti che erano presenti alla scena."
"E Jamie Diamond?" Chiesi.
"Eh lui è un possibile problema. Potrebbe testimoniare a favore di Campbell."

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EYES
FanfictionRoxanne Hastings è una ragazza di sedici anni, dovutasi trasferire con la propria madre a Los Angeles a seguito della morte del padre. Il suo progetto di ricominciare da zero si concretizzò quando incontrò Harry: apparentemente ragazzo chiuso e scos...