ROXY'S POV:
Una voce familiare rimbombò nella mia testa, due occhi verdi si lanciarono su di me. Come potevo non riconoscerli? Erano i suoi occhi.
"Roxy!" urlò il ragazzo non appena mi vide aprire gli occhi. Sbattei le ciglia nervosamente quando una goccia di pioggia quasi mi accecò, sollevai il mento alla ricerca di aria pulita mentre respiravo a fatica. Mi ritrovai tra le sue braccia in men che non si dica. Harry mi aveva stretta a lui, cingendo le sue forti braccia intorno al mio esile e fradicio corpo. Strinsi gli occhi facendone uscire delle lacrime salate che andarono a cadere sulle mie labbra. Piansi stringendo tra le mani la giacca di Harry alzando e abbassando il petto a ritmo dei miei singhiozzi.
"Finalmente sei qui..." dissi con voce rotta e soffocata dal tessuto della giacca di Harry "...ho sperato che fossi stato tu il primo che avrei visto quando mi fossi svegliata..." un nodo allo stomaco mi fece aumentare la stretta sulla sua giacca. Sentii il suo petto schiudersi mostrandomi il suo cuore, quel cuore che non avrei voluto che mi lasciasse per nulla al mondo.
"Sono qui, amore." mi sussurrò mentre cercava di calmarmi. Mi allontanò da sé asciugando con i polpastrelli le lacrime che rigavano il mio viso pallido. Fece cenno col capo verso mia madre che era in piedi davanti a noi. Mi guardava con tristezza e sensi di colpa. La vidi inginocchiarsi di fronte a me mentre stringeva tra le mani un fazzoletto ormai consumato: "Mi dispiace piccola mia, voglio solo iniziare da capo..." scoppiò in un pianto doloroso e straziante, premeva le unghie contro la gonna blu che indossava ricreando delle venature più chiare.
"Mamma è tutto okay, sto bene." la abbracciai chiedendole perdono per essere scappata di casa. Sembrò essere tutto risolto al momento con mamma e potei calmarmi, almeno finchè il mio sguardo non incrociò quello di Jamie solo a qualche metro da noi. Si stava gustando la scena in modo pietoso.
"Ti prego, Roxy non farlo mai più, mi hai fatta morire di paura. Pensavo ti fosse successo qualcosa e non me lo sarei mai perdonata."
Lasciai un bacio sulla guancia di mia madre che si asciugava il trucco colato e la aiutai ad alzarsi dal prato, pur non essendo nelle condizioni adatte. Ci fu Harry a sorreggermi quando le gambe cedettero.
"Attenzione." mi sorrise sollevandomi dalle ginocchia e portandomi al suo petto, mi aveva sollevata da terra come se niente fosse. Cinsi le mie braccia intorno al suo collo respirando il suo profumo, strofinai la punta del naso sul suo collo facendolo ridacchiare. Mia madre e Jamie erano dietro di noi e discutevano; non feci attenzione alle parole che dicevano, ero troppo concentrata sul meraviglioso spettacolo che si presentava al di sopra del mio capo: Harry. I morbidi ricci che gli contornavano il viso si muovevano a ritmo dei suoi passi e le sue labbra dischiuse generarono in me la voglia di baciarle.
Arrivammo alla macchina parcheggiata al lato del sentiero del bosco, era leggermente inclinata verso l'interno, sporca di fango e gocciolante. "Sistemati qui."
Harry chiese con un cenno a mia madre di aprirgli la portiera da passeggero. Mi fecero distendere sui sedili posteriore coprendomi con una coperta calda. Accanto a me si sedette Jamie; mi allontanai di scatto non appena sollevò le mie caviglie per poggiarle sulle sue gambe.
"Sei comoda?" mi chiese con un ghigno. Ritrassi le caviglie non appena sentii il tocco delle sue mani su di me che mi fece rabbrividire. Continuai a guardarlo impietrita mentre sentivo la tensione creatasi in auto. Distolsi lo sguardo da Jamie e mi concentrai su Harry, il quale già seduto avanti stringeva i pugni sul volante rendendo le sue nocche bianche mentre guardava con degli occhi pieni di rabbia e disgusto il ragazzo biondo accanto a me.
"Sono okay." Risposi a Jamie senza togliere lo sguardo di Harry che aveva il capo girato verso di noi.
"Harry stai bene?" Mia madre intervenne mentre allacciava la cintura di sicurezza. Il bel ragazzo riccio rilassò la mascella nascondendo i denti che mostravano quasi un ringhio. Lui annuì ritrovando l'attenzione sull'auto; mise in moto e partimmo.
*
"Grazie di tutto, Harry." Mia madre stava ringraziando Harry per avermi ritrovata mentre lo abbracciava invitandolo ad entrare in casa.
"Non posso proprio, Carol. Ho una questione da risolvere..." rispose Harry rivolgendomi uno sguardo. Sapevo che si riferiva a Mike ma ero convinta avesse accettato la somma di denaro che gli aveva dato la sera prima.
"Oh, va bene. Roxy entriamo o avrai una ricaduta."
"Entro subito." Dissi.
Jamie e mia madre rientrarono lasciando me e Harry in giardino. Stringevo a me la felpa blu sulle spalle dal freddo mentre cercavo le parole per iniziare una conversazione col ragazzo dai ricci ribelli. Alla fine fu lui a parlare per primo.
"Te lo si legge in faccia. Fai pure tutte le domande che vuoi." Disse mentre si tirava indietro i capelli.
"Ehm..." in effetti avevo molte domande da fargli, ma gli posi quella più importante. "...devi vedere Mike, non è vero?" Abbassai lo sguardo guardando le punte dei nostri piedi a un metro di distanza. Alzai il capo non appena la distanza tra noi diminuì e la punta delle sue converse bianche si avvicinarono alle mie nere.
"Devi fidarti di me."
"Ma io mi fido di te." Risposi subito. Premette le sue mani sulle mie guance, le quali stavano riprendendo colore.
"Roxy devo risolvere questa cosa il prima possibile. Ma sta' tranquilla, non è nulla di pericoloso."
"Mh." Annuii premendo le mie mani sulle sue che mi stringevano le guance. Mi lasciò un bacio sulla bocca facendomi sorridere, cosa che ora riuscivo a fare solo quando ero con lui. Mi ripresi le sue labbra impossessandomi delle sue guance caratterizzate da due dolci fossette. Le sue mani si spostarono sui miei sottili fianchi; mi strinse a sé senza che potessi avere via d'uscita.
Avrei desiderato che quei baci non finissero mai.
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EYES
FanfictionRoxanne Hastings è una ragazza di sedici anni, dovutasi trasferire con la propria madre a Los Angeles a seguito della morte del padre. Il suo progetto di ricominciare da zero si concretizzò quando incontrò Harry: apparentemente ragazzo chiuso e scos...