ROXY'S POV:
"Harry?" La figura alta e imponente del ragazzo riccio era di fronte a me. Il suo sguardo era fisso sul mio corpo avvolto dalle coperte. Sapevo di non avere un bell'aspetto, ma in quel momento sembrò non importarmi di come apparivo esteriormente di fronte a lui. Mi portai una mano sulla guancia sentendo il calore aumentare non solo a causa della febbre, ma anche per Harry. Notai immediatamente che le mie converse erano state gettate sul pavimento e che era stato Harry.
"Vai via." dissi freddamente tirando a me le lenzuola fresche. Harry continuava a rimanere lì, di fronte a me senza battere ciglio. "Ho detto vai via, Harry." dissi a fatica. "Come sei entrato?"
"Volevo sapere..." si bloccò per aggiustarsi i riccioli scuri che gli ricadevano sulla fronte "Come stai?" fece un passo in avanti per venire verso di me, ma liquidai la sua mossa con un gesto della mano. Ritirò il passo che aveva fatto. Potevo leggere la tristezza e il senso di colpa nei suoi occhi. "Hai lasciato la porta aperta. Te l'ho già detto che devi assicurarti di averla chiusa bene." Provò a fare un nuovo passa verso di me.
"Fermo lì." allungai il braccio per tenerlo lontano. Il mio respiro era affannoso a causa della febbre alta e dall'ansia che provavo in quel momento. Sembrò non aver ascoltato visto che si avvicinò al mio letto sedendosi su di esso. Mi raggomitolai su me stessa stringendo le lenzuola al mio petto. Vidi la sua mano improvvisamente avvicinarsi alla mia fronte.
"Mh." passò la mano sulle guance arrossate. "La febbre è sicuramente aumentata. Hai un termometro?" Gli indicai con lo sguardo il comodino accanto al letto, dove precedentemente Alice aveva poggiato il termometro. Avanzò il suo corpo allenato a me per avvicinarsi alla struttura in legno lucido. Voltai la testa lateralmente e chiusi gli occhi per evitare di incrociare i suoi.
"Solleva il braccio." Quasi ordinò.
"No."
"Non fare storie." mi afferrò il braccio destro. Mi rifiutai dimenandomi.
"Perché cazzo sei venuto qui?! Neanche volevo che venissi a trovarmi!" urlai togliendogli di mano il termometro. Non feci altro che provocare un sorriso sul volto del ragazzo. Rimasi in silenzio con una smorfia sul volto.
"Continuo a pensare che quella smorfia ti renda ancora più bella." Mi fece arrossire nuovamente.
"Harry non sto bene. Smettila coi tuoi giochetti." Mi alzai di scatto dal letto per indicargli l'uscita. "Esci per..." non riuscii a completare la frase visto che caddi al suolo. Le gambe non avevano retto al mio movimento improvviso. Sentii la testa girare, la stanza e tutto ciò che era intorno a me. Harry corse subito verso di me e mi sollevò da terra stringendomi tra le sue braccia.
"Forza." mi incoraggiò a collaborare mentre mi solleva da terra.
Ero aggrappata al suo petto come una bambina. Avevo la guancia sinistra poggiata al suo petto, potevo sentire il suo cuore battere regolarmente. Era molto calmo, al contrario di me che se avessi avuto le forze per tirargli un pugno l'avrei fatto senza esitare.
Mi poggiò delicatamente sul morbido letto facendomi distendere e coprendomi con un lenzuolo. Adoravo quando mi prendeva tra le sue braccia, mi faceva sentire al sicuro. Stavo completamente delirando a causa della febbre alta; scalciavo e mi dimenavo per scrollarmi di dosso le lenzuola bianche.
"Buona, Roxy. È tutto okay." Mi bloccò le gambe con i palmi delle sue mani. "La febbre ti fa un brutto effetto, sai." Rise mentre cercava di bloccare i miei continui lamenti.
" 'Fanculo." Gli dissi con quel poco di voce che mi rimaneva. Non sapevo perché ogni volta che lo insultavo lui ridesse, questo non faceva altro che farmi alterare ancora di più.
STAI LEGGENDO
EYES
FanfictionRoxanne Hastings è una ragazza di sedici anni, dovutasi trasferire con la propria madre a Los Angeles a seguito della morte del padre. Il suo progetto di ricominciare da zero si concretizzò quando incontrò Harry: apparentemente ragazzo chiuso e scos...