Capitolo 17

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-no, non mi arrendo sono ancora in grado di combattere
Disse Temari causando il sorriso della ragazzina davanti a lei, che estrasse due kunai dalla tasca sulla gamba destra
-facciamo sul serio?
La giovane dai capelli sabbia sorrise rispondendole
-mi piace quello che dici mocciosa
Sara sorrise rispondendole
-ma non ti piacerà come finirà
Si mosse velocemente, la sua era la velocità della luce, e colpì la giovane della Sabbia con i due kunai conficcando le lame una sulla coscia destra e l'altro nello stesso punto ma solo sulla gamba sinistra; le cinque farfalle nel frattempo si erano posate su di lei: due sulla spalla destra, due su quella sinistra e una tra i capelli nocciola. Sara si spostò alle spalle di Temari, pronta a sferrare un altro attacco, mentre dai kunai che teneva tra le mani cadevano delle gocce di sangue della ragazzina della Sabbia, che cadde a terra
-dichiaro concluso l'incontro; vince Sara Marvell
Temari fu portata via dall'arena in barella, in quel momento saltò giù dalla tribuna Naruto che le corse incontro e si lanciò a peso morto sulla castana che, non riuscendo a sostenere il balzo del compagno, cadde a terra sulla schiena, il biondo sopra di lei continuava a ridere e Sara fu contagiata da quel suono così gioioso e pieno di vita
-sei troppo forte!
Le disse il biondo tra una risata e l'altra, per poi alzarsi e porgerle la mano che accettò con un sorriso
-ma si può sapere che cosa ti prende oggi? Continui a cadermi addosso
Disse Sara con sarcasmo e il ragazzino le rispose
-perchè sei più morbida del suolo
Sara a quelle parole fece muovere le cinque farfalle che non aveva fatto sparire, quelle presero Naruto e lo alzarono in cielo, per poi lanciarlo dentro la tribuna dei concorrenti. Quando il ragazzino sbattè conto al suolo, cadendo a terra dolorante, si avvicinò al parapetto urlando
-ma ti sembra il modo?
Sara gli rispose tranquillamente con un sorriso
-così impari a cadermi addosso per ben due volte
In quel momento al centro dell'arena apparvero Sasuke e il maestro Kakashi, Sara sorrise e disse sarcasticamente al corvino
-pensavo che ti fossi ritirato
Il ragazzino le sorrise
-non lo avrei mai fatto
-lo so, ma dimmi la verità sei arrivato in ritardo per fare un'entrata ad effetto
Il corvino le sorrise e chiese
-com'è andata a te e a Naruto?
-abbiamo vinto entrambi, quindi vedi di non perdere
-sarà fatto
-buona fortuna
-grazie, ma non ne ho bisogno
-fidati ne avrai proprio bisogno
Disse la castana allontanandosi dall'arena per salire sulla tribuna, ma di accorse che mancava Naruto.
Si sedette a terra per guardare la sfida tra Gaara e Sasuke, lo scontro più atteso di tutto il torneo. Subito non ci fece molto caso a quello che accadeva nell'arena, la sua mente iniziò a viaggiare nello spazio e nel tempo finché non arrivò a un ricordo bene preciso

-Sara devi concentrarti di più
Disse il padre davanti a lei per poi continuare
-sai che cosa c'è dentro di te, se non equilibri il chakra rischi di rimanerne sopraffatta, ricordati che ne disponi di una quantità infinita, devi solo imparare ad attingerci
-perchè? Perché tutto questo peso sulle mie spalle?
L'uomo si avvicinò alla figlia e la strinse a sé dicendole
-sai me lo chiedo molto spesso anchio, il destino delle volte è beffardo nei confronti dell'uomo, ma è proprio per questo che la vita va vissuta al massimo
-quanti sono?
-troppi, solo uno sarebbe difficile da controllare
-papà, per favore, dimmi quanti sono
L'uomo la strinse a sé e con voce triste disse
-non lo so, è non lo sa nemmeno la mamma, devi scoprirlo da sola e solo grazie al tempo lo potrai capire
La bambina dai capelli castani chiuse gli occhi, il padre continuò cambiando discorso
-sai sei identica a tua madre, solo che hai i miei occhi nocciola
Sara sorrise dolcemente dicendo
-mi insegni le arti marziali anche?
-certo, ma prima riprova a controllare il chakra evocandolo nelle tue mani
La bambina sorrise contenta del patto che aveva ottenuto con il padre e ricomincio ad allenarsi.

Una luce proveniente dal braccio di Sasuke la riportò alla realtà e iniziò a concentrarsi sullo scontro seguendolo in ogni suo svolgimento, vide una cosa strana uscire dalla sfera protettiva creata da Gaara, il demone che era dentro di lui ha preso il sopravvento, fu il primo pensiero della castana. Si alzò rempentinamente e strinse le barre metalliche del parapetto fino a quando le nocche non le si tinsero di bianco, nei suoi occhi comparve un espressione di puro terrore o orrore, sapeva che per fermare un demone ne serviva un altro e che sarebbe stata ovviamente lei a fermarlo dato che Naruto non sapeva nemmeno cosa ci fosse in lui. Ma fortunatamente il ragazzino dai capelli scarlatti riuscì a prendere il controllo, Sara sospirò
-hey va tutto bene?
La voce di Temari la riportò alla realtà e con un sorriso disse
-si, non ti preoccupare. Vedo che ti sei ripresa
-si, non era niente di grave. Mi hanno fasciato le ferite ed è passato
-mi dispiace, forse ho un pochino esagerato
-no, era pur sempre uno scontro
Poi un esplosione proveniente dall'esterno dell'arena e successivamente il fumo dalla postazione del hokage, nessuno aveva udito l'esplosione, solo Sara a causa dei demoni che erano in lei le avevano donato un udito molto più sviluppato e sensibile, così come gli altri sensi. Si voltò nella direzione della tribuna d'onore del hokage e vide che aveva un kunai alla gola, si rivoltò verso l'arena e vide i ragazzini della Sabbia andarsene seguiti da Sasuke, che molto probabilmente voleva finire l'incontro.
Delle piume iniziarono cadere nel luogo in cui si trovava, un illusione pensò la castana e dopo aver composto il simbolo necessario, disse
-estensione
Subito l'effetto scomparve, non sapeva che cosa fare, ma di certo non avrebbe dato nell'occhio. Si alzò e guardò in direzione della tribuna dove erano seduti Sakura e il maestro Kakashi, vide la rosa, Naruto e Shikamaru andarsene, molto probabilmente a cercare Sasuke. Il maestro si voltò nella sua direzione della ragazzina l'unico occhio scoperto incrociò gli occhi nocciola della castana.

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