Capitolo 99

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Zero sorrideva della missione che aveva appena portato a compimento la ragazza
-ti sei avvicinata a Naruto Uzumaki e non lo hai ucciso
Disse l'uomo davanti a lei, lei lo guardò piegando leggermente il volto a sinistra
-lui fa parte dei ninja speciali dei Kage, non dell'esercito che mi aveva mandato a uccidere
L'albino sorrise di quelle parole, mentre le sfiorava la guancia col dito  indice e sorrise dicendo
-meravigliosa, come sempre ed intelligente, come mai
E si staccò da lei, per poi baciarle la fronte, mentre le conficcava in kunai nell'addome, Sara non si mosse, prese semplicemente l'elsa della lama nella sua pelle e la tolse da lei, appena l'uomo le lasciò lo spazio necessario per muoversi
-sei furba, Nove, ma fino a che punto sei disposta a soffrire per loro? Perché nonostante tu combatta con me, mi consigli, mi servi, mi imponi di migliorare e di creare nuovi piani, sempre migliori, il tuo cuore non mi appartiene
Si lasciò sfuggire l'uomo, la ragazza ne sorrise
-non vi è mai appartenuto, maestro
L'uomo la afferrò e la osservò nei suoi occhi iridi nocciola e viola si mescolarono tra loro
-oh mia cara
Pronunciò l'uomo scandendo ogni sillaba per poi continuare con impertinente e dolcezza
-se solo sapessi...
-cosa la verità?
Chiese lei per poi continuare secondo superbia
-ma la so, maestro, infondo l'ho sempre saputa
L'uomo la osservò attentamente e poi chiese
-allora perché sei qua?
-perché ci sono delle cose che devono essere datte anche se non ci piacciono
L'uomo sorrise dolcemente e le baciò la punta del naso
-mi affacina questo tuo modo di pensare, sacrificarsi per un bene superiore. Infondo non siamo poi così diversi, io e te, Nove. Entrambi combattiamo per raggiungere il nostro fine, senza mai guardare in faccia nessuno. Perché nonostante tu abbia trovato degli amici al villaggio della Foglia, tu hai ancora la forza dirompente e meravigliosa della vendetta che ti scorre nelle vene
Sara lo osservò in silenzio, per poi sorridergli. Fu in quel momento che l'uomo ebbe la certezza che lei sapeva che fosse stato lui ad uccidere i suoi genitori, nonostante tutto sentiva un calore nel corpo, sentì la vita scorrevoli nelle vene, sapeva che prima o poi Nove l'avrebbe ucciso. Perché, odiava ammetterlo, anche a se stesso, però da quando aveva cominciato a co trollare tutti i draghi era diventata, forse più forte di lui s questo lo faceva emozionare.
-balleremo una notte, io e te, maestro Zero
Disse lei con un sorriso e lui seppe che prima o poi avrebbe visto la vera forza della ragazza davanti a lui

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