Capitolo 46

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Sara vide i suoi compagni sparire e, ad una velocità impressionante, il paesaggio attorno alla castana cambiò, ritrovandosi in un luogo a dir poco meraviglioso: si trovava su una spiaggia dalla sabbia nera, come la pece, il mare era leggermente mosso dalle onde che increspavano la superficie in modo delicato; si chiese perché Itachi avesse creato proprio quel luogo. La ragazza dai capelli castani osservò il paesaggio molto attentamente, ma anche assaporando quella pace che ormai non trovava da anni. Per sua sfortuna quella finì in un breve lasso di tempo dato che quattro  figure di Itachi si materializzarono davanti a lei e  ognuna di loro sulla spalla destra aveva un uccello, la castana riconobbe all'istante l'animale: il corvo nero. Sara sapeva che quella era un arte illusoria, ma la curiosità di vedere l'abilità di Itachi, ebbe il sopravvento perciò decise di non uscire dalla tecnica.
-mi devo complimentare con te, Itachi, la tua arte illusoria è veramente stupenda
I quattro avversari la guardarono senza dire una parola, mentre sul viso della castana si dipingeva un ghigno, mentre lanciava tre kunai e le figure che vennero colpite dalle lame si tramitarono in corvi
-hai riconosciuto i falsi in un batter d'occhio
Commentò il corvino, e Sara lo guardava dritto negli occhi scarlatti: lo sharingan, l'iride rossa e tre gocce che la circondario disposte in modo da formare un perfetto triangolo equilatero in ogni occhio
-vorresti dire i falsi del falso
Il ragazzo sorrise per poi rispondere
-ti riferisci alla mia tecnica illusoria?
-anche, ma non in modo particolarmente specifico, quello che ho incontrato fuori da questa sta tecnica non è il vero Itachi Uchiha
-mi hai scoperto subito, sei veramente furba, ma se mi è concesso sapere, vorrei sapere come hai fatto
Un sorrisetto si dipinse sulle labbra della castana e con nonchalant rispose
-io conosco il tuo odore
Con queste semplici parole uscì dalla tecnica di Itachi

-Sara!
Quando tornò nel mondo reale c'era Naruto al suo fianco che la sorreggeva e la guardava in modo dolce, così come Sakura al suo lato destro, mentre Kakashi era davanti a lei per proteggerla da eventuali attacchi di Itachi. La castana si alzò molto lentamente e si avvicinò al maestro dicendo
-andate avanti, qui ci penso io
-neanche per idea
Le rispose l'uomo dai capelli argentati
-siamo qui per salvare Gaara, non per perdere tempo
-Sara, siamo un team e come tale agiremo insieme
Disse Kakashi alla ragazza dai capelli castani, si voltò a guardarla e la giovane rimase a fissare i suoi occhi, non abbassò, nemmeno per un istante lo sguardo, poi il maestro continuò
-non dire che ti sei dimenticata dei miei insegnamenti, ora sei in un team, non in una missione come soldato AMBU; riconosci la differenza!
-so quale sia la differenza, ma so che per essere un ninja si deve andare incontro a dei sacrifici
Concluse la castana; per poi iniziare lo scontro contro il falso Itachi, quando Naruto diede il colpo finale Sara ebbe la dimostrazione di quello che pensava quello non era il vero ragazzo che aveva incontrato in quella grotta, era un falso: una specie di marionetta comandata a distanza, anche se, ora non sapeva come, ma presto avrebbe scoperto il modo per cui quel falso sapesse usare le stesse tecniche dell'Uchiha.
-dobbiamo sbrigarci, se è quello che penso che stia succedendo è vero, non abbiamo tempo da perdere
Disse la castana ai compagni
-hanno messo tre anni prima di iniziare la cattura delle forze portanti, perché ricominciare ora?
Chiese Sakura pensava di non dare voce a quelle parole, ma di pensarle soltanto, ma la castana invece rispose prontamente
-la tecnica che si usa per estrarre dalle forze portanti, il demone che è al loro interno richiede una grande preparazione, per questo ritengo che sia questo il motivo che abbino aspettato così a lungo perché abbino catturato Gaara
Kakashi la osservò, rimanendo sorpreso delle cose che la ragazzina, ormai ragazza diceva
-ma a chi viene sottratto il demone al loro interno sopravvive?
Chiese il ragazzo dai capelli canarino, Sara lo guardò e guardando il cielo disse
-no, mi dispiace, ma...
-ma cosa?
La interruppe Naruto
-esiste una tecnica proibita per far si che riesca a sopravvivere senza il demone, ma il corpo non deve essere deperito
-cosa significa?
Chiese il biondo
-l'essere umano deceduto deve essere morto da poco
Spiegò la rosa
-ma è una tecnica proibita, quindi richiede un sacrificio, altrimenti non sarebbe tale. Dove l'hai imparata Sara?
Chiese l'uomo dai capelli color argento
-come le ho già detto, maestro, la mia storia è diversa dalla sua. Comunque questo non è il momento per parlarne, dobbiamo raggiungere Gaara

Quando raggiunsero l'ingresso della grotta dove si trova Gaara il team di Kakashi trovò quello di Gay: composto da Roklee, Tenten e Neji, si salutarono tutti e poi scoprirono che l'ingresso è bloccato da cinque sigilli
-noi che siamo più veloci ci occuperemo dei quattro sigilli dislocati per la foresta
Disse il maestro Gay, mentre la squadra di kakashi annui, Neji guardò la ragazza dai capelli castani, non la vedeva da tre anni, come il resto del villaggio. Lui, come tutti, sapeva che era stata allenata da Tsunade, Jiraiya e Kakashi e al contempo lei avrebbe continuato a compiere missioni, per questo motivo aveva addirittura occupato l'incarico di un soldato della forza sepiale degli AMBU. Sara notò che il ragazzo la stesse guardando e si  avvicinò chiedendo
-tetto bene Neji?
-si, solo che sono sorpreso di vederti dopo tre anni, sei cresciuta molto
La ragazza sorrise e rispose
-anche tu sei cambiato in questi tre anni, in meglio
Il ragazzo la guardò intensamente con i suoi occhi viola pallido, sembravano delle perle pensò Sara, e in quel momento si ricordò di quando lo aveva salvato contro i soldati di Zero ma i suoi pensieri furono interrotti dal maestro Gay che disse che era ora di andare. Dopo aver staccato i sigilli Sakura ruppe a pietra che bloccava l'ingresso alla caverna; nel frattempo la castana osservava Naruto e notò subito i suoi occhi rossi, perciò si avvicinò a lui e gli prese la mano per poi sussurrargli all'orecchio
-Naruto calmati riusciremo a salvare Gaara, fidati di me... poi in questi anni ti ho mai mentito?
Il ragazzo si voltò a guardarla, e vide che si trova a pochi centimetri dal suo volto, e notando quella vicinanza arrossì leggermente. La pietra crollò è i ninja della Foglia entrarono. Quando furono dentro videro due individui e subito Sara li riconobbe:erano Deidara e Sasori, il primo aveva dei capelli biondi con una ciocca che gli cade coprendo l'occhio sinistro, mentre il secondo era basso e tacito, la castana si accorse subito che era una marionetta e, pertanto, dato che non vedeva i fili di chakra, il marionetrista era al suo interno.
-alzati subito da lui
Disse Naruto e Sara, a quelle parole spostò lo sguardo su Deidara e lo vide seduto sul corpo del Kasekage, ma prima che la castana potesse parlare Deidara si alzò e facendo apparire un occello di argilla e volo via col corpo di Gaara; subito Naruto iniziò a seguirlo; così come Kakashi, nella grotta rimasero solo Sakura e Sara
-Sakura vai insieme a Naruto e al maestro Kakashi
Disse la castana
-non ti lascio a combattere da sola
Rispose la rosa
-per la tecnica che ti dicevo prima c'è bisogno che il ciclo di sangue e di chakra non venga arrestato se si vogliono ridurre al minimo i danni, tu sei l'unica che può farlo, perciò vai con loro
La ragazza titubante segui i due ma prima di andarsene disse
-ti prego raggiungici al più presto possibile
-non ti preoccupare, vi raggiungerò il prima possibile

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