Capitolo 53

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Asuma si avvio verso il piccolo appartamento che aveva affidato alla ragazzina con i capelli castani. Il sole stava tramontano le nuvole si tingevano del colore pesca e il cielo si tinge a di colori caldi, adorava quel periodo della giornata, riusciva a tranquillizzarlo da qualsiasi fosse stato il problema. Camminava per le vie fino a quando non raggiunse la porta d'ingresso e bussò delicatamente alla porta, sentí dei passi e vide la maniglia della pota girare, in quel momento comparve, dall'altro lato della soglia a ragazza che era andato a trovare, con il coltello da cucina tra le mani e un sorriso sulle labbra
-vedo che non ti separi mai dalle tue lame
Disse l'uomo mentre espirava un filo di fumo, la giovane sorrise per rispondere
-come, credo di averle già detto signor Asuma, le lame sono una mia passione, per caso vuole entrare?
L'uomo la guardò negli occhi nocciola e il sorriso che le tingeva le labbra, doveva ammettere che era cambiata in quei anni che era al villagio, non era più la bambina dal carattere irruento, anche se nei suoi occhi brillava ancora l'astuzia e la luce mista a tenebre che lo aveva incoriusito e l'aveva spinto a chiedere di rimanere al villagio. Si accorse solo in quel momento che la bambina, oramai ragazza, che aveva accolto era come una figlia per lui e che avrebbe fatto di tutto per proteggerla dal male della vita, anche se sapeva che la castana aveva già camminato tra le tenebre, non sapeva il motivo ma glielo dicevano i suoi occhi, anche se non sapeva quanto tali tenebre fossero oscure e molto probabilmente la castana non glielo avrebbe mai detto, ma a lui non importava più di tanto. Sapeva che quello era il suo passato, ma ora viveva il presente e doveva far in modo che il futuro di quella ragazza fosse il più luminoso possibile.
-certo che mi va di entrare, mi devi raccontare com'è andata la missione e i tre anni per cui non ci simo più visti, o sbaglio Sara?
La giovane sorrise e si spostò dalla porta per far entrare Asuma
-certo le racconterò tutto, ma solo ad una condizione
-quale sarebbe?
Chiese incoriusito l'uomo
-se faremo una partita a scacchi
Affermò la ragazza, l'uomo spense la sigaretta, sapendo il fastidio che il fumo causava alla giovane, mentre espirava l'ultima boccata e sorrise, le era mancata come l'aria, certo era ancora misteriosa e distaccata, ma sapeva che un po' aveva preso il calore della volontà del Fuoco, sorrise involontariamente a quel pensiero e varcando la soglia disse semplicemente
-pensavo che non me lo avresti mai chiesto

-andrete in missione al tempio del fuoco dato che ci sono stati dei furti nelle tombe e i ladri hanno rubato i corpi al loro interno
La squadra capitanata da Yamato partì, Sara guardava i suoi compagni: l'incontro con Sasuke aveva sanato molto i loro animi; Naruto era ancora motivato a diventare ancora più forte, lo vedeva nel suo sguardo e nel fatto che aveva iniziato una pesante serie di allenamenti con Kakashi e Yamato. Anche Sakura aveva iniziato ad allenarsi ancora più intensamente, delle volte si allenavano insieme, la castana lo aveva notato subito: la volontà di diventare sempre più forte per raggiungere i suoi compagni di team, infine Sai, che dopo il primo incontro con Sasuke aveva deciso di diventare più forte per poter aiutare i suoi nuovi compagni di squadra. Sara d'altro canto non aveva mai abbandonato i suoi allenamenti anzi da quando aveva compiuto delle missioni come AMBU aveva intensificato i suoi esercizi, facendo scorrere il chakra in modi distinti per accrescere le sue potenzialità. Poiché Zero le aveva detto "certo, potenziare le abilità fisiche e mentali è notevolmente importante, ma ricorda che ogni essere vivente possiede il chakra, ma solo pochi lo sanno dominare" scosse il capo, non voleva ricordare, ma ormai sapeva che sarebbero venuti a prenderla, solo non sapeva quando, ma aveva la sensazione che sarebbe stato nel giro di poco tempo.
-mentre tu, Sara, non andrei in missione con loro
Disse con voce pragmatica il Quindo Hokage
-no, aspetta cosa sta dicendo?
Chiese Naruto in modo retorico
-come ho appena detto lei non verrà in missione con voi, si occuperà di un altro lavoro
-no, no, no e noi come facciamo senza di lei?
Chiese il ragazzo dai capelli biondo canarino
-andrete comunque lei deve compiere una missione come AMBU, non come semplice ninja
Continuò tranquillamente Tsunade, mentre Naruto sgranava gli occhi e iniziava a lementarsi ancora più forte
-ma io voglio andare in missione con lei!
Disse come un bambino puntando il dito indice comtro la ragazza dai capelli castani
-ho detto do no
Ribatte l'Hokage, ma Naruto continuava a lamentarsi, cosa che fece sorridere la castana, ma ugualmente si avvicinò a lui e disse sussurandogli all'orecchio si istro
-non ti preoccupare Naruto, sarà per la prossima volta, vedrai che svolgeremo un sacco di missioni insieme, credo che sia solo per questa volta che veniamo divisi
Disse la giovane con un sorriso d'incoraggiamonto caloroso sulle labbra tanto che il ragazzo rispose
-alla prossima missione tu verrai con me, che la vicchia Tsunade sia d'accordo o meno

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