Capitolo 38

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Sara era tornata dove aveva lasciato Naruto e vide che non c'era più, si mise a cercarlo e trovò il maestro Kakashi che la rassulicurò sulla salute del giovane ragazzino dai capelli biondi dicendogli che stava tornando al villaggio per ricevere le cure necessarie. Sara sospirò e si sedette a terra, con i piedi che penzolavano dal dirupo della valle dell'epilogo
-hai visto Sasuke?
Gli chiese il maestro
-no
Disse semplicemente la giovane, mentendo all'uomo dai capelli grigi, anche se sapeva che non gli credeva
-ne sei sicura?
A quelle parole, Sara spostò lo sguardo dalla valle per guardare l'unico occhio visibile del maestro, mentre si alzava e si avvicinava a quest'ultimo
-sa mantenere un segreto?
Chiese la castana
-certo
Rispose il grigio
-giura di non dirlo a nessuno anche se la torturassero?
Chiese la ragazzina fissandolo nell'unico occhio visibile
-certamente
-lei sa che difficilmente mi fido di qualcuno, ma questa volta voglio fidarmi di lei
Il maetro rimase in silenzio, mentre la ragazzina dai capelli castani riprendeva la parola
-si, maestro, ho visto Sasuke, ma non potevo fermarlo, aveva già deciso di andarsene, poi anche se fosse tornato al villaggio avrebbe tentato la fuga di continuo...
Il maestro la guardò instensamente nei occhi castani e capí ciò che provava la sua giovane allieva: delusione, ma non verso il compagno ma verso se stessa
-perchè ti incolpi di colpe che non hai è stata una sua decisione lasciare il villaggio della Foglia
Sara guardò il maestro e per un secondo gli occhi le divennero lucidi, per poi tornare normali infine alzò gli occhi verso il cielo per poi dire con un leggero sorriso amaro sulle rosee labbra
-ha proprio ragione maestro Kakashi, ma non posso togliermi la sensazione di aver fallito
A quelle parole Kakashi le poggiò una mano sulla spalla e non poté pensare a quanto quella ragazzina fosse profonda nelle proprie emozioni.

Sara era nel suo appartamento a preparare il pranzo e delle tortine. Sara sentì bussare alla porta e si avvicinò per aprirla
-buongiorno a tutti e due
Disse la castana con un sorriso, aveva i capelli legati alla rinfusa, ciò causò un sorriso su Shikamaru e su Asuma
-si può sapere cosa c'è da ridere?
Chiese la castana
-i tuoi capelli
Disse Asuma, Sara fulminò tutti e due con lo sguardo e gli fece entrare la giovanissima si mise nuovamente ai fornelli, per preparare il pranzo, mentre metteva l'impasto delle tortine in frigorifero per riposare
-allora qual buon vento vi porta?
Chiese la castana
-volevamo vedere come stessi
Disse Asuma
-sto bene, come potete vedere, fortuna vuole che non subissi gravi ferite, tu invece Shikamaru come stai?
-bene, mi sono ripreso nell'arco di poco tempo. Comunque senti che buon profumino cosa stai preparando?
-sto preparando una bistecca di manzo e dei piselli
Sara si voltò a guardarli, avevano un espressione sognante, sorrise e aggiunse
-vi va di fermarvi a mangiare con me?
-non vogliamo causare disturbo
Disse Asuma
-a me piacerebbe, Naruto mi ha parlato della volta che hai cucinato tu durante una missione, ha detto che sei molto abile con i fornelli
-bene allora mangiamo insieme
Concluse Sara con un sorriso sulle labbra.

Quando fu pomeriggio inoltrato decise di lasciare l'ospedale, dato che era passata a salutare il team che si era occupato di recuperare Sasuke, anche se avevano fallito. Camminò per le vie di Konoha, fino a quando non si trovò davanti al portone d'ingresso del villaggio, varcò la soglia e si incamminò per la foresta e raggiunse un piccolo laghetto di acqua azzurra e cristallina. Anche se non indossava il costume si lanciò in acqua, si immerse completamente, scendendo verso il fondo. Solo quando raggiunse il fondo e guardò verso l'alto sentì il cuore tranquillizzarsi, ormai aveva dato per perso Sasuke, sapeva che quando avrebbe capito che quello che stava facendo fosse sbagliato sarebbe tornato, in fin dei conti tutti prima o poi tornano a casa. Solo quando sentì che gli mancava l'aria e i polmoni che gli bruciavano riemerse, respirò affannosamente per recuperare l'aria che aveva perso nel fondo
-finalmente ti ho trovato Sara
La castana si voltò verso la riva ove un uomo con i capelli lunghi e bianchi la guardava
-buonasera maestro Jiraiya, come mai da queste parti?
Chiese la castana tornando a riva nuotando, quando riemerse l'uomo la guardò, solo in quel momento si ricordò che non aveva i vestiti di ricambio con sé, ma si asciugo grazie all'arte magica
-sono qui per dirti di venire con noi
-con noi chi?
-Sakura e Naruto vogliono andare a cercare Sasuke, ma non possono andare da soli, io gli accompagnerò e tu verrai con noi
Sara sospirò, vedendo che il maestro si ascuiugava con la mano un rivolo di bavetta, che probabilmente gli era uscivo vedendola con i vestiti bagnati
- perché io dovrei venire?
Chiese la castana
-perchè Sasuke era un tuo compagno di squadra ed è comprensibile che loro lo vogliono cercare, mentre tu, Sara, che cosa vuoi?
La castana lo guardò, aveva ragione, che cosa voleva lei, ormai erano anni che aveva lasciato l'organizzazione, ma dopo quella visita, sapeva che prima o poi sarebbe dovuta tornare con loro almeno per un po' di tempo; solo in quel momento si accorse che non sapeva cosa volesse dalla vita. A differenza di Naruto e Sakura, aveva accettato l'idea che Sasuke volesse andare da Orochimaru, anche se quell'essere gli faceva ribrezzo, perché ognuno ha il diritto di fare della propria vita quello che vuole anche se comporta la sofferenza delle persone vicine. Alzò lo sguardo verso il maestro Jiraiya e con tono debole disse
-io non lo so, ma se ha bisogno del mio aiuto sono più che felice di dare la mia disponibilità, ma per questa volta non posso, Tsunade mi ha già affidato un'altra missione. Mi dispiace maestro Jiraiya, sarà per la prossima 

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