capitolo 96

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-come stai?
Chiese Shikamaru entrando nella cella della ragazza incatenata, era rannicchiata a terra, con le mani e i piedi incatenati, sembrava distrutta, ma nonostante tutto dava l'impressione di avere lei le redini della situazione
-sono stata meglio, ma mi sento comunque in vacanza
Rispose la castana raddrizzandosi e poggiando la schiena al muro, mentre cercava una posizione comoda per sedersi
-perché?
Chiese il ragazzo
-gli allenamenti di Zero sono stressanti, e sto prendendo questo periodo di prigionia come una scusa aper rilassarmi. A te non capita mai di sentirti schiacciato dai doveri che incombono su di te e la necessità di prenderti una pausa da tutto e da tutti?
Il ragazzo la osservava, lei sapeva che davanti a lei vi era uno dei ninja più intelligenti e scaltri del mondo, e lei non potè far a meno di esserne contenta, era orgogliosa di ciascuno dei ragazzi che aveva conosciuto al villaggio della Foglia, chi era cresciuto, era diventato un ninja straordinario e potente.
-no, non mo capita mai, io sono felice dove sono, amo ciò che faccio e non sento nulla come un peso da dover portare. Ma questo per te non vale...
Sara sorrise poggiando il retro delal testa al muro
-io non rimpiango lei scelte, come stai pensando, sono orgogliosa di ciò che ho fatto, perché vi ha permesso di crescere, sia come persone che come ninja
Shikamaru la scrutò poi disse
-sei dalla parte del nemico
Sara sorrise amaramente per poi rispondere
-ve l'avevo detto che sarebbe successo
-non puoi pretendere che...
-e invece lo faccio, ho fatto di tutto per proteggervi, per salvarci e siete vivi... sono la persona più felice del mondo perché col mio dolore e l'aria sofferenza ho salvato voi
-noi non vogliamo questo
-voi non eravate in grado di protteggervi o di salvarvi, solo pochi ninja riescono a combattere contro Zero, e noi a quel tempo non eravamo in grado.
Calò il silenzio nella stanza, fu la giovane donna ad interromperlo e con tono di rammarico disse
-mi è stato imposto di essere forte per molto tempo, ho fatto cose orribili fin dalla mia giovane età, ho bruciato terre per le ragioni più futili, ho preso cuori solo per il gusto di vedere il sangue, ho eseguito dei ordini, perché impostemegli. Sono nata per essere una forza portante, ma sono diventata un ninja della notte, non posso cambiare ciò che ho fatto, anche se lo vorrei molto, ma l'unica mia scelta di salvarvi da Zero è la sola che non rimpiango. Non volevo ferirvi, ma se non lo avessi fatto voi ora sapreste cibo per i vermi. Non posso sapere cosa avete provato per la mia scelta, ma posso solo dirvi che è l'unica cosa buona che ho fatto nella mia vita, quindi, per favore, non fate in modo che sia stata inutile
Shikamaru rimase in silenzio, come la ragazza, che si rilassò alla parete, doveva chiudere con loro e poi tornare alla sua colonna per poter svolgere il suo compito.
-sai, il Asuma ha avuto una figlia
Disse Shikamaru con tranquillità, un ondata di calore e gioia immerse il cuore di Sara, mentre il ninja della Foglia continuava a parlare
-lei non ha mai conosciuto il padre, ma ogni coda chs fa a me lo ricorda... Penso chs gli insegnerò a giocare a scacchi, sperando che non sia una frana come il padre...
Disse con un sorriso triste, mentre gli occhi della castana si velarono di lacrime, prima di chiedere
-perché mi dici questo?
I loro occhi si incontrarono, si riconobbero, come se il tempo non gli avesse mai separati; poi Shikamaru Nara rispose
-perché per il maestro Asuma, tu eri come una figlia, ti amava come tale
Sara rimase in silenzio mentre le lacrime iniziarono a colargli dagli occhi innondandole guance
-perché mi dici questo?
Richiese senza celare il suo dolore
-perché era un suo desiderio che tu proteggessi il villaggio
-lo sto facendo
Rispose lei con tranquillità, me tre il ragazzo rimase in silenzio a quelle parole
-sei stata tu ad attivare i fulmini, o sbaglio?
-non sbagli
-perché?
-uccidimi e il mondo sarà salvo
-no!
-fallo e sarai un eroe
-non porro fine alla tua vita perché tu me lo stai chiedendo!
-perché dici questo? Sono stata io ad attivare la tecnica che ha ucciso una miriade di persone
Shikamaru rimase in silenzio poi rispose con pacatezza
-lo hai detto tu che stai proteggendo il villagio, o sbaglio?
Sara sorrise, le lacrime si erano asciugate sulle sue guance, per poi rispondere
-vi ho protetto per anni e continuerò  a farlo, ma se mai ci troveremo in uno scontro, trattatemi come un nemico, perché lo sono
Un applauso prese spazio nella stanza e Sara comprese che era arrivato, sapeva che aveva sentito da "trattatemi come un nemico, perché lo sono", o aveva percepito arrivare; il ragazzo si voltò e lo vide.

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