Capitolo 39

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Il sole si stava alzando nel cielo quando Sara si stava dirigendo nell'ufficio del Hokage. Quando bussò alla porta ricevette come risposta un avanti e varcò la soglia
-buongiorno signora Tsunade, ieri mi hanno detto che voleva affidarmi una missione posso sapere in cosa consiste?
-certamente, Sara, tu e Neji dovrete consegnare questo rotolo al villaggio di Fiume
La ragazzina si voltò e vide le labbra del castano ricurve in un sorriso, che a sua volta ricambiò. Sara si avvicinò a Tsunade e prese il rotolo infilandolo nella tasca posteriore.
-arrivederci signora Tsunade
Dissero i due giovani in coro per poi lasciare l'edificio principale del villaggio.
-Neji tu sai quanto tempo ci vuole per raggiungere il Villaggio di Fiume?
Chiese la castana
-certo, ci vogliono due giorni di cammino
-quindi, per essere pratici, la missione dura quattro giorni
Sentenziò la castana, sistemando lo zainetto sulle spalle e camminando affianco di Neji, si voltò a guardarlo, era più alto di lei, dopotutto era anche più grande, capelli raccolti in quella coda un pochino strana, ma che gli stava bene e, infine, come tutti i ninja della Foglia, il coprifronte con il stemma di Konoha che brillava alla luce del sole.
Quando furono fuori dal villaggio iniziarono a chiacchierare del più e del meno mentre viaggiavano per raggiungere la loro destinazione, alla sera si accamparono sotto un grande albero. Quel posto era stato deciso dalla castana dato che era ilun posto strategico, sul cucizzolo di una collina e nascosti da dei rovi a loro circostanti
-nel pomeriggio di domani dovremmo raggiungere il villaggio di Fiume e consegnare il rotolo al capovillaggio
Disse Neji osservando la cartina che aveva appoggiato al suolo, mentre mangiava un panino imbottito, così come Sara, fino a quando una domanda le passò per la mente
-secondo te, perché ci fa compiere questa missione a noi due?
-non lo so, ma ora come ora il villaggio necessita di guerrieri, perciò credo che sia per questo che ha mandato noi due
Spiegò Sara tranquillamente tra un boccone e l'altro, decisero di dormire alternati, la prima a fare la guardia fu la castana, il ragazzino si stese a terra sull'erba, mentre l'altra si sedette appoggiando la schiena ad un albero ed estrasse il libro che aveva in tasca e si mise a leggere per far passare il tempo in un modo che non sia solamente guardare il nulla e prestare attenzione ad eventuali rumori sospetti. Fortunatamente il suo turno fu tranquillo, quando si scambiò con Neji il ragazzino si sedette a pochi metri da dove era stesa la castana, la quale si addormentò in poco tempo, non sognò nulla, a causa della stanchezza. Sapeva che dopo aver ingerito le foglie che le aveva dato Sakumo aveva bisogno di riposarsi, ma non era riuscita a farlo, perciò appena le capitava l'occasione ne aproffittava per dormire. Quando Neji la svegliò all'alba, si alzò molto velocemente, non vedeva l'ora di portare il rotolo al villaggio di Fiume, perché aveva una strana sensazione.

Il viaggio fino allla loro destinazione andò tranquillamente, consegnarono il rotolo e decisero di fermarsi in quel villaggio per la notte. Sara quella notte aveva dormito come un ghiro, dopo aver fatto un giro per il villaggio di Fiume. Ad una parte di lei le mancava essere nomade, aveva passato in quella condizione molti anni. Per questo si era abituata, e la sensazione di non avere una casa e la meraviglia di vedere sempre paesaggi nuovi un po' le mancava, per questo prendeva le missioni come un modo per vedere il mondo, anche se era solo parziale.
La mattina dopo partirono, dopo aver fatto rifornimento di cibo e per il viaggio che gli aspettava i due ragazzini si incamminarono verso il villaggio della Foglia, mentre chiaccheravano del più e del meno. Il ritorno sembrava andare come all'andata, un percorso tranquillo, senza particolari complicazioni, ma così non fu. Alla sera quando si fermarono per mangiare e dormire, la situazione precipitò in un solo istante. Tre ninja gli attaccarono, subito Neji attivo il Byakugan, mentre Sara estrasse due kunai e gli afferrò saldamente nelle mani. Erano tre ninja senza il coprifronte, potevano essere banditi, ma Sara aveva subito capito chi fossero il loro odore non mentiva.
-miccioso a noi tu non interessi
Disse il primo con dei capelli rosa lunghi fino alla vita legati in una coda bassa e occhi verde come l'erba in primavera
-a noi interessa solo la ragazzina
Aggiunse il secondo che aveva dei capelli arancioni che gli arrivavano alle spalle e dei occhi color del cielo estivo
-perciò vattene se ci tieni alla vita
Concluse l'ultima che aveva dei corti capelli viola e dei occhi color del grano maturo. Sara sgranò gli occhi, riconobbe all'istante l'odore che possedevano, che era intriso nei loro vestiti, lo aveva portato anche lei. Nella mente comparve un volto di un ragazzo, a quel tempo, con dei profondi occhi viola e capelli bianchi, come la neve appena caduta, Zero. Sara si morse il labbro, non sarebbe mai potuta liberarsi dal suo passato, ora glielo si reppresentava davanti a sé un altra volta
-vattene Neji, qui ci penso io
Disse Sara
-non ci penso nemmeno a lasciarti da sola contro questi
Le rispose il ragazzino, mettendosi in posizione
-allora Sara ci seguirai di tua spontanea volontà o dobbiamo obbligarti?
Chiese il secondo ninja, sul volto le comparve un ghigno, come ogni volta che combatteva, era un vizio che aveva preso da Zero, ora che ci pensava
-credo che sono più propensa per la seconda opzione, solo se riuscirete a batterci
Disse la castana, mentre Neji sorrise e subito iniziò lo scontro il primo si lanciò contro il ragazzino, mentre gli altri due contro la castana, Sara schivò i colpo e contrattaccò con i kunai, ma i suo avversari erano estremamente abili, e schivarono i colpi, ma Sara non si sarebbe mai data per vinta, finalmente aveva qualcosa e qualcuno per cui battersi. Schivò i colpi e continuava a contrattaccare, senza mai usare qualche tecnica in particolare. Un urlo le squarcio le orecchie e si voltò verso la direzione di provenienza: vide Neji a terra con con il petto ricoperto di sangue, bastò quel momento di distrazione e venne colpita dal ragazzo con i capelli viola, cadendo a terra. Si alzò molto velocemente e dopo aver portato le mani davanti al corpo e disse
-tecnica della moltiplicazione del corpo
Subito apparve una copia del suo corpo e la diresse verso il corpo di Neji svenuto a terra, subito si guardò attorno, era circondata, il ghigno si allargò sulle sue labbra mentre si deriva il dito per richiamare l'animale che le serviva, esegui i simboli
-tecnica del richiamo: Garama
Subito si elevò ad una altezza spaventosa, sopra la testa del serpente scarlatto che iniziava mostrarsi ai nemici, dato che il fumo si stava disperdendo
-sss Sara finalmente si combatte nuovamente insieme
La ragazzina sorrise
-hai ragione Garama
Sara chiuse gli occhi e si concentrò, sentì il sigillo sulla schiena scaldarsi e, il neo sulla fronte, leggermente sopra le sopracciglia diventare consistente, come una pietra, assumendo il colore viola, mentre le sue iridi si tingevano di arcobaleno, aveva richiamato il potere di Poisonstorm
Finalmente posso divertirmi un po'
Disse il drago dei veleni
Sono felice che hai voglia di combattere, perché voglio eliminare questi energumeri
Il drago rise, una risata profonda e commento
Noto con piacere che in tutti questi anni tu non sia cambiata di una virgola
Sara rise
-cosa ne dici Garama, gli facciamo fuori?
-sss e me lo chiedi anche?!? Però l'odore di quel drago al quale hai aperto il cancello non mi piace molto, chi è?
-è Poisonstorm, drago del veleno e della chiaroveggenza
-sss ogni volta scopro qualcosa di nuovo su di te
Disse il serpente per poi attaccare, fu proprio in quel momento che iniziò il vero scontro.

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