Capitolo 30

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Il team sette era tornato al villaggio: ma Sasuke era in ospedale, Naruto era a divertirsi con Konohamaru, Sakura era dal corvino, mentre Sara era stata richiamata all'ufficio del quinto hokage. Era orgogliosa di sé e dei suoi compagni dato che avevano portato a termine la loro prima missione senza il maestro, in modo eccellente anche se non priva di danni. Alla porta d'ingresso dell'ufficio del quinto hokage incontrò Shikamaru
-ciao
Disse la castana sedendosi su una sedia lungo il corridoio
-ciao
Rispose il ragazzino dai capelli neri raccolti in una coda di cavallo
-tu sai perché ci hanno chiamato?
-no, ma sarà una scocciatura
Sara sorrise a quella risposta e, avendo capito che il ragazzo non aveva voglia di parlare, estrasse il suo libro dalla tasca e iniziò a leggere, ma dopo un po' venne interrotta dal corvino
-me lo aveva detto Naruto, ma non volevo crederci...
-cosa?
Chiese Sara inserendo il segnalibro tra le pagine e voltandosi verso il ragazzino, che rispose
-che leggi molto ed impari così molte tecniche
La ragazzina sorrise debolmente
-si, è vero. Ma non tutte le risposte si possono trovare in un libro
Shikamaru la guardò intensamente poi lei aggiunse
-sono rimasta sorpresa da come hai combattuto in arena, la tua tecnica è molto interessante
-grazie, anche la tua.
-l'arte della creazione dell'aria, non ne avevo mai sentito parlare
-si, è una tecnica molto rara e difficile da imparare
-come hai fatto a impararla?
In quel momento qualcuno uscì dalla porta dell'ufficio dell' hokage invitando i due ragazzini ad entrare
-buongiorno hokage
Dissero insieme Sara e Shikamaru
-perchè ci ha chiamato?
Chiese il moro senza tanti giri di parole, la castana lo guardò, era un ragazzino molto schietto e intelligente, lo si vedeva da come guardava le persone.
-sono qui per congratularmi con voi, ora siete dei chunin a tutti gli effetti
Disse Tsunade con un sorriso sulle labbra
-grazie
Disse la castana, mentre le veniva dato la giacca verde, come al ragazzino al suo fianco.
Uscirono dall'ufficio e trovarono Asuma e i compagni di team di Shikamaru, che invitarono Sara a festeggiare con loro. La ragazzina accettò volentieri la loro proposta e andarono in un piccolo locale a mangiare insieme
-allora com'è che conosci il maestro Asuma?
Chiese Ino, una ragazza dai capelli biondi e occhi azzurri
-mi ha affittato un appartamento
Rispose la castana mentre ingoiava un pezzo di carne
-come mai?
Si informò Choji mangiando l'ennesimo pezzo di carne
-perchè ho visto delle potenzialità in lei, e non mi sbagliavo
Rispose Asuma sorridendo alla ragazzina
-le devo tutto Asuma
Rispose la castana sorridendo all'uomo
-ora non esagerare
Quando il pranzo fu concluso Sara uscì dal locale e si diresse verso casa per riporre la giacca vede, non voleva che i suoi compagni di team sapessero che era stata promossa a chunin. In quel momento c'erano delle tensione tra Sasuke e Naruto perché ambedue volevano essere il migliore delll'altro; e aveva la sensazione che se avessero scoperto che era avanzata di grado le cose sarebbero degenerate. Una volta riposta la giacca nell'armadio si incamminò verso l'ospedale, per vedere come stesse Sasuke.

Quando si avvicinò all'ospedale vide sul tetto il biondo e il corvino che stavano combattendo, vide delle luci provenire dalle mani dei due ragazzino, riconobbe all'istante le tecniche che stavano utilizzando: il Rasengan nella mano di Naruto e il mille falchi nella mano di Sasuke. In quel momento lasciò che l'istinto prese il sopravvento e salì sul tetto, si mise in mezzo ai due ragazzini e venne colpita dai due colpi nelle mani. Infatti, si era portata le mani all'altezza delle spalle: con la mano destra incasso il colpo del corvino alla sua sinistra, mentre con l'altra mano incasso il colpo del canarino. Subito le mai si tinsero del rosso scarlatto del sangue, i due ragazzini la guardarono sorpresi, gli avambracci iniziarono a tingersi del medesimo colore delle mani, Sara si morse il labbro per il dolore, calde lacrime iniziarono a uscire dai occhi castani. I due compagni di team la guardarono sorpresi, solo Sasuke l'aveva vista in lacrime una volta, era solita mostrarsi forte, ma in quel momento si era tolta l'armatura che solitamente indossava. Con sorpresa di tutti parlò
-perchè... Perché lo state facendo? Perché state combattendo come se non ci fosse un futuro? Perché stavate per sporcare le vostre mani con il sangue di un compagno? Perché stavate per diventare assassini? Guardatevi negli occhi... Cosa vedete? Un nemico? Un ladro? Un furfante? Un folle? Un assassino? No, vedete un compagno, un amico, un fratello... Sasuke... Naruto... Siete cresciuti insieme in Accademia, avete convissuto gioie e dolori, momenti di rabbia e di tristezza, e ora state combattendo per vedere l'altro a terra morto... Per favore basta... Non siate incoscienti, non fatevi ingoiare dall'invidia, per favore...
Dopo quelle parole allungò le braccia e prese il collo dei due ragazzini e gli avvicinò a sé stessa stringendogli in un abbraccio, macchiano di sangue gli abiti dei due, abbassò il capo, sentiva la presenza di Sakura e del maestro Kakashi, ma fece finta di nulla. Sentì sul suo torace, dove poggiavano il volto dei suoi compagni, umididicarsi, stavano piangendo, pensò, poi parlò ancora
-per favore... Smettetela di litigare, abbiamo vissuto così tante emozioni in compagnia dell uno è dell'altro che ormai...
Non finì di parlare che svenne cadendo all'indietro, ma venne presa al volo dal maestro Kakashi.

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