Capitolo 51

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Naruto arrancava in cerca d'aria, lo strato del chakra della volpe a nove code era stato rimosso grazie ad una tecnica del Capitano Yamato, Sara e Sakura emanavano la luce curativa dalle mani, al fine di curare i danni causato dal demone. L'epiderma era completamente danneggiato e fuoriusciva sangue da tutte le molteplici ferite sul corpo del ragazzo dai capelli canarino. Sara lo guardava con preoccupazione, aveva perso il controllo del demone, aveva ferito Sakura e, infine, aveva causato una moltitudine di danni nel luogo in cui avevano combattuto. La castana si morse il labbro ripensando a ciò che era successo la prima volta che aveva perso il controllo dei demoni in lei, rivide suo padre e sua madre a terra, sanguinanti che le sorridevano e le lacrime amare che le solcavano il viso, mentre il genitore le raccontava ciò che era successo. La verità, anche se culridele e orribile, può salvarti, a differenza di una bellissima bugia. Era questo cio che aveva imparato, ma mentre Naruto si riprendeva Sakura disse che era stato Orochimaru a distruggere il ponte e a ferirla, mentre Sai era andato via con lui. Sara sospirò sentendo la bugia che usciva dalle labbra di Sakura, ma decise di fare finta di nulla, così come il capitano Yamato. Si rimisero in cammino per raggiungere la copia dell'uomo con i capelli castani, ma nel tragitto si fermarono a causa delle ferite sia di Sakura che di Naruto. La ragazza dai capelli castani si avvicinò al biondo per curarlo e ristabilizzare il più possibile il suo chakra, dato che il suo flusso era stato variato dalla fuoriuscita del demone. Poi si avvicinò alla rosa e le curò la ferita sul braccio, mentre sentiva Naruto e il capitano Yamato parlare, con una semplice scusa aveva allontanato il biondo dalle due ragazze, non sapendo che Sara gli potesse sentire. Il capitano gli disse tutta la verità sulla ferita di Sakura e su come il ponte fosse stato distrutto. Dopo aver curato la ragazza dai capelli rosa, Sara si sedette su un'albero ed  iniziò a sfogliare le pagine del diario di Sai, che la rosa aveva raccolto e un brivido le percorse la schiena: la storia sul diario era una storia tragica, ma comunque era, molto probabilmente, pensò la castana la storia della vita di Sai.

Entrarono nel Covo di Orochimaru, non erano mai stati così vicini a Sasuke, la castana sentiva la tensione di Naruto e Sakura. Lei, però, a differenza dei suoi compagni di team, non ne era così elettrizzata: una parte di lei capiva perché il corvino avesse deciso di abbandonare il villagio della Foglia per intraprendere un percorso mai provato prima: l'attrazione verso l'ignoto. Scosse la testa al fine di  concentrandosi su quello che stava facendo: stavano seguendo le tracce di Sai, dato che il Capitano Yamato gli aveva fatto ingerire in seme per la localizzazione, era astuto, Sara lo doveva ammettere. Lo aveva offerto anche a lei, Sakura e Naruto; i due lo avevano mangiato senza problemi, mentre la giovane dai occhi nocciola aveva finto di mangiarlo e lo aveva messo in tasca, se era una cosa che odiava era il fatto di essere spiata in ogni suo passo. Raggiunsero la camera dove si trovava Sai ed entrarono, perciò riuscirono a portarlo fuori, al sole; dato che il covo si trovava sottoterra ed era illuminato da delle torce di fuoco. Alla fine raccontò tutto: il fatto di essere uno dei soldati anbu di Danzo, ma alla fine decise di schierarsi con i ragazzi. Proprio in quel momento arrivò Kabuto e fu Sai a catturarlo e il capitano Yamato gli estrasse delle informazioni sul Covo, ma erano comunque misere
-se lo uccidessimo?
Propose con tono di ilarità la castana, mentre fissava l'uomo negli occhi attraverso le lenti in vetro trasparente
-Sara!
Dissero Sakura e Naruto in tono di disapprovazione e di rimprovero, la giovane dai capelli nocciola alzò le mani rispondendo
-scusate, scusate stavo solo scherzando
-ti sembrano cose da dire!?!
Chiese in modo retorico Naruto
-no, ma cerca di capire: se non si sdramatizza leggermente, delle volte la situazione si fa troppo seria e si rischia di venirne schiacciati
Si scuso la giovane, tutto ciò accadde sotto lo sguardo di Yamato che, invece, capiva la castana, sapeva ciò che, a differenza della rosa e del biondo, la ragazza davanti a lui aveva compiuto durante gli anni di servizio come soldato della squadra speciale AMBU. Lo avevano informato che era un ottimo ninja sia a livello medico che come forza d'attacco e di difesa, ma era migliorata notevolmente grazie agli insegnanti di Jiraiya e Tsunade. Era stata proprio quest'ultima a incanamarla verso la carriera all'interno delle forze speciali di Konoha. Sapeva delle missioni alle quali la castana aveva partecipato e della notevole pericolosità delle diverse situazioni, ma non si era mai tirata indietro a, anzi le missioni più pericolose, sembrava che la accebdessero sia a livello psichico che di abilità. Pertanto capiva le parole della giovane; ma alla fine si decise che una coppia lignea di lui stesso  avrebbe controllato Kabuto. E gli altri sarebbero entrati al fine di cercare Sasuke, quando entrarono e si trovarono  a un bivio si divisero: Sakura e il capitano Yamato da un lato, mentre Sai, Naruto e Sara da un altro. Però quest'ultimo gruppo si trovarono nuovamente a un bivio e perciò si decise che la ragazza dai capelli castani avrebbe proseguito da sola. La giovane correva per i lunghi ed oscuri corridoi, annusando l'aria per sentire la presenza del l'odore di Sasuke, ma sapeva con il tempo questo cambia anche se una parte di lui sarebbe rimasta sempre invariata. Mentre si dirigeva verso ovest sentì un esplosione provenire dal lato apposto e una pessima sensazione iniziò a prendere spazio in lei, per tale motivo  iniziò a dirigersi verso l'origine del rumore

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