Capitolo 37

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Si sentiva stanchissima, riusciva solo a camminare voleva solo dormire, ma non poteva, doveva assolutamente raggiungere Naruto e Sasuke. Aveva la strana sensazione che sarebbe tutto precipitato se non fosse intervenuta al più presto.
Un fruscio provenne dalla sua destra e si voltò nella direzione del rumore estraendo un kunai, ma appena vide un lupo dal manto bianco, la castana sorrise debolmente risistemando il kunai da dove lo aveva estratto
-non eravamo d'accordo che una volta compiuto il compito che ti avevo assegnato saresti sparito?
Chiese la castana con un tono stanco, non aveva voglia di mettersi a litigare con Sakumo, il lupo con un balzo la raggiunse
-certo, e l'ho fatto, così come Kuma
La ragazzina sorrise, mentre il lupo continuò a parlare
-certo che erano proprio scarsi, la prossima volta richiamami per cose più serie
Si lamentò il lupo, la ragazzina, che non aveva voglia di litigare, decise di cambiare argomento e quindi chiese
-perchè sei tornato?
-per aiutarti e per darti queste
Disse a voce bassa e allungando alla castana delle foglie, le riconobbe all'istante:erano foglie che ristituivano l'energia a chiunque le ingerisse, la giovane sorrise e si fermò sedendosi sul ramo
-grazie mille del tuo aiuto, ma quando arriveremo nel luogo dove sicuramente Naruto e Sasuke staranno combattendo, tu dovrai sparire
-perchè?
Chiese il lupo e fece sagno alla ragazzina di sedersi sulla sua schiena così sarebbero ripartiti, così fece e mormorò un grazie, poi aggiunse
-perchè ormai non sono più loro: Naruto ha perso il controllo ed è in balia dello spirito della volpe a nove code, mentre Sasuke ha richiamato il Marchio Maledetto
Il lupo partì e l'aria iniziò a far svolazzare i capelli castani della ragazzina, mentre ingeriva una foglia e mise le altre nella sacca dietro alla schiena, subito sentì l'energia scorrere nelle vene e, involontariamente, sorrise
-ti senti meglio?
Chiese Sakumo
-si grazie
-come hai fatto a capire quelle cose sui tuoi compagni?
-gli odori, ho sentito i loro odori cambiare, è per questo che so cosa sta succedendo. Dobbiamo sbrigarci
Il lupo aumentò l'andatura fino a quando nel giro di poco tempo raggiunse il luogo dove i due ragazzini del team sette stavano combattendo: un immensa cascata racchiusa da due immerse statue, Sara guardò affascinata quel luogo
-grazie Sakumo, ora però devi andare
Disse la castana e il lupo bianco annuí per poi sparire in una nuvola di fumo, fu proprio in quel momento che lo vide, sotto la pesante pioggia, un qualcosa di arancione. Per tale ragione si diresse in quella direzione e vide Naruto, mise a pochi centimetri le mani dal suo torace e le fece illuminare di una tenue luce azzurra, gli fornì le prime cure. Successivamente portò il ragazzino sotto un riparo, in quel momento mormorò
-scusami Naruto, se ti lascio qui, ma sta per arrivare il maestro Kakashi, quindi sarai al sicuro. Poi io devo vedere Sasuke per...
Ma non finí di parlare le si strinse il cuore lasciando un amico in quella situazione, ma non poteva farci nulla, si chinò sul ragazzino dai capelli canarino e gli sfiorò la guancia desta con le labbra per poi voltarsi e iniziare a correre sotto la pioggia, decisa a raggiungere il corvino. Sorrise pensando a Sakumo, le aveva dato quelle erbe ed ora aveva l'energia per raggiungere il suo compagno, si affidò al suo fiuto e seguí le tracce di Sasuke.

Correva al suolo, non tra i rami degli alberi, era troppo pericoloso sotto quella pioggia che non accennava a volersi placare, corse fino a quando non lo vide: camminava a fatica, la maglia blu strappata sulla schiena, proprio ai lati dello stemma di famiglia: il ventaglio Uchiha. La castana lo guardò camminare, le ferite non erano particolarmente profonde, ma era stremato. Sara si spostò in avanti per qualche metro e si poggiò ad un albero e aspettò che il corvino la raggiungesse; quando Sasuke la vide sgranò gli occhi, sapeva che contro di lei non aveva speranze
-sei ridotto veramente male, Sasuke Uchiha
Disse lentamente la castana, marcando ogni lettera, con la schiena sulla corteccia bagnata, il corvino si avvicinò e lasciò che tra loro ci fossero un paio di metri, poi la giovane continuò
-Naruto, però, se debo essere sincera, era ridotto molto peggio di te
Il ragazzino non sorrise, Sara sapeva che, anche se non lo avrebbe mai detto, ci teneva molto a Naruto
-cosa vuoi da me?
Chiese il corvino con un tono di voce infastidito, causando un piccolo ghigno sulle labbra della ragazzina con gli occhi nocciola
-se te lo stai chiedendo non sono venuta per riportarti al villaggio, è una tua scelta, sono dell'opinione che ognuno di noi ha il diritto di compiere i propri errori
Spiegò la castana
-allora perché sei qui?
Chiese Sasuke
-per diverse ragioni
-quali?
Chiese il ragazzino, assumendo quella sua espressione di superiorità nei confronti di tutto e tutti, che faceva innervosire la castana, ma decise di non dargli corda e parlò
-la prima è per curarti
Il corvino la guardò intensamente negli occhi, come per leggerle dentro, ma ogni volta che cercava di farlo, non ci riusciva mai: erano così enigmatici che delle volte lo facevano impazzire. Sasuke si avvicinò lentame alla ragazzina, la quale allungò le mani verso di lui e dalle sue mani fece uscire la luce azzurra curativa, appena iniziò a fare effetto il corvino sospirò, Sara era talmente concentrata nell'arte curativa che non sia accorse della vicinanza tra lei e il ragazzino, però ciò non sfuggì a quest'ultimo
-nei tuoi occhi brilla la stessa luce che c'è nei miei
Disse Sasuke, Sara, appena terminato di curarlo, alzò lo sguardo nella sua direzione e, notando la vicinanza fece un passo indietro, finendo per poggiare la schiena all'albero alle sue spalle, chiese
-cosa intendi?
Il ragazzini sospirando disse
-anche nei tuoi occhi brilla la luce della vendetta
-un tempo ha brillato anche in me
-non mentire! So che la vendetta arde ancora in te
-non dire sciochezze!
Disse la castana indignata, allora qualcuno aveva capito qualcosa in più su di lei
-sai, io e te siamo uguali, è successo qualcosa nel nostro passato che ci ha cambiato per sempre, facendoci diventare quello che siamo oggi; anche se ci fingiamo delle persone solari in realtà nascondiamo dentro di noi un buio che oscurerebbe il sole. Io provo un senso di vendetta verso mio fratello Itachi, come ti ho già detto e tu Sara verso chi covi così tanto rancore? Chi vuoi uccidere? E non mentirmi
La ragazzina lo guardò negli occhi neri e sospirando rispose alla sua domanda, tanto ormai non aveva più nulla da perdere
-verso chi ha ucciso i miei genitori
Sasuke la guardò, ora aveva la conferma di quello che aveva sempre pensato, erano così simili, che spesso si capivano solamente guardandosi negli occhi, era già successo in combattimento che si erano capito al volo, senza nemmeno parlarsi. Ciò aveva lasciato stupefatto il ragazzino ma poi la consapevolezza di avere qualcono che lo capiva, era stata una novità; quindi chiese
-lo sai chi ha ucciso i tuoi genitori?
-no, ma lo scoprirò, e quando succederà....
Rispose la castana in tono deciso, lasciando la frase volontariamente in sospeso
-perchè non vieni con me? Potresti diventare ancora più forte
-no grazie, Orochimaru non mi piace, se fosse per me lo avrei già fatto fuori
-non ti piace per via del suo aspetto?
Sara scoppiò a ridere sentendo quelle parole dal suo, ormai ex, compagno di team
-no, non è per questo c'è una strana luce che gli brilla negli occhi che non mi piace. Sasuke promettimi una cosa...
-cosa?
-che non morirai, ormai io non posso più proteggerti perché le nostre strade si dividono
Il ragazzino la guardò nelle pozze color nocciola dei suoi occhi, quelli erano gli occhi verso i quali non riusciva a capire cosa provava, la ragazzina che aveva davanti era l'unica che non gli era caduta ai piedi e, non sapeva ancora il perché, ma provava un senso di rabbia per questo
-va bene, te lo prometto, ma dimmi una cosa rimmarai sempre al villaggio?
Sara alzò gli occhi al cielo e le sue labbra si curvarono in un leggero sorriso, Sasuke per un secondo la vide così lontana, capitava spesso quando lei si richiudeva in sé stessa e guardava il nulla, vedendo cose che lui o altri non avrebbero mai visto, perciò decise di avvicinarsi al lei poi la ragazzina disse
-non so ancora quando, ma molto presto io dovrò lasciare anche il villaggio della Foglia per concludere alcuni fatti che ho in sospeso con il mio passato
Il corvino la guardò, l'ultima volta che l'aveva vista era in lacrime, ora lo guardava con nostalgica gioia, che gli brillava negli occhi, quasi involontariamente, il corvino fece un ultimo passo verso di lei e poggiò la fronte su quella della ragazzina che rimase sorpresa di quel gesto, per poi rilassarsi nuovamente al contatto
-arrivederci Sasuke
Disse semplicemente con un sorriso di tristezza sulle labbra, avrebbe voluto dire molte cose, ma sapeva che ormai il corvino aveva deciso e non avrebbe mai potuto fargli cambiare idea
-arrivederci Sara, so che un giorno ci rincontreremo
Si abbassò leggermente verso il volto della castana e gli bacio la fronte, proprio sopra il neo, per poi incamminarsi senza voltarsi indietro. La ragazzina, come Sasuke, non si voltò nella direzione dell'altro ma decise di ritornare da Naruto alla Valle dell'Epilogo

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