Capitolo 10

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Entrarono e ad ogni genin presente consegnarono un numero di immatricolazione, Sara guardò il foglietto che le avevano dato: a caratteri cubitali c'era scritto cento. Andò a sedersi al banco con quel numero; il capo esaminatore disse le regole dell'esame scritto. Sara iniziò a leggere il compito era difficile, lo ammise, anche se non era impossibile. Vide i suoi compagni di team, Sakura e Sasuke stavano scrivendo, mentre Naruto era disteso sul banco, Sara sbuffo leggermente. Accavallo le gambe e con dei movimenti fece apparire degli occhiali d'aria e gli indossò, una voce metallica nella mente le disse
-salve ha bisogno d'aiuto?
-si controlla che i nove problemi che ho svolto siano corretti
-analizzo i dati, si prega di attendere la fine del processo
Dopo nove minuti la voce metallica degli occhiali disse
-analisi completa, tutto corretto, nessun problema riscontrato
-bene
Pensò la castana poi alzò lo sguardo verso Naruto, era più depresso di prima, notò, e mosse le mani dicendo
-tecnica superiore del linguaggio
Mentre si sistemava gli occhiali sul suo naso e nell'orecchio destro comparve un orecchino invisibile ad occhio umano. Poggiò l'indice e in medio sulla tempia sinistra e disse
-Naruto mi senti?
Il biondo salto sulla sedia, molto probabilmente per lo spavento
-se mi senti passati una mano sui capelli, mentre se vuoi parlarmi poggia il medio e l'indice sulla tua tempia sinistra
Il ragazzino dai capelli canarino fece quello che la castana gli aveva chiesto
-come fai a parlarmi telepaticamente?
Chiese curioso Naruto
-non è il momento di parlarne, come sei messo?
-non ho scritto niente
Disse in tono dolce ed imbarazzato il ragazzino, Sara si morse il labbro inferiore e, sistemando gli occhiali sul naso, disse
-ti passo tutte le risposte, va bene?
-mia salvatrice, io ti voglio bene! Un sacco di bene. Ma se ci scoprono non ci lasceranno continuare, perciò devo rifiutare
Sara sorrise di tali parole e gli rispose
-come vuoi Naruto, buona fortuna
La castana aspettò l'ultimo problema
-allora genin l'ultimo quesito è il più complesso e chi di voi non lo supererà rimarrà genin tutta la vita, chi si ritira, invece, lo potrà rifare l'esame fino a quando non lo supererà, ma con colui che si ritira deve andarsene anche tutta la sua squadra
Una marea di persone si ritirarono, Sara gli guardò sorpresa, lei non si sarebbe ritirata, ma Naruto, chissà se lo avrebbe superato, poi si ricordò della ultime parole che aveva detto e con un sorriso aspettò lo scadere del tempo
-ma lei per chi mi ha preso? Di certo io non torno sui miei passi
Disse il ragazzo dai capelli canarino, spezzando la tensione, l'istruttore ghignò e poi continuò decendo
-bene avete superato la prova
Una donna entrò dalla finestra annunciando che il giorno successivo si sarebbe tenuta la seconda prova.

Kakashi andò dai suoi allievi e si congratulò con loro per poi andarsene.
Sara si in camminò verso casa, se tutte le prove erano come la prima, di certo l'esame lo avrebbe superato, come i suoi compagni. Dopo il congedo con i compagni di squadra, si diresse verso il suo appartamento, ma durante il tragitto fu affiancata da Asuma che disse
-ho sentito che hai superato la prima prova, complimenti!
-grazie mille signor Asuma, ma anche i suoi allievi hanno superato la prova, quindi congratulazioni
-grazie, hai mangiato?
-no, ho appena salutato i miei compagni di team e il maestro Kakashi
-il maestro Kakashi?
-si è venuto a congratularsi con noi dato che abbiamo superato la prima prova. Anche lei si è congratulato con i suoi allievi?
-certamente
-lei sa vero cosa sarà la seconda prova?
-non so molto, ma non ti posso dire niente
-non si preoccupi, non glielo avrei mai chiesto, dato che mi rovinerebbe la sorpresa
Affermò la castana con un immenso sorriso sulle labbra, causandone uno anche all'uomo al suo fianco
-Kakashi mi ha detto che sai usare le arti curative
Constarò Asuma sedendosi sulla panchina del parco deserto che stavano attraversando, Sara si voltò verso l'uomo e chiese
-si, è vero le ho usate per curare un mio compagno di team
L'uomo le fece segno di sedersi al suo fianco e lei lo fece voltandosi nella sua direzione
-come fai a sapere usare così bene il chakra? Per una ragazzina della tua età è molto raro se non impossibile
Sara sospirò, mentre il suo corpo si irrigidí per rispondere
-non credo che siano cose che le dovrebbero interessare!
-invece mi interessano, perché...
-perchè?
-io tengo a te e alla tua incolumità
-lasci che le dia un consiglio signor Asuma: lei non deve tenere a me, chi lo fa solitamente si ritrova nell'altro mondo
L'uomo la guardò, mentre la ragazzina si alzava dalla panchina e disse semplicemente
-non puoi dirmi di non tenere a te
La castana strinse i pugni, per non piangere e guardò a terra, mente si allontanava dalla panchina
-arrivederci Asuma e buona serata
-Sara... Buona fortuna...
Le disse semplicemente mentre la guardava allontanarsi con passo svelto e una morsa gli stringeva il petto, chiedendosi se avesse esagerato.

Sara continuava a guardare il suolo ai suoi piedi e a camminare, non voleva tornare a casa. Si scontrò con qualcuno e finí a terra, alzò gli occhi, ma una voce parlò prima che potesse guardare contro chi avesse appena colpito
-guarda dove vai
La castana si ghiacciò sul posto riconoscendo la voce di Sasuke, alzò gli occhi verso il corvino, il quale vedendola in quello stato distolse lo sguardo da lei. Sara si alzò mormorando un scusa e si allontanò il più velocemente possibile da quel luogo. Corse verso l'esterno del villaggio e, infine, poggiò la schiena alla corteccia ruvida di un albero, per poi la lasciarsi scivolare a terra, posò la testa sulle ginocchia e si lasciò andare a un pianto liberatorio. Dei passi giunsero nella sua direzione, ma non ci fece molto caso, dato che era impaginata ad asciugarsi le lacrime
-un ninja non dovrebbe lasciarsi andare ai sentimenti in quel modo pietoso
Disse la voce calma e leggermente arrogante di Sasuke, mentre poggiava a terra un piccolo sacchetto e si sedeva al suo fianco destro
-che ci fai qui?
Chiese Sara asciugando gli occhi ancora lacrimanti
-ho visto in che stato eri quando ci siamo scontrati e ho deciso di venire a vedere come stassi
-Sasuke Uchiha che si preoccupa per me, dovrei sentirmi onorata. Dato che solitamente sono le ragazze a baciare dove cammini
Ciò causò il sorriso del corvino, ammirando l'abilità della castana di sciare un argomento, poi che cambiò discorso
-hai mangiato?
-no
-tieni
Disse il corvino porgendole una piccola scatola ancora calda, Sara la guardò
-non posso accettare
-prendila
-come ti ho detto non posso accettare, è la tua cena
-mi hai salvato la vita, è il minimo che possa fare è offrirti la cena
Sara annuí, dato che il tono del moro non ametteva repliche, e prese la piccola scatola e sentendo lo stomaco del corvino che brontolava, affermò risoluta
-facciamo metà a testa
Quella volta non controbatté nulla e mangiarono in silenzio
-grazie
Disse la castana
-per un po' di riso?
Sara sorrise rispondendo
-per il riso
-posso farti una domanda?
-certo
-perchè mi hai curato?
La castana si voltò a guardare gli occhi neri del ragazzino davanti a lei
-perchè sei un mio compagno di squadra e non mi sarebbe piaciuto il fatto che saresti passato all'altro mondo. In più Sakura e le altre ragazze mi avrebbero ucciso
Disse con un sorriso suscitandone uno anche a Sasuke, fu lui a continuare a parlare
-ti ho visto mentre combatti, non ti fai molti scrupoli, ma ti sei fermata a salvarmi
-intendi quella volta contro Kakashi?
Il ragazzo annuì
-quando si combatte seriamente si deve mettere in conto che rischi pure la tua vita, comunque so che anche tu sai usare delle tecniche ninja, ti va di insegnarmene una?
Il ragazzo la guardò e alzandosi disse
-forse
-sei proprio un antipatico Sasuke Uchiha
Il ragazzino si voltò nella sua direzione e si avvicinò improvvisamente a lei poggindo sulle guance di Sara una mano per lato ed avvicinando i loro volti, i loro nasi si sfioravano, poi l'Uchiha si allontanò da lei lasciandola seduta a terra, Sara ghignò e poggiò la testa all'albero, mentre guardava Sasuke allontanarsi da lei.

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