Capitolo 33

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Uscì di casa e l'aria fredda la fece rabbrividire al solo contatto con la pelle e con i capelli ancora umidi. Non era riuscita a fermarlo, ecco cosa pensava in quel momento, si sentiva una fallita, ma doveva raggiungerlo e parlargli un ultima volta prima che lasciasse il viaggio della Foglia. Corse e raggiunse il portone d'ingresso per il villaggio. Si sedette a uno stupide della porta e guardò il cielo, quella sera non brillavano stelle, infatti era coperto da nubi nere, come la pece, segno di un temporale incombente. Sentiva che Sasuke doveva ancora passare per quel luogo, infatti, il suo odore doveva ancora intaccare il suolo, rialzò lo sguardo verso le nuvole, non sapeva il perché, ma solo il cielo sapeva tranquillizzarla e placare i suoi tormenti interiori. Dopo poco tempo sentì l'odore e la presenza del corvino, senza staccare gli occhi dalle nubi, in tono sarcastico disse
-non pensavo che te ne saresti andato così presto
Il ragazzino alzò le spalle e rispose
-non pensavo di rivederti
Sara ghignò, ecco perché si era affezionata a lui: sapeva tenerle testa, poi rispose
-sai le cose delle volte non vanno come vorremmo
Dopo quelle parole si alzò molto lentamente e spostò lo sguardo sul suo interlocutore, che le disse
-parli per te o per me?
-credo per entrambi
-sei venuta per fermarmi?
-inizialmente credevo di sì
-ora cos'è cambiato?
Chiese sorpreso il corvino, la ragazzina gli sorrise
-ho capito che ognuno deve vivere la propria vita come crede, anche se sta sbagliando
-tu non hai il diritto di dire se quello che sto facendo è giusto oppure no!
Affermò Sasuke puntandole il dito contro, cosa che non sfiorò minimamente la castana
-voglio solo sapere perché lo stai facendo, perché stai abbandonando un luogo dove ci sono persone che tengono a te
Il ragazzino la guardò, per un secondo, non riuscì a sostenere il sguardo della castana e lo abbassò solo per poco poi lo riportò su di lei
-perchè te lo devo dire? Perché ti interessa? A cosa ti serve saperlo?
-perchè altrimenti non ti faccio uscire e lo sai che non puoi battermi, anche se usassi il segno maledetto
Sara sapeva che quelle parole lo avrebbero colpito nel profondo, ma non aveva altra scelta per scoprire la verità, il corvino la guardò in cagnesco, poi le rispose
-mio fratello maggiore, Itachi, ha sterminato il mio clan e io voglio vendicarmi
Quella parola, vendetta, vi era caduta anche lei, anni prima, nella sua morsa. Anche se non l'aveva portata a niente, anzi aveva peggiorato la sua vita portandola a diventare un assassina, i ricordi riaffioriarono e delle lacrime le solcarono il viso
-lascia che ti dica una sola cosa: la vendetta non ti porterà a niente, ne diventerai succube, forse diventerai più forte, ma di mangerà, ti distruggerà, e alla fine ti accorgerai di essere rimasto solo. Il modo ti scivolerà dalle mani e tu non potrai fare altro che guardare mentre tutto si sfuma
-sembra che tu ne abba fatto esperienza
-si, posso dirti che ho camminato sul sentiero della vendetta, ma non mi ha portato a nulla
-io sono diverso da te io ho un sogno da raggiungere e una vendetta da compiere a qualsiasi costo
Urlò il ragazzino nei confronti della ragazzina per poi continuare
-perchè, perché sei così forte?
Sara lo guardò e rimase in silenzio, lasciando che le lacrime le scivolassero sul volto, sapeva che quello era un addio, sentiva che prima o poi sarebbero tornati a riprenderla
-per favore
Disse Sasuke in tono flebile lasciando la ragazzina sorpresa, che sospirando gli rispose guardando il cielo
-perchè da dove vengo io non si poteva essere deboli, se lo fossi stata sarei stata schiacciata, distrutta, fatta a pezzi, uccisa sterminata; è questo il motivo della mia forza. Se posso dirtelo non è per nulla un motivo d'orgoglio
Sasuke la guardò: le lacrime che le continuavano a rigare il volto, gli occhi castani lucidi, le labbra rosee piegate in un misto tra dolore e un sorriso; in quel momento il corvino si sentì in sprofondare, per la prima volta sentì di tenere a qualcuno, ma caccio quel tempore squotendo la testa. Iniziò a incamminarsi verso l'uscita del villaggio, superò la castana, sussurrandole all'orecchio
-addio Sara
La ragazzina cadde a terra sormensa dal dolore e dal senso di colpo. All'improvviso tutto divenne buio, stava annegando nei suoi ricordi, anche se sentì una leggera pressione vicino alle labbra.

Quando tornò lucida in cielo iniziava a schiarire dato che il sole faceva capolino. Si accorse che era sprofondata in uno stato di trans e che tutti i ricordi dolorosi erano venuti a galla in una sola notte. Si alzò lentamente e si diresse a casa dove fece una doccia calda per rilassarsi e lasciare che l'acqua le lavasse via tutti i brutti ricordi. Sentì bussare alla porta, ormai era pronta si era vestita aveva soltanto i capelli bagnati si avvicinò ad essa e davanti a lei si trovava Sakura in lacrime, la rosa si sfiondò tra le braccia della castana, la quale la abbracciò stringendola a sé e invitandola ad entrare. Non era mai stata brava con le persone, figuriamoci a consolarele, ma comunque tentò
-Sakura perché stai piangendo?
Disse in tono dolce e confortante
-Sasuke la lasciato il villaggio, ieri ho provato a fermarlo, ma non ci sono riuscita...
Disse tra un singhiozzo e l'altro, la castana la abbraccio forte e rimase in silenzio fino a quando la rosa non si calmò poi disse con un sorriso dolce
-ti va un the?
Per risposta la rosa annuì, allora Sara andò in cucina a riscaldare l'acqua, quando fu pronto tornò e insieme ala bevanda calda vi erano dei biscottini. Sara si chiese perché fosse andata da lei e non da Ino, dato che sono amiche da vecchia data, forse, pensò, perché lei non aveva mai mostrato particolari sentimenti per Sasuke.
-allora Sakura ti senti meglio?
Chiese la castana
-si grazie
Disse con un sorriso, anche Sara quello stesso giorno aveva sfogato tutte le lacrime che aveva represso per anni; poi la ragazzina dai capelli rosa parlò
-sono andati a cercarlo per riportarlo indietro
-chi?
Chiese la castana, non capendo il suo discorso e causando un sorriso della rosa
-Naruto, Neji, Shikamaru, Kiba e Choji sono andati a cercarlo per riportare Sasuke a casa. Ho piena fiducia in loro e credo che Naruto c'è la farà, me lo ha promesso....e lui mantiene sempre la parola data
Spiegò la rosa con un sorriso sulle labbra e la speranza negli occhi. Ma una parte di lui sapeva che quella promessa avrebbe logorato il biondo
-spero che tu abbia ragione
Disse Sara in tono preoccupato

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