Capitolo 34

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Quando Sakura lasciò la casa di Sara, quest'ultima corse verso l'ufficio dell'hokage,
-hokage, Tsunade, le devo parlare con urgenza
Solo in quel momento si accorse che all'interno dell'ufficio vi era il maestro Kakashi
-Sara, cercavo proprio te, dobbiamo parlare
Sara sgranò gli occhi, non aveva il  tempo materiale per farlo, aveva già perso tempo con Sakura, voleva andare ad aiutare Naruto e gli altri per recuperare Sasuke
-maestro vorrei chiedere una informazione alla signora Tsunade, se per lei non è un problema possiamo parlarne dopo
Disse in tono diplomatico la ragazzina
-no, ti mi devi spiegare una cosetta
Ribatté il maestro stizzito, Sara sospirò e chiese
-vuole sapere perché non le ho detto che sono stata promossa chunin?
Chiese la castana in modo retorico e vide che aveva colpito il centro, perciò continuo
-Sasuke e Naruto continuavano a litigare per le cose più inutili, perciò non ho detto nulla, la cosa sarebbe degenerata se l'avessi detto. Lo sa anche lei maestro che Sasuke ha il bisogno di sentirsi il migliore, già faceva fatica ad accettare il fatto che io lo fossi...
La ragazzina abbassò il capo, poi continuò
-mi dispiace, lo so che avrei dovuto dirlo, soprattutto a lei maestro Kakashi
L'uomo la guardò e le poggiò una mano tra i capelli nocciola, si stupí di quanto fossero morbidi, la ragazzina alzò lo sguardo e vide che il maestro sorrideva sotto la maschera, perciò lo fece anche lei spontaneamente.
-mi dispiace interrompervi, ma Sara eri venuta per chiedermi qualcosa
La giovane si svegliò dallo stato di trance e si rivolse all' hokage con modi decisi
-vorrei andare a cercare Sasuke
Tsunade la guardò portandosi e intrecciando le mani all'altezza del naso
-sei ferita
Le fece notare Kakashi, alludendo alle bende che aveva sulle mani e sugli avambracci
-sono guarita
Rispose la castana, si tolse le bende davanti al maestro e all'hokage, mostrando la pelle completamente rimarginata dalle ferite
-com'è possibile?
Chiese Tsunade, senza lasciar trasparire alcuna emozione ma Sara gli lesse l'incredibilità negli occhi
-mi sono curata, quando sono arrivata a casa
Mentii la ragazzina, era il fatto si essere uno spirito portante che le garantiva una velocità paranormale per guarire dalle ferite
-non se ne parla sei appena uscita dall'ospedale
Le fece notare il maestro
-ma io sto bene, voglio andare ad aiutarli....
-sono partiti da tempo ormai
-ma sono veloce, potrei raggiungerli...
-non ci andrai, sono preoccupato per la tua incolumità, stai rischiando la vita troppe volte, cosa succederà se la tua fortuna si esaurirà?
Sara rimase colpita dalle parole del maestro Kakashi, si preoccupava per lei, ma lei non voleva che lo facesse, come tutti gli altri in quel villaggio. Abbassò lo sguardo per poi puntarlo dritto negli occhi del maestro e con determinazione disse semplicemente
-lo scopriremo solo quando accadrà
Quelle parole lasciano sorpreso l'uomo dai capelli grigi, poi si voltò verso la direzione della donna dicendo
-se per lei non è un problema vorrei andare ad aiutare Shikamaru e gli altri. Sono abile nelle arti curative, magari posso aiutare, poi quelli con cui si stanno battendo sono dei ninja estremamente abili, lo sa anche lei, per favore mi lasci andare
Tsunade la guardava, era una ragazzina dotata e sicuramente sarebbe tornata utile al gruppo in missione, ma la cosa che la preoccupava più di tutte era il fatto che rischiava la vita molte volte per proteggere gli altri; una dote ammirevole, certo, ma a che spese?
-vai
Sara sorrise alle parole dell'hokage e la ringraziò
-solo un ultima cosa
Sara si voltò era ormai sulla soglia della porta con la mano sulla maniglia
-cosa?
-come hai fatto a sapere di Sasuke e come pensi di raggiungere il gruppo capeggiato da Shikamaru?
La ragazzina sospirò, non avrebbe mai detto che lo aveva lasciato andare
-ho incontrato Sakura, me lo ha detto lei
Disse semplicemente, dopo quelle parole uscì dall'ufficio dell'hokage, salutando sia lei e il maestro Kakashi. Corse per le strade del villaggio e raggiunse la porta in legno, le venne in mente il primo giorno che la vide e sorrise al ricordo. Continuando a correre si addentrò nella foresta, si fermò un secondo a pensare come raggiungere gli altri. Certo, il suo senso dell'olfatto era sviluppato, ma non così tanto da poter sentire gli odori dell'altra squadra, anche perché erano partiti da molto più tempo di lei. Per questo decise di ricorrere alla tecnica del richiamo, esegui i simboli necessari e disse
-tecnica del richiamo: Kuma
Subito, dalla nuvola di fumo comparve il lupo nero pece
-ciao Sara, perché mi hai chiamato?
Chiese il lupo, ma vide che la ragazzina era leggermente pallida, solo in quel momento sentì l'odore del sangue provenire dalla giovane, Sara si accorse che il lupo la guardava in modo interrogativo
-il sigillo, l'ho usato troppo, non sono ancora capace di gestirlo al massimo, avevo delle ferite da curare
Il disse la castana per poi continuare
-puoi portarmi da Naruto e gli altri
Il lupo annusò l'aria e percepi subito l'odore del biondo e prima di partire disse
-salutami in groppa, così ti riposi
-ma...
-non ti preoccupare per me, ricordarti che posso assumere la forma da battaglia, inoltre riesco a portarti
La ragazzina a quelle parole annuì e sali sulla schiena del lupo. Che iniziò a muoversi velocemente tra i rami, lasciando la ragazzina sorpresa di una tale velocità, era sicura che sarebbe riuscita a raggiungere gli altri. Mentre viaggiava con Kuma erano in silenzio, ma ad un certo punto il lupo parlo
-si più sapere perché perdi sangue dal sigillo?
-te l'ho detto l'ho usato troppo..
Disse in modo poco convinto la ragazzina
-odio quando mentono, quindi sputa il rospo, Sara. Poi è impossibile che perdi sangilie dal sigillo, lo sai usare alla perfezione, cosa straordinaria per la tua età
La ragazzina sospiro, sapeva che non so può mentire a un lupo, perciò, disse
-c'è stato un piccolo incontrattempo con dei miei compagni di squadra e, per questo sono finita in ospedale...
-aspetta un attimo, cosa hai combinato?
Chiese il lupo con tono autoritario e leggermente dolce, la ragazzina gonfiò leggermente le guance e sorrise imbarazzata, per poi rispondere
-praticamente ci sono questi due compagni di team che sono in competizione uno con l'altro e si sono sfidati
-questo non spiega perché tu sia ferita
-mi sono lanciata in mezzo per fermarli, prima che si ucidessero a vicenda
Il lupo sorrise e pensò che per la prima volta dopo molto tempo Sara aveva trovato qualcuno per cui combattere
-perchè sorridi?
Chiese la castana, il lupo le rispose subito
-perchè finalmente non sei più sola
La castana sorrise a quelle parole pensando che avesse ragione, ma ora aveva qualcuno da perdere e da proteggere, e questo non era una buona cosa per lei.
All'improvviso un flashback le travolse la mente, era in missione con il team sette, era notte, dato che non riusciva a dormire decise di andare a fare una passeggiata per vedere le stelle, mentre camminava per i prati, delle braccia la avvolsero da dietro e dei capelli le sfiorarono delicatamente la guancia sinistra, irrigidí per riflesso il corpo, ma annusando l'aria sentì l'inconfondibile odore di Sasuke. Tutti i nervi si detesero solo una domanda le passò per la mente: per quale motivo lo stesse facendo, ma non diede voce a quelle parole.

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