Capitolo 76

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La ragazza si voltò e disse in tono il più freddo e distaccato possibile
-mi devi lasciare andare
Naruto la guardò gli occhi azzurri furenti, iniziavano a prendere le sfumature scarlatte del demone della volpe a nove code che era in lui
-io non lo posso accettare!
Rispose il canarino
-non è una tua scelta, ma è mia, non hai diritto di controbattere
Gli rispose a tono la castana anche se ad ogni parole che diceva, le si aggiungeva un macigno sul cuore, odiava trattarlo così, ma sapeva che era necessario
-è per questo che non hai combattuto contro Sasuke  quel girono nel covo di Orochimaru... Tu avresti potuto riportarlo indietro...
Gli occhi castani si velarono leggerme, provava dolore sia per l'accusa ricevuta che per il fatto di lasciare coloro che era diventati la sua famiglia; alzò gli occhi al cielo e quando tornarono normali li rabasso per guardare il biondo davanti a lei
- io credo che siamo padroni del nostro stesso destino, me lo hai insegnato proprio tu Naruto, e per tale ragione dobbiamo compiere le nostre scelte, che  ovviamente hanno un prezzo sia per  noi sia con chi siamo in contatto, ma tali scelte devono essere fatte senza farci influenzare dagli altri. Naruto, io ho deciso di lasciare il villaggio e di lasciare che Sasuke compisse la strada che lui stesso avesse scelto per sè, perché è la sua vita ed è lui che deve convivere con le sue scelte, non tu, non io e non noi. Quandi prima di giudicare se una scelta sia corretta o meno tenta almeno di metterti nei panni degli altri. Anche se non potrai mai comprendere realmente una persona, ma almeno provarci, per me, vuol dire molto ed è ciò che io provo a fare!
Rispose la castana solo in quel momento iniziarono a comprendere i traomi che ci fossero dietro al suo silenzio, alla sua diffidenza e, soprattutto, dietro al suo sorriso, perche si, lei lo sapeva, sono le persone più distrutte e spezzate che aiutano il prossimo
-io....
Disse Naruto, ma non sapeva che dire non c'erano parole con cui potesse opporsi o lamentarsi, la ragazza davanti a lui l'aveva distrutto, lei capiva i suoi anni di sofferenza; perché pure lei aveva vissuti, in modo diverso il dolore, certamente, dato che essere tutti diversi è una cosa normale. Quindi il canarino fece l'unica cosa che avrebbe potuto fare in modo di avvicinare due cuori, si mosse lentamente verso di lei e la strinse a se più forte che mai, finalmente le lacrime, sempre tenute celate a tutti ed al mondo scesero dalle pozze castane e una lacrima solitaria solco gli occhi del biondo
-io... Non voglio che te ne vada
Confessò Naruto, lasciando di stucco la bruna, lei si aggrappo a lui avvolgendo le proprie braccia attorno al suo busto, come se fosse la sua ancora di salvezza in mezzo alla tempesta
-Sara, io non voglio che mi lasci, in questi anni sei diventata come l'aria per tutti noi. Certo sei entrata come un tuono, ma poi sei divenuta indispensabile per tutti noi, soprattutto per me
Continuò Naruto, mentre le ultime tre parole le disse con un tono di voce che lo sentisse solo la castana
-Naruto...
Disse la giovane staccandosi da lui, e allontanandosi di un solo passo, si asciugò le lacrime con un vrsto della mano, poi lentamente si tolse il copritronte dal collo e prendendo la lastra in metallo tra le mani
-ho passato dei bei anni con voi, ma ora si è chiusa questa parentesi della mia vita. Devo ammettere di esserne felice e grata, quindi a me quasta non serve più
Allungò il compri fronte in direzione di Naruto e glielo mise nella mano destra, poi continuò con un sorriso triste
-dallo a chi lo merita o distriggilo, basta che segni una fine tre me e voi
-Sara, non possiamo farlo
Affemo il maestro Kakashi, e gli altri annuirono a quelle parole, la ragazza si morse il labbro e riprese il copritronte che il biondo le tendeva
-se le cose stanno così
Disse, mentre pensava un modo per far capire di chiudere con quella vita; in un modo che pure lei riteneva drastico, ma se era l'unico modo per mettere la parola fine a quella storia. Prese il coprifronte e lo lanciò in aria, esegui i simboli necessari per richiamare la tecnica e disse, portandosi le dita a pochi centimetri dalle labbra
-arte del fuoco: tecnica della palla di fuoco
Subito le fiamme azzurre fuoriuscirono dalle sue labbra e colpirono il coprifrnonte della Foglia distruggendolo completamente, lasciando tutti senza parole
-come ti ho detto, non posso più stare con voi, io non lo merito e non lo desidero, quindi...addio
-Sara! Io non ti lascerò andare
Disse Naruto
-per favore, non fare storie e accetta la mia decisione
Si lamentò la castana
-no! E se per fermarti dovrò batterti io lo farò
-non farmi ridere, tu non riusciresti a torcermi un capello, nemmeno se ti aiutassero tutti i presenti
Rispose con arroganza e superbia
-so che tu non riusciresti a combattere seriamente contro di noi, quindi vedi di non mentire! Tu ci vuoi bene e non vuoi andare con loro, ma comunque continui a voler dire di andartene, sii sincerca con te stessa e di la verità, almeno per questa volta
-cosa vuoi sentirti dire? Chi io non volgli lasciarvi? Che siete la cosa più bella che mi sia successa da anni? Bhe sappi che è la pura, nuda e cruda verità! Se fosse per me non me ne andrei, ma devo farlo quindi...
-combatti per stare con noi
Disse Naruto, Sara lo guardò con la rassegnazione negli occhi
-lo sto facendo, combatto perché voi viviate e soprattutto perché lo continuate a fare; io sono una mela marcia, una falla del sistema quindi ragazzi continuate a vivere senza di me perché è questo che vi dovete, e se davvero avete tenuto a me anche per un solo istante dovete farlo. Vivete per me, perché è quello che vu meritate una lunga vita e felice, che non potrete mai avere se io rimanessi con voi
La castana leggeva la sofferenza e dolore sugli occhi dei abitanti della Foglia, ma sapeva che era necessario, poi proseguí
-devi, dovete, farmi una promessa, lo so che ti, vi, chiedo tanto, ma me lo dovete giurare
Continuò la castana in modo deciso mentre tutte gli occhi e le orecchie erano puntati su di lei, poi proseguì
-fatemi la vostra parola che non mi cercherete mai più
-Sara! Io non posso e non voglio
Disse in modo irritanto Naruto mentre la giovane leggeva lo sgomento sui occhi dei abitanti della Foglia, la giovane si morse il labbro sinistro, poi guardò tutti negli occhi
-se ci rincontreremo saremo su due fronti opposti e, nel caso non voglio trattamenti di favore, se sarà necessario uccidetemi senza farvi problemi, trattatemi come qualsiasi nemico, perché lo diventerò
Concluse i suoi saluti la giovane voltando le spalle ai suoi, ormai vecchi, compagni mentre le iridi divennero fredde e distaccate e la corazza che Naruto e gli altri avevano distrutto si rieresse su di lei, come un manto. Un sorriso malsano le si tinse sulle labbra, ora non si sarebbe più trattenuta. Guardò il maestro Zero e vide l'uomo fremere sotto il suo sguardo, era tornata l'assassina spietata di un tempo, ma allo stesso tempo una ragazza che aveva una coscenza.

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