-Capitolo 51.-
Strinsi la mano di Zayn più forte che potei: non ero sicura che sarei uscita da quell'aula indenne.
-Andrà tutto bene, stai tranquilla.-mormorò lui piegandosi verso di me.
Ci sedemmo e il processo iniziò. Ci eravamo procurati uno dei migliori avvocati della città, un vero e proprio bulldog da tribunale, e mia madre mi aveva assicurato più volte che avremmo vinto la causa. In effetti le prove contro Jade, Amber e mio padre erano schiaccianti e non potevano essere contestate. I loro avvocati si limitarono soltanto a cercare di limitare la pena che il giudice stabilì. Amber, che non era nemmeno venuta in tribunale, venne condannata a quattro anni di domiciliari per azioni di bullismo e per essere stata complice di molti piani di Jade. Jade stessa venne condannata.
Quando il giudice decretò il verdetto finale, dopo aver patteggiato con i legali di Jade che fecero scendere la condanna da due a un ergastolo, il petto mi si sgonfiò. Era finita: ero libera e Jade avrebbe pagato per tutto quello che mi aveva fatto. Non potevamo certo gioire davanti a tutti, ma strinsi più forte la mano di Zayn nella mia e i nostri occhi si incorciarono immediatamente.
Mancava ancora la condanna della quale mi importava di più: quella di mio padre.
Quando il giudice emise il verdetto, condannandolo a trentacinque anni di reclusione per concorso in omicidio e per le violenze che fece a me e mia madre, il cuore mi scoppiò. Ero così felice, felice di poter essere felice, di riavere la mia vita, la mia famiglia, che fosse tutto finito e io potessi per la prima volta vivere. Ero così felice che nostra figlia non avrebbe mai conosciuto quell'uomo spregevole che aveva rovinato due generazioni della mia famiglia, che non sarebbe stata un possibile bersaglio di quella psicopatica di Jade. Ero felice che fossimo salve, che lei avesse diritto a vivere fin da subito.
Quando uscimmo dall'aula, dopo che il giudice dichiarò il caso chiuso, ci trovammo sommersi da telecamere e microfoni della stampa inglese che cercavano di accaparrarsi le ultime news sul caso che, come la maggior parte, era stato molto seguito dalle televisioni.
-Signorina Minelli, una parola, la prego!-
-Da questa parte Elizabeth!-
-Zayn, cosa provi in questo momento?- ci urlavano cinque o sei giornalisti circondandoci. Mia madre ed Harry cercavano di proteggerci come potevano, facendo da scudo contro i microfoni e creando spazio per arrivare alla nostra auto.
-Aspetta, voglio dire una cosa.-dissi a Zayn, così ci fermammo ed io, rispondendo ad uno qualunque dei giornalisti, mi avvicinai al microfono.
-Voglio solo dire che sono estramente grata alla giustizia inglese per aver messo fine a questo incubo che ormai da mesi preseguitava non solo i nostri sonni ma tutta la nostra vita. Sono contenta che siano state riconosciute le colpe a chi ne era responsabile e che finalmente ci sia possibile tornare a vivere come due persone normali. Grazie a tutti voi per il sostegno e soprattuto grazie alle nostre famiglie e i nostri amici per essere rimasti con noi.-detto ciò spinsi via il microfono continuando a camminare stretta a Zayn. Le voci si fecero più forti e la calca più pressante, gente che urlava di rispondere ad un'altra domanda, che mi chiedeva di mio padre o che ci strattonava. Vidi Zayn sull'orlo di una crisi di nervi, così afferrai il suo braccio per evitare che si scagliasse contro qualche cameramen o giornalista.
Finalmente riuscimmo a salire sulla Range Rover di Zayn e mi sentii ancora più libera. Rimasimo in silenzio per qualche minuto, poi Zayn parlò.
-Te lo meritavi, Elizabeth.-
-Anche tu.-sospirai.-E' una sensazione così strana, essere liberi.-lui rise e ingranò la quarta.
-Si, è piuttosto strano che tutto vada bene.-ammise girando nel vialetto di casa nostra.
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Ti amo, stronzo. || Malik.
FanfictionLa vita di Elizabeth è destinata a cambiare dal momento del suo incontro con Zayn Malik, il suo compagno d'infanzia. Sarà pronta Elizabeth a perdonare tutti i suoi errori? Varrà la pena di soffrire per lui, proprio lei che è abituata a far soffrire?