Capitolo 20.

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-Capitolo 20.-

-Elizabeth's POV.-

Arrivammo al campo dieci minuti più tardi e un uomo muscoloso e piuttosto grosso ci si avvicinò.

-Malik, sei in ritardo.-disse.-E spegni quella sigaretta ragazzo.-aggiunse addolcendo il tono.

-Si mister.-obbedì stranamente Zayn buttando la sigaretta.

-Lei chi è?-chiese l'uomo indicandomi con un gesto.

-La mia ragazza, mister.-

-Bella ragazza, complimenti, vai pure sugli spalti cara.-mi disse lui sorridente.-E tu Malik corri a cambiarti.-

-Ci vediamo dopo piccola.-mi salutò Zayn correndo in campo.

-Hey Britney.-dissi salutando la brunetta sugli spalti.

-Elizabeth, pensavo non saresti più venuta.-

-Zayn era in ritardo.-risi.-Come mai qui?-

-Mi ha invitato Harry e con l'occasione mi sono iscritta alle audizioni di cheerleading. Tu partecipi?-

-Io? Non direi proprio.-scoppiai a ridere e lei mi imitò.-Ho incontrato tuo fratello prima, è davvero carino. Voglio dire, non ci sto provando eh, ma con quei capelli in pochi risulterebbero belli.-

-Penso che Michael abbia fatto più tinte di qualsiasi persona sulla faccia della terra.-rise lei.-Con la scusa della mia passione per i capelli se n'è fatte fare di ogni tipo.-

-Hai proprio un bell'accento Brit, di dove siete?-

-Australia, poco fuori Sidney.-

-Troppo bello! Come mai siete venuti qui?-

-Lavoro di mio padre, ma sono contenta: finalmente ho incontrato El e poi ora ho Harry, te e gli altri.-sorrise.

-Jade's POV.-

-Quando arriva il padre di quella ritardata, Cristo santo?-sbuffò Amber accendendosi una sigaretta.

-Cosa vuoi che ne sappia io? Arriva dall'Italia, sai come sono le cose lì.-le risposi battendo nervosamente le mani sul volante dell'auto di mia cugina.

Eravamo all'aeroporto da più di quaranta minuti e il padre di Elizabeth non si era ancora visto. Qualche settimana prima Perrie mi aveva raccontato dei problemi che Elizabeth aveva avuto con suo padre in passato, così avevo riferito tutto a Amber. Lei non si era certo tirata indietro e avevamo subito deciso di contattare l'uomo, dicendogli che sua figlia stava per finire in seri guai che lo avrebbero coinvolto. Il padre della ragazza, un certo Billy, aveva subito accettato l'invito e in quel momento sarebbe dovuto essere nella nostra auto. Qualche istante dopo il mio iPhone prese a trillare e, dopo aver spiegato all'uomo dove fossimo, lo vidi avvicinarcisi. Era piuttosto grosso, pelato, alto circa un metro e ottanta e totalmente diverso dalla figlia.

-Buonasera signor Minelli, sono Jade. Piacere di conoscerla, finalmente.-gli sorrisi stringendogli la mano.

-Io sono Amber Lee signore, siamo amiche di sua figlia Elizabeth.-si presentò poi Amber.

-Qual è il problema? Avete detto che la cosa mi riguardava.-disse lui mostrandosi disinteressato a sua figlia come mi aveva detto Perrie. In quel momento sperai proprio che mia madre non le dicesse dove fossi e soprattutto che fossi con Amber: Perrie la odiava quasi, quella ragazza era troppo buona per gli standard di mia cugina.

-Oh si, certamente.-feci io.-Domani sera vedrà di cosa si tratta.-

-Uhm, okay. Possiamo andare adesso?-

Ti amo, stronzo. || Malik.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora