Capitolo 21.

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-Capitolo 21.-



-Elizabeth's POV.-



-Eli devo davvero andare.-si scusò Zayn sgusciando fuori dalle coperte del suo letto.

-Che?-

-Sai ti avevo detto, devo vedermi con quel mio amico...-borbottò infilandosi i jeans.-Vuoi che ti porti a casa?-

-Uhm, va bene.-sospirai iniziando a vestirmi anche io. Indossai gli shorts di jeans sopra ai collant grigi, la mia vecchia maglietta degli Iron Maiden e allacciai i Dr. Martens.

-Mi dispiace, sarei volentieri rimasto con te piccola ma devo proprio andare.-mi salutò baciandomi a stampo prima di farmi scendere davanti a casa mia.

Mentre cercavo le chiavi di casa, per non svegliare mia madre, mi sentii toccare sulla spalla e sobbalzai.

-Tranquilla, sono solo io.-disse calma la voce di Harry.

-Harry, Cristo! Mi hai fatto prendere un mezzo infarto. Tutto ok?-

-No, ma dobbiamo chiarire questa cosa. Andiamo a bere qualcosa?-

-Si...-accettai seguendolo, nonostante sapessi benissimo che berci sopra non era la soluzione ideale, sopratutto per una così poco abituata all'alcool.



-Harry...-mormorai dopo due bicchieri di tequila bevuti in un imbarazzante silenzio, nonostante il rumore della musica in quel piccolo bar. Odiavo dannatamente il modo in cui non reggevo un bicchiere di vino, figurarsi due di tequila. Ero già abbastanza ubriaca e detestavo esserlo: diventavo così insopportabilmente disinibita e sciocca.

-Harry mi manchi.-ammisi avvicinandomi a lui e accarezzando il suo viso contratto.

Lui bevve in un solo colpo tutto il contenuto del suo bicchiere di vodka.

-Mi manchi anche tu.- disse strizzando gli occhi per il bruciore che il liquore gli causò.

-Harry...- mormorai nuovamente sedendomi in braccio a lui. Presi un po' di vodka direttamente dalla sua bottiglia.

Harry appoggiò una mano sulla mia gamba e la mosse lentamente sulla pelle. Un cameriere passò con qualche ''Sex on the beach'' gratuito ed entrambi approfittammo, giusto per aggravare un po' il mio livello di alcool nel sangue.

-Scusami.- disse Harry poggiando la sua fronte contro la mia. Notai i suoi occhi verdi così arrossati e lucidi che pensai stesse piangendo, prima di realizzare che era solo per la quantità di vodka che ci eravamo scolati.

-Scusami anche tu Haz.-

-Tu non hai colpa...- mi girava terribilmente la testa.

-Si, io invece- non finii la frase che mi ritrovai la sua lingua in bocca.

Non capivo assolutamente cosa stesse succedendo, ero completamente sbronza e le mie mani si allacciarono automaticamente al collo di Harry.

-Cazzo...-mormorò.-Sei così fottutamente perfetta.-

Qualche istante dopo ci ritrovammo nella sua auto che accese goffamente e senza pensarci corremmo a casa sua. Non ricordo molto di quella notte, so solo che rischiammo grosso a salire in auto dopo quello che avevamo bevuto: un mix di alcolici che non mi rendeva quasi possibile ricordare il nome di Harry.

Ricordo la forza di Harry, la sua determinazione, il suo profumo mischiato all'odore dei cocktail. Quell'alcool che trasformò Harry in qualcuno che non avrei mai immaginato potesse essere, così forte, così rude. Ricordo che portai i segni di quella notte sul corpo per una settimana, che le labbra mi sanguinarono e che Harry sfogò ogni rabbia repressa in quel letto. Fu solo puro sesso, sesso fra due amici che non erano nemmeno coscienti di essere l'uno con l'altra.

Ti amo, stronzo. || Malik.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora