Capitolo 65.

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-Capitolo 65.-

-Zayn's POV.-

Il campanello non fece in tempo a suonare che la porta si aprì davanti ad Elizabeth. Alzai lo sguardo dal passeggino e feci giusto in tempo a vedere la scena: una ragazza bionda spuntò da dietro la porta e si mise letteralmente a strillare.
-Elizabeth!-urlò con le mani sulle guance. Rimasi praticamente paralizzato a guardare la scena che sembrava essere stata scritta dagli sceneggiatori di High School Musical: quella ragazza bionda, che aveva probabilmente la stessa età di Elizabeth, era in brodo di giuggiole e la stessa Elizabeth, dopo un attimo di sconcerto, aveva strabuzzato gli occhi.
-Rita?!-chiese sconvolta. La bionda rispose positivamente e blaterò qualcos'altro in italiano che io non capii, poi si abbracciarono e rimasero a stringersi gongolando per un tempo infinito. Okay, ero ufficialmente confuso, e mi sentivo escluso... Guardai Ayla come avesse potuto spiegarmi perché quelle due rimanevano strette come se io e lei non esistessimo affatto.
Entrambe continuavano a parlarsi e probabilmente si stavano dicendo che si erano mancate o qualcosa del genere, ma tanto non capivo una parola di quelle che uscivano dalle loro bocche. Mi schiarii la voce.
-Uh!-esclamò Elizabeth all'improvviso, sciogliendo l'abbraccio. Si girò verso di me e mi sorrise:-Rita, questo è Zayn. Zayn, lei è Rita, mia cugina.-
La ragazza bionda, Rita, sembrava non essersi accorta prima della mia esistenza e i suoi occhi verdi mi attraversarono, poi un sorriso sincero comparse sul suo viso.
-Ciao!-grazie a Dio parlava in inglese.-È un piacere conoscerti. Ammetto che vi ho cercati on line perché non vedo Elizabeth da secoli e... Ero curiosa, ecco.-
Sorrisi, imbarazzato dalla calorosità che la cugina di Elizabeth mi stava mostrando. Le porsi la mano, ma lei mi abbracciò stringendomi come un vecchio amico, poi si chinò sul passeggino e salutò la bambina.
-Sono... Tutti così affettuosi qui?-sussurrai ad Eli, grattandomi nervosamente i capelli.
-Sciogliti un po', ti vogliono bene.-
Risi, scuotendo la testa.
-Come possono? Non mi conoscono affatto.-
-Sanno che mi ami e che io amo te. E poi siamo italiani, siamo così!-rise a sua volta spalleggiandomi. Provai a rilassarmi un po' e le presi la mano, mentre Rita la aggiornava su un sacco di cose, spingendo il passeggino.

-Elizabeth's POV.-

-Dove sono tutti?-chiesi a Rita, tenendo stretta la mano di Zayn nella mia. Mi sentivo per la prima volta forte, era bello sentire di essere la sua roccia e mi faceva stare inevitabilmente bene riuscire a rassicurarlo come avrei voluto qualcuno facesse con me quando avevo paura e invece nessuno era lì a tenermi la mano.
-Fuori credo, la nonna è in cucina.-sorrise. Era una ragazza estremamente bella, anche se non sembrava così mediterranea come il resto della famiglia: aveva gli occhi verdi e penetranti, il sorriso dolce e il viso altrettanto amichevole, accarezzato dai lunghi capelli biondi. Fermò il passeggino vicino ad un divano e prese in braccio Ayla.
-Posso?-chiese accennando a lei con il capo. Scoppiai a ridere, trovando divertente che me lo chiedesse nonostante lo avesse già fatto, e acconsentii.
-Vado dalla nonna, non voglio vederla davanti a tutti gli altri.-le dissi, mollai la mano di Zayn e scesi le scale verso la cucina.
-Posso venire?-mi chiese titubante.
-Si, ma aspetta: dammi un minuto. È una cosa che devo fare da sola.-
Zayn annuì. Adoravo come mi capisse sempre, o comunque come accettasse la mia idea. Entrai nella stanza, rinunciando all'idea di farle una sorpresa per evitare di farla spaventare, e trovai mia nonna a girare il sugo per la pastasciutta.
-Nonna!-esclamai e i suoi occhi chiari, come quelli di Billy, si alzarono dai fornelli su di me. La pelle rilassata del suo viso assunse un'espressione sbalordita e mi rimase a guardare ad occhi aperti. La nonna era tanto dimagrita, sembrava uno scheletro con addosso il suo classico vestito viola, ed erano ormai anni che non la vedevo.
-Elizabeth?-balbettò abbassando la fiamma. Annuii e lei si avvicinò a me, senza staccare i suoi occhi dai miei. Li vidi letteralmente riempirsi di lacrime e lei mi si buttò addosso, stringendomi come amava fare quando ero piccola.
-Piccolina mia, come sei cresciuta! Mi sei mancata tanto.-sussurrò abbracciandomi forte, nonostante fosse debole e avesse la voce rotta dall'emozione.
-Nonna, anche tu. Non immagini quanto...-le assicurai quando mi lasciò. Mi fece segno di sedermi vicino a lei, attorno al massiccio tavolo di legno appoggiato alla parete piastrellata, adornata da vecchie foto di famiglia che mi sforzai di non guardare.
-Ho così tante cose di cui parlarti.-le dissi tenendole la mano fra le mie. La nonna sorrise, come faceva quando ne combinavo una delle mie.
-Avremo tutto il tempo necessario per recuperare quello che mi sono persa, grazie a Dio. Sono tanto contenta che tu sia qui...-
-Lo sono anche io, mi mancava avere una famiglia vera... Sai, Billy non è stato il padre che avrei voluto.-
-Mi ha deluso così tanto, non immagini quanto faccia male vedere il proprio figlio fare una cosa del genere. Tuo padre non è mai stato nemmeno il figlio che avrei voluto fosse: non ha imparato niente di quello che io e tuo nonno ci siamo sforzati di tramandare.-la voce le si spezzò in gola e strinse più forte la mia mano. Non volevo che si sentisse in colpa per quello che Billy aveva fatto e non volevo che lui riuscisse a rovinare quel momento, così le scossi la mano.
-Ehi, non parliamone adesso. C'è una persona che voglio che tu conosca.-
-Zaini, immagino.-sorrise asciugandosi gli occhi lucidi con il fazzoletto ricamato.
-Zayn, nonna.-risi della sua pronuncia e mi intenerii quando, ad un mio cenno, lui entrò riempendo ogni angolo della stanza con la sua presenza. La nonna lo guardava come fosse stato uno degli antichi bronzi di Riace.
-È proprio un bel ragazzo, devo ammetterlo.-mi disse con un'occhiata da intenditrice. Scoppiai a ridere e Zayn, che se ne stava intimidito con le mani dietro la schiena e lo sguardo vigile, mi guardò allarmato.
-Le piaci.-gli dissi e lui tirò un sospiro di sollievo. Porse la mano tatuata a mia nonna perché gliela stringesse, ma lei si alzò e lo strinse come un nipote.
-Benvenuto a casa, Zayn.-gli disse senza lasciarlo andare.
-Ha detto...-iniziai a spiegare, commossa dall'avere finalmente una famiglia vera, ma Zayn mi interruppe.
-Ho capito.-mi assicurò e poco dopo offrì il braccio a mia nonna per scortarla su in giardino dove c'era il resto della famiglia, riunito per il pranzo. Appena uscimmo nel giardino di casa di mia nonna, il sole mi colpì insieme alle voci dei miei parenti, che mi travolsero letteralmente con i loro saluti. Presentai Zayn e la bambina a tutti, scambiando i soliti convenevoli e ricevendo sorrisi tirati e abbracci sentiti, a seconda della persona.
-Dunque sei l'uomo che ha cambiato totalmente la vita della nostra Elizabeth, piacere di conoscerti.-sibilò mia zia Clarissa, sorella di mio padre, ed io maledissi mentalmente il fatto che avesse studiato inglese.
-Così dicono...-Zayn si strinse nelle spalle e lei gli tese la mano, facendo tintinnare i numerosi bracciali che aveva al polso.
-Clarissa.-
-Zayn.-ripeté imbarazzato.
-Credo abbiate capito come vi chiamate.-mi sforzai di farla sembrare una battuta e non una lamentela. Clarissa mi gelò con lo sguardo, poi sorrise mordendosi le labbra.
-So che l'ultima volta che ti sei seduto a tavola con qualcuno della mia famiglia non è finita molto bene... Spero che oggi nessuno finisca al pronto soccorso.-gli lanciò una frecciatina spostando solo all'ultimo gli occhi glaciali su di lui. Pregai che non ci finisse lei in quell'esatto istante, e non per colpa di Zayn.
-Mi siedo a tavola con qualcuno della sua famiglia ogni giorno e l'ultima volta che siamo stati all'ospedale è stato per la nascita di nostra figlia. Non correte rischi, a meno che non ci sia qualcuno incinto qui...-Zayn mi strinse a se come ogni volta in cui si sentiva minacciato ed io sorrisi interiormente, fiera di lui e del modo in cui teneva sempre testa a ogni stronzo che provava ad abbatterlo.
-Hai ragione, avevo dimenticato il motivo principale di quella lite.-sorrise Clarissa portandosi il bicchiere alle labbra.-Allora, Elizabeth, com'è successo?-
Scossi la testa, confusa.
-Che cosa?-
-Come ti sei concessa a qualcuno tanto diverso da te?-chiese poi, con la stessa disinvoltura con cui mi avrebbe offerto un bicchiere d'acqua. Le dita di Zayn si irrigidirono sui miei fianchi e sentii i suoi occhi incenerire Clarissa.
-Non credo che ti riguardi, a dire il vero.-
-Beh, sono diventata prozia di questo piccolo frugoletto...-rise chinandosi su Ayla, seduta nel prato verde del giardino di nonna. Zayn si tese ancora di più e anche io mi sentii leggermente nervosa: dannazione, non volevo che quella giornata finisse come qualsiasi altro contatto fra Zayn e la mia "famiglia".-Ero curiosa di sapere come mai è qui.-
-Mi sono sentita amata, ecco. E non succedeva da un bel po'...-
-E quindi gli hai concesso di farti diventare una ragazza madre?-sorrise come prendendosi gioco di noi.-Pensi che sarete dei buoni genitori?-
-Sicuramente Ayla avrà un padre migliore di quello che è spettato a me. Lei avrà sempre qualcuno pronto a sostenerla e a tenerle la mano quando vorrà e quando ne avrà bisogno...-sospirai.-Non voglio davvero che Zayn pensi che tutta la nostra famiglia fa tanto schifo come la parte che ha avuto modo di conoscere. Per grazia di Dio siamo entrambi vivi e vorremmo festeggiare con qualcuno che ci ama... Se non pensi di essere pronta a essere finalmente felice della mia felicità, mi sta bene, ma vattene.-
Ero stanca di dover sempre essere io l'adulta, ne avevo abbastanza di una famiglia che non mi amava quanto io ero disposta a fare. Clarissa strinse i denti e Zayn mi scostò, facendosi avanti.
-Senti Clarissa, non ti conosco e tu non conosci me. Non sai cos'è successo, non eri li, e capisco che tu possa credere più a tuo fratello che a me, infatti ti chiedo di farlo per Elizabeth. Lei merita una famiglia vera, fatta di persone pronte ad amarla e sostenerla: non ha bisogno di queste stronzate. Se siamo riusciti noi a mettere una pietra sopra a questa storia, puoi riuscirci anche tu.-
Zayn era a pochi centimetri da Clarissa e potevo chiaramente vedere il modo in cui il corpo di lei era teso e in guardia, ma poi il suo gelido sguardo si posò su di me e parve addolcirsi leggermente.
-Hai ragione, sono stata davvero immatura. Mi dispiace, non ti conosco e non so cosa sia successo con mio fratello, ma se Elizabeth tiene a te, io voglio sostenerla. Siamo una famiglia e devi sapere che ne fai parte anche tu: ci sei entrato in modo strano, ma ora sei qui e io devo voltare pagina. Benvenuto.-sorrise e, nonostante fosse un sorriso piccolo e sforzato, ci vidi dell'affetto.
Tirai un sospiro di sollievo e, anche se non si abbracciarono come avrebbero fatto in un film adolescenziale, sorrisi quando Zayn le tese la mano e lei la strinse nelle sue.
-Vado ad aiutare con i piatti.-disse Clarissa, dileguandosi con quella scusa. Zayn mi guardò ed io rilassai le spalle, svuotandomi i polmoni.
-Siete piuttosto particolari, lo sai vero?-rise e mi alleggerì il cuore.
-Mi ami per questo, no?-
-Veramente continuo a pensare che tu sia stata adottata.-ridacchiò stringendomi e per la prima volta non mi vergognai di essere fra le sue braccia davanti a tutti i miei parenti, anzi mi sentii invidiabile perché io stavo vivendo un amore vero, che molto probabilmente loro non avrebbero mai conosciuto.
-Ti amo, te l'ho già detto?-
-Qualche milione di volte, ma puoi continuare a farlo per quanto ti pare piccoletta.-sorrise sulle mie labbra, stringendomi teneramente i fianchi. Lasciò un piccolo bacio sulle mie labbra e si chinò a prendere Ayla in braccio.
-Andiamo a fare la pappa Ay?-
-Ay?-chiesi strabuzzando gli occhi.
-Mi è uscita così.-ammise ridendo.-Davvero però, ho fame.-mi disse strascicando le parole perché non si capissero. Amavo il suo accento e la sua cadenza, e quando biascicava così le parole mi mandava letteralmente fuori di testa. Lui lo sapeva ma probabilmente se ne ricordò solo quando mi morsi il labbro e sospirai per non concentrarmici. Mi rivolse un sorriso sghembo, continuando a cullare la bambina.
-Si, andiamo sulle sdraio della piscina okay? Vado solo ad avvisare.-gli dissi indicandogli la piscina sul retro della casa di campagna. Lo raggiunsi subito dopo aver detto di aspettarci, assicurando che ci avremmo messo poco e beccandomi un'occhiata maliziosa da Rita, la quale fulminai prima di coprirmi la bocca per evitare di scoppiare a ridere senza un apparente motivo.
Quando arrivai in piscina, Zayn e Ayla stavano amorevolmente giocando su una delle sdraio e lui si stava sforzando di distrarla perché non si concentrasse sulla fame.
-La mamma è qui, non temere.-dissi facendo scivolare via Ayla da sotto le braccia di Zayn, fingendo di averla salvata.
-Guastafeste.-sbuffò lui.-Ci stavamo divertendo qui...-lanciò un'occhiata complice alla piccola che rise mettendosi un dito in bocca. Abbassai la spallina del vestito e il triangolino del bikini, permettendo alla bambina di attaccarsi al seno.
-Questa cosa che le tue tette non sono più solo mie mi destabilizza...-sospirò Zayn. Mi sforzai di non ridere troppo per non disturbare la poppata, ma non dal dirgli che fosse un maniaco.
-Non ne avrò mai abbastanza di te, mi dispiace.-ammise coprendosi il sorriso con la mano.
-La cosa è reciproca, per tua fortuna.-gli feci l'occhiolino.
-Non vedo l'ora che arrivi la prossima settimana.-disse e il mio stomaco fece una capriola e si strozzò da solo.-Andrà bene, non temere.-mi assicurò come sapesse quali sensazioni avessi appena avvertito nelle mie viscere.

-Posso prendere Ayla, se vuoi.-mi disse Rita quando finimmo di mangiare.
-Che?-le chiesi, ancora distratta dal budino nel piatto.
-Si, insomma: posso tenere la bambina se tu e Zayn volete rilassarvi un po'.-mi sorrise cordialmente, era probabilmente l'unica sana in quella famiglia.
-Oh, sei un tesoro Rita, davvero, ma per ora dorme... Potremmo andarcene in piscina io e te, invece.-le proposi.-Appena ho finito questo.-indicai con la testa l'enorme quantità di budino al cioccolato. Lei annuì e salì a cambiarsi.
Mi strinsi leggermente a Zayn, chiedendogli cosa avrebbe fatto, visto che mi aveva consigliato lui stesso di passare un po' di tempo con mia cugina, solo io e lei.
-Niente, vorrei farmi un giro... Ho bisogno di stare un po' solo, fumarmi una sigaretta e riflettere.-disse infilandosi un cucchiaino in bocca e lasciandolo poi cadere sul piatto di ceramica.
-Riflettere su cosa?-
-Riflettere su tutto, su di noi.-
-Hai bisogno di riflettere su di noi? E cosa c'è che non ti è chiaro?-
-Rilassati bambolina, non ho ripensamenti: voglio solo essere la persona che meritate entrambe e ogni tanto ho bisogno di riorganizzare le mie priorità per esserlo.-sorrise e mi pizzicò la guancia.
-A me vai benissimo come sei.-mi strinsi nelle spalle.
-Lo so piccola, ma voglio essere migliore. Non rovinare i miei buoni propositi.-rise fregandomi la mano sulla testa ed io lo seguii.
-Elizabeth, mangia, che poi ti sciupi!-intervenne mia nonna spingendomi il piatto più vicino.
-Dovrei dimagrire a dir la verità.-ridacchiai imbarazzata ma tanto lei era già passata a fare la stessa predica a Zayn, che in effetti qualche chilo avrebbe dovuto prenderlo: con tutto lo stress di quegli ultimi mesi aveva perso parecchio peso e, anche se si stava riprendendo, mi sembrava pelle e ossa.
-Posso imboccarti se vuoi...-gli mormorai maliziosamente.
-Tu aspetta un paio d'ore.-sorrise finendo l'ultimo boccone di budino.

-Elizabeth, ti ho detto che non voglio fare la stronza.-mi disse mia zia Clarissa bloccando me e Rita mentre andavamo a stenderci in piscina. Quasi le scoppiai a ridere in faccia, sapevo che era nella sua indole ferire le persone.-Ma come hai potuto fare questo alla famiglia?-
-Di che diavolo parli Clarissa?-strattonai il braccio dalla sua presa.
-Abbiamo una reputazione, sai quanto sia importante il nostro rapporto con la Chiesa!-quasi urlò.
-Abbassa la voce, la bambina finalmente dorme e io vorrei approfittarne.-sibilai. Da una parte ero sollevata che Zayn non avesse assistito, dall'altra avrei voluto che fosse stato lì a spaccarle quelle labbra rifatte.
-Hai fatto sesso prima del matrimonio!-mi accusò con lo stesso tono con cui mi avrebbe rinfacciato di aver ucciso qualcuno.
-Penso sia piuttosto evidente.-risi amaramente, spostando lo sguardo su Ayla, che dormiva pacificamente nella carrozzina.
-È sbagliato! La Chiesa dice che si deve aspettare il matrimonio.-
-Siamo nel ventunesimo secolo, mio Dio! Non sarei andata a letto con il primo ragazzo che passava, non dovrei stare qui a spiegarlo a te ma ci tengo a metterlo in chiaro: non sono affatto quel tipo di ragazza, ma Zayn è speciale.-
-Ed è musulmano, Signore aiutaci. Volevi proprio trasgredire, eh?-
-Zia! Smettila.-inorridì Rita.
-Clarissa, non sai assolutamente nulla!-quasi urlai. Sentivo la gola bruciarmi e gli occhi inumidirsi.-Non si tratta di trasgredire! Si tratta di avere una famiglia! Per la prima volta dopo anni! Tu credi anche che per me sia stato facile fidarmi e che l'abbia data al primo che passava? È stato difficilissimo crederci, capisci? Dopo anni di menzogne e dolore, non potevo credere che lui davvero potesse farmi stare bene. È stato l'unico però a essere lì per me, dove non c'era Billy, dove non c'eravate voi e non c'era nessuno. Perché non riuscite ad essere felici per me?! Io sono qui perché voglio darvi una possibilità, perché tengo alla famiglia come a nient'altro e non voglio perdervi, ma voi non volete fare parte della mia vita perché semplicemente non potete accettare che sia felice.-
-Elizabeth, io...-provò a dire Rita.
-No.-la fermai posandole una mano sulla spalla.-Tu non c'entri niente, anzi voglio ringraziarti per essere così buona con me, nonostante sia stanti tempo che non ci vediamo sei sempre stata una sorella per me. Ma tu.-sospirai guardando Clarissa.-Io non ti voglio nella mia vita se non sarai in grado di accettare che si possa essere felici.-
Mi guardò sbuffando e si girò sui tacchi.


N/A: ragazze, voglio informarvi che mancano due capitoli, ma voglio anche dirvi che ufficialmente ho deciso di fare un sequel perché sono molto affezionata a questi personaggi, quindi vi chiedo di aggiungere alla biblioteca la storia o di seguirmi, così quando posterò (qui) un aggiornamento, lo saprete subito. Vi ringrazio tutte per il vostro supporto, lo apprezzo tanto! Se vi va, vi chiedo di passare dalla mia ff su Zayn, Paradiso all'improvviso, ve ne prego. Aggiorno appena raggiunti i 40 voti e i 15 commenti. Baci, Elisa xx.

Ti amo, stronzo. || Malik.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora