Capitolo 55.

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-Capitolo 55.-


-Elizabeth's POV.-

Lo guardai senza capire, ma mi fermai appoggiandomi alla ringhiera. Lui in un paio di falcate mi raggiunse.

-Elizabeth, è sicura di stare bene?-

-Oh, io... penso di si.-dissi dopo aver esistato qualche istante.

-Non ha una bella cera, mi permetta. Non che lei non sia bella, ci mancherebbe!-si affrettò ad aggiungere e io ridacchiai imbarazzata.-Posso accompagnarla al bar? Non vorrei proprio che svenisse mentre torna a casa.-si offrì gentilmente.

-Oh...-esclamai stupita.-Non è il caso, non vorrei scomodarla signor Peters.-

-Mi chiami James, la prego.-sorrise.-Venga, le dò un passaggio: vado anche io a fare colazione.-

Cedetti e il colonnello mi accompagnò alla sua auto, parcheggiata proprio al fondo della gradinata. Quando entrammo nella piccola caffetteria dove disse essere solito fare colazione, un dolcissimo profumo di pancakes e muffin ci avvolse. Lui mi sorrise, leggendomi nel pensiero.

-Allora, signorina Elizabeth, immagino non voglia parlare di Zayn...-mi disse versando il caffè nelle nostre tazze di latte fumante.

-Esattamente.-ammisi nascondendo un sorriso. Tagliai un quadratino da uno dei sei pancakes che una donna ci aveva portato su un piatto enorme e lo condii con un po' di sciroppo.

-Posso darti del tu fuori dalla caserma? Sei così giovane, quanti anni hai?-

-Oh... penso di si.-annuii arrossendo.-Ne ho da poco compiuti diciassette.-

-Davvero? Che piccolina.-rise intenerito.-Allora non puoi pagare tu la cauzione per Zayn.-

Il mio viso si fece cupo e lui si accorse di aver nominato di nuovo Zayn.

-Cazzo, mi dispiace.-si scusò mortificato.

-Non fa niente James: prima o poi dovrò superarla...-lo tranquillizzai dopo aver bevuto un sorso di caffèlatte.-E tu quanti anni hai?-chiesi per spostare il discorso sull'argomento da cui era partito.

-Ventisei.-

-E già sei tenente colonnello?-

-Si.-rise mostrando la dentatura perfetta.-Mio padre e mio nonno lo erano, io sono cresciuto così: ho fatto la scuola militare e a diciotto anni, appena diplomato, sono entrato in caserma. Ho fatto un'anno qui, poi sono andato a fare servizio sul campo in Ungheria, un anno e mezzo in Pakistan e ora sono ''tenente colonnello'' alla caserma di Chelsea da quasi tre anni.-

-Una carriera impegnativa.-risi distraendomi un po'.

-Quindi studi?-

-Si, vado alla DAMS.-

-Oh, un'artista!-ridacchiò ed io arrossii.-Sei piuttosto timida, non ti ci vedo come animale da palcoscenico...-

-Chi ha detto che sono timida?-

-E' da quando ci siamo presentati che non fai altro che arrossire.-

-Touché.-ammisi coprendomi la bocca.-E' che sei molto...-mi fermai per cercare il termine adatto.

Inquietante? Anche no. Attraente? Si, ma eviterei. Intimidatorio? Esagerato.

-Metti un po' in soggezione, ecco.-dissi infine. James scoppiò in una fragorosa risata che echeggiò in tutto il locale praticamente deserto, fatta eccezione per noi.

-Beh, scusami: non era mia intenzione spaventarti.-

-Non l'hai fatto!-

-Sicura?-

Ti amo, stronzo. || Malik.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora