Capitolo 61.

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-Capitolo 61.- 

-Elizabeth's POV.- 


-Elizabeth, Zayn mi ha scritto che lui e gli altri saranno qui entro mezz'ora, io vado.-disse mia madre affacciandosi alla porta della nostra stanza da letto.-Hai bisogno di qualcosa?- 

Le feci segno di stare in silenzio: Ayla si era appena addormentata.-No mamma, tranquilla. La bambina dorme e io adesso mi faccio una doccia. Vai pure, grazie ancora per esserci sempre.- 

Mia madre sorrise e si avvicinò per abbracciarmi:-Elizabeth, amore. Non devi ringraziarmi, sono pur sempre tua madre e la nonna di Ayla.- le ero invece eternamente grata per l'aiuto che mi stava dando ormai da una settimana. 

Appena mia madre uscì di casa mi infilai nella doccia, contenta di avere finalmente un po' di tempo per me prima di cena. Le nostre vite erano state totalmente stravolte dalla nascita di Ayla e la prima settimana con lei era stata davvero una cosa nuova e mentirei se dicessi che non ci impegnò moltissimo. Zayn era andato in studio di registrazione solo due volte rispetto alle quattro che si concedeva di solito. Ero molto felice che non ci fosse anche la scuola in mezzo ai piedi, ma sinceramente stavo riflettendo sulla possibilità di scegliere un corso di studi più veloce oppure sospenderli per un paio d'anni. L'acqua sembrava accarezzare la mia pelle come nessuno faceva da un po'. Complici lo stress, l'impegno che dava la cura di Ayla, la mia stanchezza e i ritmi particolari di Zayn era un bel po' che non ci prendevamo del tempo per noi, ma sinceramente ancora non me la sentivo. Speravo soltanto che la cosa non gli pesasse: sapevo che aveva paura di non essere un padre all'altezza e ancora non era pronto per restare solo con la bambina, quindi praticamente io non me ne separavo mai.Chiusi il rubinetto e uscii dal box della doccia. Mi guardai allo specchio e, ancora una volta, quasi non mi riconobbi. Per la prima volta da tanto mi vidi bella anche nel disastro che ero consapevole di essere: gli occhi erano segnati dalle occhiaie violacee, ma le coprii con un po' di correttore e subito notai la luce che mi illuminava le iridi castane. Forse era l'amore. Forse era anche merito del mascara che mi misi sentendo di nuovo, dopo una settimana di menefreghismo totale, il desiderio di essere bella per il mio uomo. Avevo il viso più scavato, forse perchè il mostriciattolo mi prosciugava con le sue esigenze da lattante, ma ciò nonostante le mie guance erano rosee e paffute come molti mesi prima. I capelli bagnati, di nuovo fin troppo lunghi, mi ricadevano sulle spalle e la tinta scura aveva spento i loro riflessi ma Zayn diceva che quella tonalità stava bene con i miei colori. Li asciugai un poco, lasciandoli morbidi a incorniciare il viso, indossai un vestito sbarazzino e tornai in camera. 

Quando entrai nella stanza Ayla emise un rumore, così mi avvicinai alla culla, posta proprio di fronte al grande letto matrimoniale. Mi chinai su di lei e le sfiorai il minuscolo nasino con il mio. La bambina lo arricciò e si portò i pugnetti al viso, mettendosi poi il piccolo pollice in bocca. Sorrisi a quell'immagine idilliaca e le baciai la fronte, sperando in cuor mio che non si svegliasse. Sentii il rumore delle macchine dei nostri amici giù in strada e pregai che Zayn si ricordasse di dir loro di non suonare il campanello, o avrei passato la serata con la bambina al collo. Scesi le scale di corsa e fu bello sentire il materiale della moquette sotto i piedi nudi. L'ansia prese come di consuetudine il sopravvento su di me: anche se li conoscevo da quasi un anno ormai, non vedevo da un sacco i nostri amici. Sopratutto Harry.Sentii la chiave girare nella toppa e, senza sapere bene cosa fare, mi scostai i capelli su una spalla e volteggiai fino all'ingresso. 

-Uh, uh! Eccola qui...- disse Louis, il primo ad entrare. Mi sorrise ampiamente e prese la mia mano per farmi fare una piroetta.-Come stai stupenda?-

 -Lou.-risi coprendomi la bocca con l'altra mano.-Tutto questo affetto non ti si addice.-lo baciai su entrambe le guance e dopo di lui entrarono Liam e Sophia. 

Ti amo, stronzo. || Malik.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora