Capitolo 60.

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-Capitolo 60.-

-Zayn's POV.-

-Zayn?-mi chiamò una voce ormai quasi famigliare.

-Mm?-mormorai drizzandomi subito sulla fredda sedia verde della sala d'attesa.

-Stanno portando la piccola da Elizabeth.-mi sorrise l'ostetrica con la quale avevamo condiviso probabilmente i momenti più emozionanti delle nostre esistenze. Il cuore a quelle parole mi sobbalzò nel petto. Appena la bambina era nata Elizabeth si era messa a piangere più di quanto avesse fatto nelle ultime ore ma mi aveva rassicurato che fosse di gioia, le avevano posato la bambina, o meglio quel piccolo fagottino violaceo e imbrattato di non so nemmeno cosa, fra le sue braccia qualche istante e io nemmeno ero riuscito a guardarla. Non riuscivo davvero a realizzare che quella cosina che a stento arrivava ai cinquanta centimetri fosse davvero mia, nostra, figlia. Gli occhi velati mi avevano a stento permesso di godermi quei pochi momenti in cui le avevano concesso di abbracciare la sua bambina prima di portarla via per accertamenti e prime cure.

Svegliarmi dopo essere stato quasi costretto ad appisolarmi sulla poltrona verde della sala d'aspetto mi aprì finalmente gli occhi sulla nostra nuova realtà. Seguii la donna nella stanza di Elizabeth e lei ci lasciò lì dicendo che la piccola ci avrebbe raggiunto a breve. Il cuore mi batteva come ad una dannata ragazzina, forse -sicuramente-molto di più.

-Hei...-mormorò Elizabeth alzandosi a sedere nel letto enorme. Aveva il viso stanco e segnato, ma sorrideva irradiando una luce mai vista prima.

-Bambolina.-le sorrisi avvicinandomi.

-E' tutto così... diverso da come mi aspettavo.-disse precedendomi. Mi sedetti accanto al suo letto e le presi la mano.

-C'è mai stato qualcosa fra noi che non lo fosse?-risi guardando i suoi occhi stanchi e lucidi.

-Effettivamente no.-ammise sorridendo e i capelli le caddero sugli occhi, così potei accarezzarle il viso con la scusa di scostarglieli.

-Stai bene?-mi chiese.

-Io non sono mai stato meglio, lo sai che mi basta averti accanto. E tu? Tu come stai?-

-Sto bene. Finalmente per la prima volta da tanto, sto bene. Sembra stupido perchè ho un male tremendo alle gambe, alla pancia e all'inguine, mi sento spezzata, una vecchia...-rise e la imitai.-Ma sto bene perchè ho te e perchè finalmente per qualcuno sarò solo me. Senza gli errori che ho fatto, i miei casini e le mie paranoie. Solo io ed è fantastico.-

-Elizabeth, tu lo sei sempre stata.- la baciai sulla fronte.-Prendilo come un nuovo inizio: io, te e la bambina. Niente Amber Lee, niente Perrie, niente Billy, niente Peters, niente. Voglio darti quello di cui hai bisogno, essere il padre che serve alla bambina e nient'altro. Voi siete la mia famiglia, siete esseri speciali e io voglio esserci per voi, per te e per mia figlia.-

-Non ho dubbi che questo sarà l'inizio del capitolo più bello di questo libro.-mi sorrise stringendomi la mano nella sua.-Ma non voglio cancellare quelli indietro solo perchè ci sono stati momenti bui, tristi e dolorosi. Fanno parte della nostra storia, come ne fa parte tutto il bene e l'amore che mi dai, tutto l'orgoglio che provo ad essere tua e tutta la felicità che sento nell'essere la mamma di tua figlia.-

-E' per questo che ti amo, Elizabeth Minelli.-

-Sà molto di libro alla John Green, ''Zayn Malik''.-mi prese in giro mimando le virgolette sul mio nome.

-Insomma! Sei ossessionata da quell'uomo, sto diventando geloso, forse dovrei fotterti proprio adesso, qui su questo letto, giusto per ribadire chi è il tuo uomo... Ma sei tutta spezzata, vero?-la presi in giro a mia volta chinandomi sul letto per baciarle il collo.

Ti amo, stronzo. || Malik.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora