Capitolo 7.

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-Capitolo 7.-

''Ancora?'' domandai a me stessa fissando stanca la campanella che suonava. La mia vita sembrava essere tutta una campanella: appena due ore dopo l’ultima del secondo giorno di scuola, ecco quella che annunciava l’inizio del mio turno da Nando’s.

La radio trasmetteva una delle canzoni che più mi piacevano, Chandelier, e mentre servivo i clienti iniziai a ballonzolare allegra.

Stavo appunto servendo una cola a una ragazza quando la porta si spalancò. Dopo l’iniziale shock per l’ondata di aria congelata che mi travolse, mi resi conto che erano entrati due ragazzi che conoscevo: Louis Tomlinson e Zayn Malik.
Tutte le ragazze nel locale si votarono a guardarli a bocca aperta e mi stupii che non stessero sbavando sui tavoli.
''Che morte di cazzo.'' pensai allibita.

Louis mi si avvicinò sorridente, con quel suo fascino eterno, e mi baciò su entrambe le guance.

Zayn fece lo stesso, con mio rammarico e poi mi sussurrò un languido:-Hey bambolina.-

La ragazza a cui avevo appena servito la cola fece cadere il bicchiere che mi si rovesciò completamente addosso. Forse non lo aveva fatto apposta, forse era solo un’imbranata cronica, o forse voleva farmi fare una figura di merda e attirare l’attenzione dei due ragazzi. Non lo so, ma l'avrei uccisa con le mie mani.
Purtroppo non ebbi nemmeno il tempo di incazzarmi con la ''poverina'' per avermi rovinato la t-shirt che Zayn mi trascinò nel bagno del locale e Louis chiamò qualcuno a pulire il disastro.


-Che cazzo vuoi Malik?- gli urlai contro mentre mi spingeva nel bagno.
-Calmati Elizabeth.- mi disse lui stranamente gentile.-Eri incazzata, bagnata e agitata: avresti potuto uccidere quella ragazza.-
-Era esattamente quello che volevo fare!-

-Ecco, vedi? Sei sempre così violenta...-ridacchiò.-Ora pulisci quella maglietta.-
-Cazzo! Ma perché fate questo effetto alle ragazze? Se voi non foste entrati, quella morta di cazzo non avrebbe inzuppato la mia maglietta preferita nella cola!-
-Dai, calmati bambolina!- disse appoggiandosi al lavandino.
-Tu chiamami ancora così e ti giuro che ti castro.-sbuffai fregando con un tovagliolino sulla macchia.
-Lasciami provare...- sospirò lui bagnando un nuovo tovagliolo e tendendo la stoffa della mia t-shirt verso di se. Alzai lo sguardo per ribattere ma mi imbattei nei suoi profondi occhi castani.
-Tanto è da buttare...- piagnucolai. Poi, in preda a un raptus di follia, mi sfilai la maglia e rimasi in reggiseno davanti a lui che mi fissò a bocca aperta.
-Ehm…mi stai facendo venire strani pensieri Eli…-
-Quella troia ha rovinato la mia maglia! -non sentii nemmeno quello che disse: quando mi incazzo non ragiono più.
-No davvero, mettiti quella fottuta maglietta… sennò ti scopo qui.-
-Ma era un regalo di mia mamma!-di nuovo non ascoltai. Lui mi scosse violentemente.
-Ti senti bene? Che cazzo stai facendo?-gli urlai irritata.
-Pensi di uscire di qui in reggiseno?- solo allora mi accorsi di essere mezza nuda.
-Ti crea dei problemi Malik?-
-A me? No, assolutamente, ma sai cosa penserebbero tutti…-
-Sinceramente no. Cosa dovrebbero pensare scusa?-
-Io, te, bagno, niente maglietta. Ho capito che a te non farebbe piacere se la gente pensasse che noi abbiamo…ecco... ehm...scopato.- farfugliò stranamente imbarazzato.
-Ho capito. Ora starò chiusa nel cesso per il resto della mia vita, grazie.-
-Tieni, metti la mia felpa.-mi disse sfilandosi la felpa dalla testa.
-No, non posso accettare.- sarebbe stato troppo da troia.
-Si che puoi. Non voglio che ti ammali…-sospirò appoggiando le sue mani sulla mia schiena nuda. A quell’inaspettato contatto sussultai e lui sorrise compiaciuto.
-Andiamo… so che effetto ti faccio. Almeno fisicamente.-
-No scemo. È che sei freddo.-ribadii infilandomi la sua felpa blu.
-Certo…-mormorò lui poco convinto.
-Ah, comunque mi piace la canzone che avete cantato a scuola.-
-Grazie! Modestamente lo so, siamo bravissimi.-
-Il solito modesto eh Zayn?-
-Sbaglio o mi hai chiamato Zayn?-
-Sbagli, Malik.- gli risposi sorridente.

Ti amo, stronzo. || Malik.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora