Capitolo 54.

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-Capitolo 54.-


-Elizabeth's POV.-

-Cosa?-balbettai.-Con chi parlo?-

-Sono il tenente colonnello Peters, la chiamo dalla centrale di polizia di Chelsea. Posso chiederle di identificarsi?-il cuore mi sobbalzo contro la gabbia toracica. Respirai profondamente per provare a restare lucida e distante, poi risposi.

-Sono Elizabeth Minelli.-

-Che tipo di rapporto ha con il signor Malik? Mi scuso per l'ora e per le domande, ma nel telefono di Malik abbiamo trovato solo il suo numero fra le chiamate effettuate.-

Mi sentii terribilmente in colpa per aver silenziato le chiamate da parte di Zayn. Che cazzo aveva fatto? Stava bene?

Non ero sicura di quale fosse effettivamente il mio rapporto con Zayn, ma provai ugualmente a rispondere al colonnello Peters.

-Sono...-feci una pausa e cambiai il verbo.-Ero la sua ragazza.-

-Posso chiederle di raggiungerci in centrale quanto prima?-

-Si, arrivo.-

Non sapevo esattamente perchè lo stessi facendo: non avevo nemmeno la patente, non sapevo come arrivare alla centrale e non sapevo nemmeno dove fosse, ma in qualche modo mi sarei arrangiata. Inizialmente pensai di chiamare Harry e farmi dare un passaggio, ma poi realizzai che erano le quattro e mezzo del mattino e lui e Zayn avevano quasi fatto a botte nel pomeriggio. Mi infilai un paio di jeans e una vecchia t-shirt, allacciai le scarpe ed uscii. Avevo con me a malapena dieci sterline, le chiavi e il telefono, non sapevo dove dovessi andare, ma iniziai a camminare verso il centro del quartiere. Mi strinsi nella giacca di pelle: faceva piuttosto freddo, nonostante ormai fossi abituata alla totale assenza di calore nel mio corpo. Entrai in un piccolo supermarket, quello dove conobbi Harry quasi un anno prima, e chiesi alla commessa dove fosse la centrale.

-Devi continuare lungo la via fino a quando non vedi la biblioteca, poi giri a destra due volte e segui la strada fino al fondo. E' un po' lunghetta da fare a piedi.-mi disse la donna con un sorriso dispiaciuto.-Stai bene piccina? E' successo qualcosa?-

-Oh, si, sto bene...-mi affrettai ad assicurare.-Grazie dell'aiuto.-aggiunsi uscendo.




-Zayn's POV.-


-Non dovevate chiamarla.-sospirai infilandomi le mani fra i capelli.-Non dovrei starle ancora tra i piedi.-

Il colonnello mise giù la chiamata e si rivolse a me.

-Viene.-

-Viene?-

-Sì e, da uomo a uomo, non ti saresti dovuto far scappare una donna che nel cuore della notte si alza per andare alla polizia dopo che hai fatto il coglione e hai sfrantumato la macchina...-sussurrò abbassandosi. Mi fece l'occhiolino e uscì dalla cella dove mi avevano piazzato.

-Si, già so di essere un grandissimo coglione, grazie.-risposi più a me che a lui quando se ne fu andato. Non sapevo davvero cosa avrei detto quando mi sarei trovato davanti Elizabeth. Insomma dopo tutto quello che le avevo già detto al pomeriggio, dopo che le avevo giurato che avrei messo la testa a posto... Mi fregai le mani sulla faccia stanca.

-Sono pronti i suoi esami.-mi avvisò l'uomo, accompagnato da una giovane dottoressa dai capelli rossi che subito mi sorrise. Non la degnai di mezzo sguardo e mi rivolsi solo al comandante con un lieve cenno del capo.

Ti amo, stronzo. || Malik.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora