Capitolo 57.

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-Capitolo 57.-



-Zayn's POV.-


Il cinema quel sabato sera era incredibilmente vuoto, un po' come il mio cuore da una settimana a quella parte ormai. Aspettai che quel fottuto bastardo di Peters pagasse e mi precipitai praticamente alla cassa chiedendo al cassiere che film avessero scelto quei due. The Wolf of Wall Street chiaramente: Elizabeth aveva parlato di Di Caprio. Trascinai letteralmente Sydney nella sala, avendo prima temporeggiato comprando pop corn e stronzate simili nell'attesa che il film iniziasse e le luci si fossero spente. Seguii a malapena i trailer e forse i primi dieci minuti della proiezione, puntando comunque lo sguardo più su Elizabeth che sullo schermo. Non resistetti più e chiesi a Sydney il suo cellulare, con la scusa che il mio era scarico. Lei ritirò bruscamente la mano dal mio ginocchio per infilarla in tasca a prendere l'iPhone. Digitai il numero di Elizabeth nello spazio del mittente dei messaggi e scrissi nervosamente le poche parole:


''Vai al bagno delle donne al primo piano. Non fare domande, non parlare del messaggio e cancellalo. Ti puoi fidare.''


Sperai con tutto il cuore che lo facesse e mi alzai per poterla precedere, ma Sydney mi bloccò.

-Ho capito cosa stai facendo Zayn.-la guardai titubante.

-Ho visto quella donna, Elizabeth e ho visto Peters... Sinceramente hai tutta la mia comprensione, farei la stessa cosa.-disse togliendomi un enorme macigno dallo stomaco.

-Grazie Sydney.-le dissi con un filo di voce vedendo Elizabeth uscire dalla sala. Sydney annuì e io mi catapultai fuori dalla sala. Raggiunsi le toilettes con il fiatone ed Elizabeth era già lì. Strabuzzò gli occhi quando mi vide arrivare di corsa.

-Tu?-sussurrò sbigottita.

-Elizabeth, ti prego. Devo parlarti.-le dissi avvicinandomi, ma lei posò le sue mani delicate sul mio petto.

-Zayn...-sussurrò scuotendo la testa, lo sguardo basso.-Non posso.-

-E' per Peters?-dissi trattenendomi dallo sbuffare.

-Come...-iniziò a dire confusa.

-Come lo so?-chiesi avvicinandomi di nuovo, bloccando i suoi polsi sottili nella presa delle mie mani.-Pensi che non vi abbia visto? Pensi che non mi abbia perforato il cuore, o quel che ne resta, vedervi baciarvi, vederlo stringerti la mano, farti ridere, portarti da bere in quel locale di merda?-

Accennò un minimo sorriso all'aggettivo che usai per quel postaccio da cui sapevo che aveva voluto fuggire.

-Non pensi che dovrei essere io al suo posto? Tutti parlano di questo nuovo ragazzo, i pettegolezzi mi invadono il cervello, non ce la faccio.-

-Si tratta solo della tua apparenza da duro rovinata?-disse urtata, tentando di divincolarsi. Avanzai costringendola ad arretrare finchè non si appoggiò al muro grigio. Scossi la testa.

-No, ovviamente no, ma sai che dovrei essere io a baciarti e stringerti fra le mie mani.-

-Non è colpa mia se hai sempre avuto qualcun'altro con cui farlo, Zayn...-potevo vedere la sua ferita aprirsi e bruciare come a contatto con qualcosa di freddo.

-No Elizabeth...-sussurrai poggiando il mio corpo al suo.-Come hai fatto a dimenticare tutto quello che eravamo? Tutti i piani che avevamo?-

Lei girò il viso e non trattenne una lacrima che le rigò le guancie rosate scivolandole sulle labbra.

Ti amo, stronzo. || Malik.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora