-Capitolo 67: Epilogo.--Elizabeth's POV.-
Fissai la mia immagine nello specchio: non ero proprio la tipica sposa, ma non mi interessava.
Quella mattina, quando mi ero recata nel salone di trucco che Rita mi aveva tanto consigliato con tanto calore, non avevo lasciato che mi lavassero i capelli, sapendo quando Zayn amasse la loro consistenza dopo aver fatto l'amore. Non erano proprio male, anche a me piacevano in fin dei conti. Un'elegante signora che aveva detto essere la proprietaria del salone, me li aveva personalmente resi semplicemente più lucenti e setosi con un olio profumato e ne aveva arricciato le estremità, poi me li aveva raccolti, come avevo chiesto, in una semplice coda alta.
Avevo solo un velo di fondotinta sul viso quando sentii una risata che conoscevo bene: mi voltai di scatto, ringraziando che quella donna non mi stesse mettendo il mascara, e vidi immediatamente Bella e Tess.
-Elizabeth!-esclamarono in coro quando mi girai. Sorrisi incapace di parlare dalla quantità di emozioni che avevo in corpo. Entrambe mi abbracciarono visibilmente eccitate.
-Oh mio Dio! I tuoi capelli!-commentò subito Tess.
-Che hanno che non va? Li adoro.-sorrise Bella appoggiandomi una mano sulla spalla nuda.
-Sono solo strani: mai vista una sposa così. Sembra... che tu abbia appena finito di fare sesso con qualcuno, ecco.-abbassò la voce acuta di qualche tono. La guardai e non riuscii a trattenermi dal scoppiare a riderle in faccia.
-Che c'è!?-sbuffò, ma quando vide che anche Bella rideva piegata in due, inorridì.-No! Non dirmi che è davvero così!-strabuzzò gli occhi castani.
-Allora non te lo dico.-soffocai una risata e sorpresi l'estetista a fare lo stesso.
-Che schifo, mio Dio! Non posso pensare che sposi seriamente mio fratello.-commentò qualche minuto dopo, mentre la ragazza sfumava il mio ombretto. Mi sforzai con tutte le mie forze di non ridere per evitare di muovermi come una pazza, così le mostrai il dito medio.
Bella scoppiò a ridere e la immaginai scostarsi i capelli biondi, a cui aveva dato un taglio netto, dal viso già perfettamente truccato.
-Ma andiamo, per me è inconcepibile! Dovresti capirlo.-sbuffò invece rassegnata Tess buttandosi su una poltroncina bianca.-Sappi che tu dopo trucchi anche me.-disse guardando l'estetista che però, fortunatamente, non capì il suo marcato accento inglese. Alzai mentalmente gli occhi al cielo e riferii il messaggio.-E' normale che io sia così nervosa?-chiesi con voce tremante da dietro al separé che mi avevano dato per vestirmi. Ero su un dannato piedistallo e la mia testa spuntava dall'altro lato: non avrei voluto essere vestita da qualcun'altro come una specie di Barbie, ma mia madre aveva tanto insistito, anche se adesso era praticamente scappata fuori dal salone gridando cose come ''Oddio, la mia piccina.''. Madri.
-Io penso di si.-rise Bella dall'altro lato.-Dai, muoviti!-
-Si, non vedo l'ora di vedere questo vestito!-le diede corda l'altra.
-Insomma sono io l'oggetto della vostra curiosità.-ironizzai fingendomi offesa. Sentirle blaterare delle scuse per farsi perdonare per qualcosa che avevo benissimo capito non essere un commento negativo mi fece sbellicare dalle risate. Rischiai anche che si rompesse il tacco delle scarpe troppo alte. Quando, barcollando, scesi dal piedistallo e superai il separé comparendo davanti alle mie migliori amiche e a mia madre, immediatamente la loro espressione mi fece attorcigliare il cuore ai polmoni.
-Dio, Elizabeth!-mia madre si portò le mani smaltate sulla bocca spalancata. Potevo notare anche da quella distanza le lacrime di commozione che le velavano lo sguardo. Successe lo stesso ai miei occhi e ringraziai che mi avessero messo il mascara waterproof.
Non riuscivo a credere all'enorme mole di cose che mi erano successe nell'ultimo anno: ero passata dall'essere una ragazzina abbandonata dal padre e semi-depressa all'essere madre e moglie. Avevo rischiato di morire, avevo partecipato ad un inseguimento in auto, avevo trovato amici insostituibili e un posto dove sentirmi a casa.
Mia madre doveva star pensando le stesse cose perchè mi strinse a se con un'insolita forza.
-La mia bambina, non posso credere che sia arrivato questo giorno.-sentii le sue lacrime cadermi sulle spalle nude.-Sono tanto fiera di te, Elizabeth.-
-Mamma...-
-Non sono pronta a lasciarti andare.-confessò senza smettere di stringermi al suo petto come faceva quando, da piccola, mi svegliavo nel cuore della notte in un bagno di sudore.
-Non devi lasciarmi andare, mamma.-la guardai negli occhi. Quegli occhi che avevano saputo ascoltarmi, rimproverarmi e consigliarmi sempre con la stessa attenzione con la quale mi fissavano ora.-Non vado da nessuna parte. Non potrei mai.-le sorrisi.
-Devi farti la tua vita piccola, inizia oggi.-
-Oh no...-sorrisi scuotendo la testa.-La mia nuova vita è iniziata quando è nata Ayla e non potrei esserne più soddisfatta, ma tu, e voi,-dissi girandomi verso Bella e Tess.-ne fate e farete sempre parte.-
Mia madre mi stampò un bacio sulla guancia e staccò il braccio dai miei fianchi.
-Venite qua.-disse sorridendo alle mie amiche e loro si unirono al nostro abbraccio.
In quel momento la porta del salone si aprì tintinnando, ma nessuna di noi si voltò per vedere chi fosse entrato.
-Ma che bel quadretto.-commentò allegra una voce che conoscevo bene.
-Harry!-mi staccai di scatto, girandomi altrettanto velocemente nella sua direzione.
La sua visione fu come quella di un angelo: i capelli scompigliati ad arte, gli occhiali scuri che creavano un alone di mistero, la camicia bianca estremamente semplice, infilata nell'ennesimo jeans strappato sul ginocchio e gli immancabili stivaletti marroni.
Adorai che fosse lo stesso di sempre. Sorrisi e mi precipitai da lui, inciampando quasi nella lunga gonna.
Harry sorrise e due splendide fossette comparsero ai lati della sua bocca, aprì le braccia e mi strinse, sollevandomi quasi.
-Sei alta quasi quanto me, Dio!-rise rimettendomi giù.
-Devi proprio infierire?-sbuffò Louis al suo fianco. Notai solo allora che aveva in braccio Ayla.
-Amore di mamma!-squittii prendendola dalle sue braccia. Ayla sorrise tirando fuori la lingua in un modo che mi ricordò terribilmente Zayn.
-Hey Louis, come stai? Che carino a tenere in braccio quella piccola peste col pannolino pieno di merda.-sbuffò Louis. Harry scoppiò a ridere posandogli il braccio sulle spalle e lui sembrò ancora più piccolo, nonostante il look elegante ed i capelli laccati.
-Scusami!-lo spinsi dopo aver passato la ''piccola peste col pannolino pieno di merda'' a mia madre. Lui mi abbracciò finendo con la faccia praticamente nella mia scollatura e Harry si piegò sulle ginocchia dalle risate. Louis era rosso come un pomodoro e si ricompose subito, ma quando Harry gli rivolse uno sguardo dolce sembrò dimenticare qualsiasi altra cosa. Il suo braccio si posizionò poco sotto quello ben più lungo di Harry, sempre sulla sua schiena.
-Come stai?-Harry spostò gli occhi verdi su di me. Sospirai sbattendo lentamente le palpebre, lui sorrise.
-È normale che sia tanto agitata?-mi morsi il labbro grattandomi la testa.
-Credo sia del tutto comprensibile.-bonfochiò Louis alzando gli occhi verso Harry.
-Ti capisco.-rispose lui.
-Non penso sia possibile!-ridacchiai.
-Oh invece.. Ci sposiamo.-disse con la sua voce bassa e calma.
-Aspetta, che cosa?!-
-Non ora ovviamente, ma gli ho fatto la proposta eh... Sai...-aggiunse Louis sorridendo entusiasta.
-No aspettate: non potete dirmi queste cose così... All'improvviso. Aiuto!-iniziai a battere le mani come una demente.-Louis! Sono così contenta che tu l'abbia fatto! So dei problemi che avete avuto e sono davvero emozionata ragazzi, mamma mia!-mi sventolai le mani davanti agli occhi che già sentivo inumidirsi.
-Oh! Non piangere, piccina.-rise Harry abbracciandomi. Respirai il suo profumo fresco, inspirando a pieni polmoni.
-Troppe emozioni in una volta sola.-ridacchiai appoggiata alla sua spalla. Louis, da dietro di lui, mi strizzò l'occhio, complice.
Non riuscivo a credere che lo avesse fatto davvero: Zayn doveva avergli detto quanto Harry tenesse a quella relazione, a quanto fosse disposto a dare per lui. Se lo meritavano entrambi.
-Elizabeth, dobbiamo andare, è ora.-la voce allegra di Tess mi distrasse dal momento e mi staccai da Harry. Tess e Bella erano dall'altro lato del salone e indossavano entrambe il vestito arancione che avevo scelto per le damigelle, nei capelli avevano dei fiori dello stesso colore ed un bouquet in mano. Annuii e le seguii.
-Louis, faresti meglio ad andare con Mandy da Zayn. Liam e Niall sono già là.-urlò Bella scuotendo il caschetto biondo.-Harry, muoviti.-sbuffò.
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Ti amo, stronzo. || Malik.
FanfictionLa vita di Elizabeth è destinata a cambiare dal momento del suo incontro con Zayn Malik, il suo compagno d'infanzia. Sarà pronta Elizabeth a perdonare tutti i suoi errori? Varrà la pena di soffrire per lui, proprio lei che è abituata a far soffrire?