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Allison

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Allison

Non saprei come descrivere me stessa in verità. Non sono una ragazza con una vita molto movimentata, ma è abbastanza tranquilla e molto impegnativa.

Ogni giorno cerco di dare il massimo agli esami, e per questo rimango più a casa che uscire con i miei amici a divertirmi.
Tante volte mi hanno chiesto di allontanarmi dallo studio e di pensare a divertirmi più spesso. Forse hanno ragione, ma fra esattamente una settimana ho un esame molto importante e per questo sono rinchiusa in casa da ben quattro giorni a tartassarmi di studio.

Ho voluto scegliere una facoltà che non avrei mai e dico mai immaginato di scegliere.

Ovvero la facoltà di lingue.

I miei genitori appena hanno saputo della mia scelta, sono rimasti contenti ma allo stesso tempo un po' perplessi.
Bhe come non capirli, io ero una frana in lingue, ma adesso come adesso non la penso in questo modo.

A diciotto anni ho voluto andare a vivere da sola per essere indipendente e soprattutto per avere i miei spazzi di privacy. Fortunatamente grazie a Natalie, ho trovato casa vicino all'università e devo dire che non è niente male.

"Dio mio gli occhi" Sbuffo chiudendoli per il bruciore. Devo finire un compito che dovrò portare la settimana prossima e per questo da questa mattina sono appiccicata al computer.

Guardo l'ora e sgrano gli occhi appena realizzo che sono le sette di sera. "Diamine di già?" Mi lamento.

Mi alzo con un leggero mal di testa prendendo poi il mio cellulare per vedere se Tyler mi ha chiamato. E infatti appena lo accendo noto sette chiamate perse , l'ultima risale esattamente dieci minuti fa.

Poi però sento il campanello di casa mia suonare facendomi sussultare.

E ora chi è?

"Allison White apri questa cazzo di porta!"

O no.
Questo è proprio Tyler.

Continua a bussare finché non gli apro guardandolo infastidita. " Dio Tyler ma vuoi stare calmo diamine?" Mi lamento controllando che per il corridoio non ci sia la vicina di casa.

Di solito ogni volta che Tyler fa questa scenata, lei esce e ci sgrida per il baccano, ma fortunatamente non c'è.
" Non dirmi che sei stata tutto il giorno davanti ai libri perché te li brucio" Dice entrando mettendosi comodo sul divano.

Alzo gli occhi al cielo. "Bhe io ci tengo ad avere una media decente, mentre tu neanche ti ci impegni" Mi siedo vicino a lui chiudendo subito dopo gli occhi stanchi.

"Amica mia lo sai che ti voglio bene ma non puoi stare ventiquattro ore su ventiquattro davanti a quei cosi. E non lo dico solo io ma anche i tuoi genitori e i professori. Lo vedono quanto ti impegni e sono molto fieri, ma non per questo ti devi ammattire"

Ha ragione ma questo è un esame importante e sarebbe l'ultimo e il mese di gennaio poi lo passerei libera, senza avere l'ansia.

"Senti visto che è quasi ora di cena, ordiniamo qualcosa mentre guardiamo la tv che dici?" Domanda il mio migliore amico. Annuisco semplicemente.

Dopo aver ordinato due pizze e due coca cole, Tyler mi inizia a parlare senza fermarsi per un attimo.

"Ci credi? Io no!" Saltella sul posto facendomi ridacchiare.
"Tyler calmati e spiegati meglio non ti sto capendo"
Ferma i suoi piccoli balzetti sul divano e poi fa un bel respiro.
"Ma Allison ci sei o no? Tutti da questa mattina ne stanno parlando!" Esclama mentre io aggrotto le sopracciglia non capendo bene.

" Viene nella nostra università Aron Morgan ! Capisci che bello!" Allunga tutte e due le mani posandole sulle mie spalle scuotendomi euforico.

" Diamine fra un po' vomito cazzo!"

" E poi scusa chi è questo tizio?" Si ferma di botto urlando come un matto. Mi alzo di scatto e mi butto su di lui tappandogli quella bocca maledetta.

"Tyler cazzo! C'è la mia vicina che mi fa il culo se continui a fare rumore!" Dico irritata. Lui annuisce e poi mi guarda storto.

"Come chi è? Non conosci Aaron Morgan? Il pugile più famoso e sexy di tutto il mondo?" Domanda incredulo mettendosi una mano davanti la bocca, come se avessi detto chi sa che.

"Tyler non seguo quei programmi che si ammazzano fra di loro lo sai" Mi giustifico allontanandomi da lui. Sto per prendere il telecomando ma Tyler puntualmente me lo strappa da sotto agli occhi.

"Ecco qui!" Accende la tv e mette un canale. " Mmm...stanno ancora facendo la pubblicità eppure doveva iniziare alle sette e mezza" Fa il broncio sbuffando.

Il campanello suona.

"Le pizze!" Esclama correndo verso la porta eccitato.

Dio mio ma quante volte gli dovrò dire di non urlare cavolo.

"Ecco qui le pizze più buone di New York" Entra nel salone con due cartoni di pizza belle calde. Le mette sul tavolino davanti al divano e alla televisione. " Finalmente!" Guardo la tv e alzo gli occhi al cielo sbuffando. "Ma non puoi cambiare canale? Non mi va di vedere questo schifo" Mi lamento allungando la mano verso il telecomando.

"Aspetta un attimo. Ti voglio far vedere Aron e poi lo leviamo, te lo prometto" Dice con quei due occhi giganti e cuccioloni.

" Va bene basta che poi lo levi"

Annuisce contento, e così ci mettiamo comodi sul divano e cominciamo a guardare la tv.
Dopo qualche minuto di pubblicità il programma compare, facendo vedere subito il ring e quelle tante persone ammassate che gridava eccitata.

Ad un certo punto inquadrano un uomo che prende il microfono e annuncia il pugile. Quando lo inquadrano la musica e le persone gridano come se hanno visto qualcosa di magnifico. Fiero e con un sorriso raggiante sale nel ring.

Dopo un po' annuncia il secondo pugile e quando grida il nome " Diamo il benvenuto ad Aaron Morgan!" Grida il suo nome con enfasi ed emozione, mentre la gente si alza in piedi applaudendo, saltando per vederlo arrivare.

" Si eccolo!" Esclama Tyler con gli occhi brillanti. Alzo gli occhi al cielo per la sua esagerata reazione.

Le telecamere puntano sulla sagoma che nel buio si muove fino ad arrivare sotto i riflettori e le urla della gente eccitata. Indossa l'accapotoglio e il cappuccio copre il sui viso, facendo vedere solo le labbra carnose.

Entra a passo spedito e sicuro di se , fino ad arrivare davanti al pugile avversario. Quando il suo allenatore gli toglie l'accapotoglio rimango incantata.

"Tyler ma questo io lo conosco" Dico avvicinandomi alla tv cercando di capire dove l'ho visto. "E chi non lo conosce" sputa sarcastico.

"No no Tyler io l'ho già visto, forse tempo fa" Dico certa.

I suoi occhi e il suo sguardo mi ricordano qualcosa. Il parco, la scuola, il ragazzino.

" No è impossibile" Dico scuotendo la testa pensando a quell'assurdità.

Fino all'ultimo secondo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora