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Dopo esserci persi nelle nostre lacrime per ben cinque minuti belli e buoni, da avere gli occhi che bruciano, ci siamo diretti nel bar Fly, dove abbiamo parlato per quasi tre ore intere senza mai smettere

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Dopo esserci persi nelle nostre lacrime per ben cinque minuti belli e buoni, da avere gli occhi che bruciano, ci siamo diretti nel bar Fly, dove abbiamo parlato per quasi tre ore intere senza mai smettere. La cosa che più mi rasserena e mi mi rende felice, è che in qualche modo è come se fossimo sempre rimasti insieme.

Io e lui ci siamo sempre sentiti per telefono o in videochiamata, e tutte le sere ci vediamo una serie che a noi ci fa letteralmente impazzire.

Ovvero The vampirie diares.

Quella serie è come una droga per noi. Ce la siamo vista per ben quattro volte di fila.

Poi oltre a questo, durante i suoi racconti di box e sul suo successo in California e su quanto è migliorato, ha confessato di essersi fidanzato, lasciandomi di stucco.
Questa ragazza dalla quale non vuole dirmi il nome per dispetto, è più piccola di lui di due anni.

"Dai dimmi il nome!" Mi lamento sbuffando come una bambina. Kevin invece di accontentarmi mi fa la linguaccia divertito. "Sei uno stronzo".
"Come siamo cafone Allison White". Mi provoca facendomi sospirare, bevendo un sorso del mio cappuccino. "Allora mister Kevin Garcia il misterioso, farò finta di niente questa volta ma non la scamperari tanto facilmente."

Ghigno, facendo accigliare il mio amico.

Poi per cambiare argomento, comincia a parlare dell'incontro che farà questo sabato qui a New York. E io comincio a fare domande a manetta avendo il timore.

Sono fiera del suo traguardo sì, ma c'è sempre quella preoccupazione nei suoi confronti. Insomma, non è bello vedere una persona a cui tieni beccarsi tutte quelle botte o ancora peggio vederla sanguinare.

 Insomma, non è bello vedere una persona a cui tieni beccarsi tutte quelle botte o ancora peggio vederla sanguinare

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"E sai con chi combatterai? " Domando sorridendo nel vederlo così euforico. "Bhe si, e cosa più incredibile, mio cugino lo conosce. Mi ha raccontato molte cose di lui. Non so che persona sia, ma credo che sia molto forte. Si chiama Aron Morgan, e da quello che so è anche molto famoso in tutto il mondo".

Nel sentire parlare di lui deglutisco.

Che cazzo.
Sempre lui in mezzo alle palle.

Mi sforzo di sorridere e di incoraggiarlo e di non pensare a quel bastardo insensibile. "Spero che sia un incontro amichevole e non un incontro all' ultimo sangue" Dico mordendomi l'unghia e di cercare in qualche modo di non pensare a lui.

Sono nervosa e irritata.

Dovrò parlare con Aron al più presto. Non voglio che il mio più caro amico si faccia male per colpa sua. Non posso accettare una cosa simile. Ci sono così tanti pugili a New York. Ma porca miseria, proprio Aron gli doveva capitare?

"Bhe Allo sarà un incontro vero e proprio, ma comunque a prescindere come vada, sarò felice di essermi scontrato con uno come Aron". Risponde facendomi alzare gli occhi al cielo.

E cavolo mi sa che non dovevo farlo, Perchè Kevin mi sta osservando curioso e anche piuttosto sospettoso nei miei riguardi. "Dimmi un pò Allison, non dirmi che-"

" Sei preoccupata per me cappuccetto rosso?"

Sgrano gli occhi appena la sua voce interrompe le parole di Kevin, facendomi venire dei brividi lungo la schiena, fino a sentire quel freddo maledetto. E non è un freddo qualsiasi, è un freddo talmente bastardo da farmi battere forte il cuore.

È questo è solo per colpa sua.

Con il cuore a mille, mi volto verso di lui, dove lo vedo proprio dietro di me, con la sua solita impotenza e la sua solita bellezza, da farmi rimanere senza fiato.

Appena i nostri sguardi si incontrano il suo ghigno si fa presente come sempre, mentre io assumo uno sguardo serioso e poco amichevole.

Che cazzo ci fa qui?

"Che vuoi Morgan?" Mi alzo fronteggiandolo, con una rabbia improvvisa, nel rivederlo dopo giorni.
Tutte quelle parole si rifanno spazio nella mia testa, facendomi sentire quel vuoto che avevo dimenticato soltanto per tre ore.

"Tu sei Aron Morgan!?"

Porca di quella puttana.

"Kevin andiamo via". Dico continuando a guardare la sua faccia da cazzo, ma così irresistibilmente sexy da farmi venire la nausea.

Prendo la borsa dalla sedia, ma Kevin mi ferma, mettendo una mano sulla mia spalla, facendomi parecchio infastidire.

"Tu sei il cugino di Charlie Anderson. Kevin Garcia dico bene?"

Vaffanculo Aron.

Il mio amico annuisce con un euforia per i miei gusti eccessiva.
Tutto quello che io posso fare in questo momento, è guardarlo male, anche quando ci sediamo continuo a farlo.

La cosa che mi infastidisce ancora di più è che si è anche permesso di mettersi vicino a me, mentre invece Kevin si trova di fronte ad Aron ammirandolo come se fosse un Dio.
Che tecnicamente lo è.

"Mio cugino ha sempre parlato di te, e i suoi racconti mi hanno talmente affascinato che ho sempre voluto incontrarti e stringerti la mano". Dice facendomi sbuffare mettendo le braccia conserte.

Ma una mano calda e intensa, si posa sulla mia coscia coperta dai Jeans facendomi irrigidire all'istante. Faccio un respiro profondo, cercando di nascondere il brivido che sale, mi acciglio allungando la mia mano, per metterla sopra la sua e toglierla lontano da me. Ma invano.

"Sono lusingato. Ti dirò di più io e Charlie abbiamo deciso di lavorare insieme. E inoltre abbiamo deciso di unire le nostre aziende. Se un giorno di questi ti va di passare da me per un saluto sei il ben venuto". Risponde invece Aron, stringendo ancora di più la presa facendomi squittire.

"Allison tutto ok?" La voce di Kevin mi fa sussultare, facendomi deglutire. Rivolgo uno sguardo ad Aron, ritrovandomelo a ghignare.

Fino all'ultimo secondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora