Appena apro la porta rimango esterrefatta da tale visione. "Ragazzina". La sua voce rauca entra dentro di me, come se niente fosse, facendomi venire dei lunghi brividi dietro la schiena.
Che cazzo mi succede?
Questa è la maledetta domanda che mi pongo.
"Continui a guardarmi". A coprirlo c'è solo l'asciugamano legato intorno alla vita, mentre il suo corpo scolpito è pienamente scoperto e ancora bagnato.
Deglutisco nel mentre il mio viso, si fa più caldo e le mie mani cominciano a sudare.
"Sei così dannatamente sfacciata in questo momento". La sua voce questa volta si fa più vicina, facendomi riportare nella realtà, rendendomi conto di quanto ora sia così vicino a me, sentendo anche la sua mano posarsi sul mio fianco, insieme a quel ghigno così maledettamente insopportabile.
"Se continui a guardarmi in questo modo non so quanto potrei far tenere buono il mio cazzo". Dice stringendo di più la presa sul mio fianco, facendomi sentire il suo rigonfiamento nascosto.
"Lasciami". Dico improvvisamente affannata. "Se dici di lasciarti io farò l'esatto contrario".
"Perché hai fatto lo stronzo con Kevin?" Domando tirandomi indietro. "Perché l'hai provocato in quel modo? Rispondi". Continuo ancora con le mani a pugno lungo i fianchi."Bhe? È lavoro. La stampa vuole quel tipo di intervista". Se ne esce guardandomi male.
"Non mi sembra che l'avete fatto per la stampa Aaron". Continuo e questa volta sono ad avvicinarmi a lui. "Se fai il pezzo di merda con il mio amico sono cazzi tuoi". Minaccio, guardandolo dritto negli occhi, volendo che capisca che non sto scherzando."Avremo anche questo contratto matrimoniale di mezzo, ma non per questo me ne starò ferma se farai del male a Kevin-"
Lui mi guarda facendo poi un fischietto per prendermi in giro. "E cosa vorresti fare se per caso mandassi in ospedale quel piccolo ingenuo?" Domanda sfidandomi.Mi allontano accorgendomi di essere troppo vicino a questo stronzo, ma lui procede a fare un passo avanti.
"Ti distruggerò con le mie stesse mani Morgan". Rispondo con il fiato in gola. "Tu". Si avvicina ancora di più, facendomi voltare verso la porta per andarmene via, ma lui la chiude, facendo fare un grande rumore."Fammi uscire". Dico girandomi per guardarlo. "Come osi minacciare me?" Domanda non ascoltando le mie parole. "Oso minacciarti quanto mi pare, visto che tu non hai problemi a farlo con altre persone, fregandoti altamente dei sentimenti delle persone!" Gli urlo addosso mentre lui sbatte il pugno sulla porta, ritrovandoci a pochi centimetri di distanza. "Ragazzina questo è il mio lavoro e so quello che faccio". Dice a denti stretti, facendomi innervosire ancora di più.
"Allora che lavoro di merda se consiste nel trattare in quel modo una persona che ti stima". Ribatto imbronciandomi, avendo voglia di tirargli uno schiaffo.
"Non sfidarmi White". Ringhia gonfiando il petto.
"E poi dimmi, che cazzo di scommessa stavate parlando eh! Che cazzo cerchi di fare con Kevin-" Lo fronteggio ancora. "White vattene".
"No ora mi dici che cazzo di scommessa avete-"Eh qui penso di essere arrivata al culmine di tutta questa storia.
Le sue labbra stanno toccando le mie come se niente fosse, facendomi sgranare gli occhi sorpresa.
Le sue mani grandi e venose stringono le mie guance, impedendomi di indietreggiare e di porre fine a ciò. Le sue labbra sono fresche, morbide e cazzo sono così seducenti.
Ogni schiocco che facciamo dei brividi percorrono il mio corpo, facendomi sussultare.
Per la frustrazione stringo e graffio i suoi polsi, mentre lui per dispetto, mette una gamba in mezzo alle mie, facendomi appoggiare completamente alla porta."Sai che se io in questo momento iniziassi a strusciare la gamba in mezzo alle tue cosce, potrei farti provare quanto è frustrante l'eccitazione che ho ogni volta per colpa del tuo tuo caratterino". Dice stringendo ancora di più la presa, non facendomi capire più niente.
"Se io..." lascia la frase in sospeso cominciando strusciare la gamba su di me, facendomi rimanere senza respiro. "Ti toccassi proprio in questo punto". Mi lecca il collo, per poi dargli un bacio. "E affondassi le mie dita dentro di te". La sua voce è maledettamente rauca e così eccitante tale da voler stringere le gambe, ma ovviamente ad impedirmi tale gesto è la sua maledettamente gamba.
"B-Bastardo". Dico aggrappandomi al suo petto nudo con il respiro pesante. "Neanche riesci a resistermi". Si azzarda a dire ridacchiando, con quel suo ghigno come ciliegina sulla torta.
"Voglio entrare dentro di te cazzo". Dice fermando improvvisamente la sua gamba che mi stava dando piacere, facendomi rimanere senza fiato ed eccitata.
Lui prende il mio metto con due dita, sussurrandomi un "Girati".
"Che?"
"Hai sentito bene"
"Tu non farai proprio niente". Dico guardandolo male. "Ho detto girati Allison". Mi afferra per le spalle, per poi farlo al posto mio. "Aaron non voglio". Dico con il cuore in gola, ancora sensibile. "Tu lo vuoi". Sussurra nel mio orecchio mentre mi sbottona i pantaloni. "Non voglio". Dico ancora, mentre la sua mano si fa strada verso le mie mutandine. "Lo vuoi da impazzire invece". Dice mordendomi l'orecchio.
"Dovremo finire quello che abbiamo iniziato, non credi?" Domanda appoggiando il suo membro dietro di me, facendomi sentire il suo calore e la durezza del suo membro."F-Fermo". Le sue dita stanno stuzzicando il mio clitoride, facendomi stringere i denti. "Come sei cocciuta". Dice continuando.
"Aaron ti u-uccido". Cerco di spostarmi lontano da lui, ma non riesco a spostarmi neanche di un centimetro. "Se vuoi che ti lasci vieni a vivere con me".
Ma che cazzo sta dicendo adesso!?
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Fino all'ultimo secondo
RomanceAllison White, una giovane donna universitaria di 21 anni, incontra il lottatore di box più famoso di tutta New York, Aron Morgan. Lui è conosciuto soprattutto perché è il figlio del milionario John Morgan. Il ragazzo ventottenne ha nel profondo un...