Allison
Nella cucina cala un silenzio assordante, quasi da farmi male alle orecchie. Il suo sguardo è puntato sul braccio di Artur, dove ho le mani impigliate su di esso. Rabbrividisco quando il suo respiro si fa leggermente più veloce, mentre i suoi occhi bruni si scuriscono ancora di più. La sua mascella e il suo corpo si irrigidiscono come se volessero cercare in qualche modo di controllarsi e di non fare qualcosa di pericoloso.
Deglutisco non riuscendo a distogliere lo sguardo da lui, che continua a guardare con quasi occhi sgranati la mia mano. Artur è ormai pietrificato, e sento che sta anche tremando dalla paura. "Signorina lasciatemi andare il Signor Morgan mi fa fuori se non lo fa". Sussurra a denti stretti, facendomi sussultare.
Sarebbe una cosa pazzi santo Dio.
"La prego faccia come le ho detto". Mi supplica ancora. Con una lentezza straziante mi allontano dal braccio di Artur, che sembrerebbe riprendere a respirare. "Con permesso". Dice camminando veloce per poi andarsene via come un fulmine.
Tutto questo è una pazzia cazzo.
"Che cazzo di problema hai?" Mi alzo dallo sgabello andandogli subito incontro arrabbiata. "Ti sembra il modo?" Domando guardandolo dal basso. Quando noto il suo sguardo finire sul mio, mi fa ribollire le vene.
Sempre lo stesso poi. Mi guarda con sufficienza e con aria superiore, e forse anche con rabbia.
Di che cosa poi?
Quest'uomo mi irrita porca miseria. Non lo sopporto, è sempre intorno a me per rovinarmi la vita. "Dov'è finito quel bambino che tanto mi piaceva? " Sgrano gli occhi mettendo le mani davanti alla bocca incredula.
Cazzo l'ho detto alta voce!
Stavo pensando ancora al motivo per il quale è diventato l'uomo che è adesso, ma ovviamente la mia bocca parla senza accorgermene ho detto qualcosa che non dovevo dire davanti a lui.
Faccio per spingerlo via e andare a casa mia a nascondermi tra le mie coperte e non vederlo mai più. Ma lui blocca il mio polso, strattonandomi malamente contro il muro della cucina. Il mio respiro accelera, quando mi rendo conto che sono così vicino alle sue labbra, che cerco di dargli uno schiaffo in pieno viso, ma lui mi anticipa e mette tutte e due le mani in alto, con una mano, mentre con l'altra mi prende per i fianchi spingendosi ancora di più contro di me.
"La prossima volta che mi insulterai o provi solo una volta a colpirmi in viso sono cazzi tuoi ragazzina maleducata". Dice ringhiando premendo il suo naso, contro la mia guancia. Cerco di liberarmi e di dimenticare quella frase che appena detto.
" Dico e faccio quello che voglio, soprattutto quando sei tu". Gli sputo, guardandolo dritto negli occhi, volendo fargli capire che non sto giocando. Ed è vero cavolo. Ora se non fossi in questa situazione di merda, tutto questo non sarebbe mai accaduto.
Ghigna per poi far cadere la testa all'indietro, sbuffando una risata divertita.
"Lo trovi divertente stronzo?" Mi irrita quando ride. Soprattutto quelle fossette sulle guance. Al sentire quelle parole si acciglia. "Osi ancora rispondermi in questo modo? Bene". Si avvicina drasticamente verso le mie labbra, e io provvedo subito a scostarmi e girarmi di lato. "Non ci provare-"
"Perché se no che fai eh? Mi dai un pugno come l'altra volta?" Mi prende in giro facendomi stringere i pugni e dilatare maggior mente gli occhi. Ad improvviso, una sua gamba passa in mezzo alle mie, facendomi sussultare. Di scatto mi giro per guardare le mie gambe allontanate per colpa della sua coscia, ma lui mi prende per il mento e li il tempo si ferma.
"In questo momento vorrei punirti nei peggiori modi esistenti". Lecca le mie labbra, facendomi sussultare e impietrire sul posto. "Ma voglio darti ancora una possibilità, visto che siamo promessi principessa". Dice aumentando la presa sul mio fianco. "Ah e poi non metterti più le mie camice". Dice cambiando discorso, allontanandosi da me, mettendosi le mani sulle tasche dei suoi pantaloni, mentre io metto una mano sul cuore, cercando di regolarizzare il mio respiro.
Chiudo per un istante gli occhi, facendo dei respiri profondi, dandomi dei leggeri colpi sul petto per calmare il mio povero cuore tremante. Dopo di che punto gli occhi su un Aron girato di spalle, che continua a bere il suo caffè come se niente fosse, e questo mi da ancora più sui nervi.
Per lui tutto questo è solo un fottuto gioco. Gioca con me e con la mia vita adesso. Ha tutto quello che ha in mano, ha i soldi, la bellezza, un fottuto lavoro, ha tutto cazzo. Mentre io cerco di aiutare i miei genitori e andare all'università per cercare di diventare qualcuno e di rendere orgogliosi tutte le persone a cui tengo di più.
Dovrei fare tante cose e invece mi ritrovo qui in una casa sconosciuta con un uomo che ha intenzione di rovinarmi la vita e di non permettermi di vivere come si deve.
"Che vuoi da me?"
"Voglio che diventi mia moglie Allison White".E io sapevo che se ne sarebbe uscito improvvisamente. "La mia risposta è un no".
"Lo immaginavo". Posa la tazza rigirandosi verso di me. "Ma fingiamo". Aggrotto la fronte non capendo. "Fingiamo di sposarci, fingiamo che siamo innamorati. Questo porterà a dei vantaggi sia da me che da te. Se lo farai eliminerò quella foto su tutti i social, riviste, ma solo se accetterai di diventare mia."
Rimango a bocca aperta, non riuscendo ad assimilare il tutto. Prima lui mi provoca, mi tocca e ora se ne esce con questa bomba. "Perché?" Domando seria. "Sono affari che non ti riguardano".
"E questi tuoi affari non ti riguardano devono rovinarmi la vita? Senti mister sto cazzo che non sei altro, io non voglio e non vorrò avere niente a che fare con uno come te, tanto meno sposarmi con uno come te e soprattutto con una persona che non amo". Dico alzando leggermente la voce, che a quanto pare infastidisce ad Aron.
"Amore? Sei seria? Io non credo a quella roba, tanto meno credo a Dio e al matrimonio, per me è un contratto nulla di più. Ma in base se dici si o no non potrai opporti ne a me ne a tua madre, che anni fa ha firmato per salvarti il culo". Dice facendomi impietrire per la centesima volta.
So a cosa si riferisce, e so che mia madre ha fatto tutto questo per salvarmi la vita quel giorno. Io stessa volevo trovare quell'uomo così ripugnante e metterlo dietro alle sbarre, ma colei che mi ha cresciuto e amato non me l'ha permesso. Ora invece, cosa c'entra Aaron
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Fino all'ultimo secondo
RomanceAllison White, una giovane donna universitaria di 21 anni, incontra il lottatore di box più famoso di tutta New York, Aron Morgan. Lui è conosciuto soprattutto perché è il figlio del milionario John Morgan. Il ragazzo ventottenne ha nel profondo un...