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Tyler

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Tyler

Ore 15:30

Dopo l'ultima lezione, finalmente mi posso recare dritto in libreria per studiare prima dell'incontro di Chase, che si terrà questo sabato. Ancora non riesco a credere che lo so solo ed esclusivamente io. Non so per quale motivo non vuole dirlo ad Allison e so benissimo che se lo andasse a scoprire impazzirebbe.

Esco dalla grande aula, con un sospiro stanco ma allo stesso tempo, sono felice.

"Ei nanerottolo!" La voce di Natalie mi fa distogliere lo sguardo puntato per terra dai troppi pensieri.
"Che fai questa sera!?" Domanda con una strana felicità, anzi fin troppo allegra. "Credo nulla perché?" Domando.

"Perché voglio andare a ballare questa sera, e so benissimo che Allison è occupata, quindi saremo solo noi due. Ma poco importa! Voglio andarmi a divertire diamine!" Dice urlando per tutto il corridoio, facendo girare parecchie persone.

"Intanto ti calmi, e poi si farebbe bene anche a me". Le rispondo facendola esultare ancora di più, tanto che, devo tapparle la bocca per quanto sta urlando. "Natalie ma che cazzo ti sei fumata?" Gli dico vedendola troppo in euforia.

Lei mi guarda per qualche secondo, fino a sbottare a ridere. "Solo qualche canna Tyler".

Sgrano gli occhi.

"Chi cazzo te le ha date le canne Natalie, lo sai che non puoi prendere droghe e tanto meno fumarti neanche una sigaretta cazzo.
Dico arrabbiato e deluso dal suo comportamento così infantile.
E magari al di fuori sto esagerando, ma non è così.
Gli voglio bene e non permetterò che si distrugga da sola come una stupida.
È successo in passato, e gli ho promesso che non sarebbe più capitato.

Quella notte...

"Rilassati Tyler è stata solo una fottuta canna, mica altro e poi so badare a me stessa". Dice ancora con quel sorriso da ebete in faccia.

"Natalie chi te le ha fatta fumare?" Ridomando con fermezza sperando che mi risponda senza problemi. "Alex" risponde toccandosi i capelli sbuffando.

Ma che cazzo.

"Natalie porca puttana, lo sai che ti vuole solo scopare, perché sei andata da quel tossico dipendente?" Domando continuando a guardarla nei occhi. "Perché io voglio la stessa cosa da lui. Siamo amici di sesso e volevo scopare con quel figo da paura. Pensavamo che ci piacevamo, ma abbiamo capito che è solo attrazione fisica". Mi spiega indispettita, facendomi sospirare per la millesima volta.

"Natalia a me non frega un cazzo se te lo scopi, a me frega che hai fumato quella merda, lo sai che non ti fa bene". Le spiego volendogli far capire che non voglio che rientra in quel giro di merda.

"Ragazzi!" La voce di James mi fa distogliere lo sguardo cupo di Natalie. "Che facce" Dice appena ci vede "che è successo?"
"Niente" Dico secco, facendogli un sorriso tirato. "Vado in biblioteca" Guardo per un istante la mia amica per poi guardare James. "Portala a casa James" . Le dico facendolo annuire felice.

"Sarà fatto!"

"Sarà fatto!"

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Ore 18:00

"Ma che cazzo"
Lancio la penna sul tavolo imprecando. Questa materia, non la sopporto diamine. Mi manda in pappa il cervello, e purtroppo non è solo questa materia odiosa a farmi mandare in fumo, ma anche perché sto continuando a pensare a Natalie e a quello stronzo di Alex.

Ho bisogno di una pausa
Mi stropiccio gli occhi esausto. Mi guardo intorno per poi mettermi un pó accasciato sulla sedia chiudendo per un attimo gli occhi.

"Nanerottolo dovrei punirti"
Il suo respiro così caldo.
La sua voce bassa e sensuale.
La sua bocca che sfiora il mio collo.
E poi il mio cuore che salta un battito, facendomi alzare all'istante.

"Chase ma che fai?" Mi tocco il collo sentendo ancora la sensazione delle sue labbra. "Che c'è? Ti ho spaventato?"

Questo stronzo imbroglione.

Con il suo un metro e novanta, appoggia le mani venose sul ripiano del tavolo dove sopra ci sono tutti i miei appunti e libri sparsi.
"Latino..." Dice a bassa voce, facendomi venire dei brividi lungo la schiena. "Interessante... ma hai dimenticato di aggiungere una cosa". Dice indicando con il dito un punto sul computer. "Dove?" Mi avvicino attento a dove ho sbagliato.

"Qui ragazzino". Mi avvicino ancora di più fino ad appoggiare la mano sul tavolo, vicino alla sua, corrugo la fronte appena vedo che sta puntando il dito su una pagina completamente bianca.
"Chase ma non c'è scritto niente". Dico non capendo. Ma in un attimo mi ritrovo incollato a lui e le sue labbra addosso alle mie.

"C-Chase smettila ci possono vedere". Metto le mie mani sul suo grande petto, per allontanarlo da me imbarazzato.
"Porca puttana piccolo". Dice mordendo il mio labbro inferiore facendomi saltare un battito, per poi lasciarlo andare dopo averlo succhiato.

Appena si stacca mi prende per mano, e velocemente mi ritrovo dentro allo sgabuzzino della libreria.

"Ora zitto cazzo e fatti baciare". Neanche il tempo di dire una parola che si rimpossessa delle mie labbra umide e fredde.

Le sue mani stringono i miei fianchi, facendomi sentire protetto e al sicuro da tutti i miei pensieri negativi, da tutte le mie preoccupazioni e soprattutto dalle mie insicurezze più grandi.

Il bacio mi devasta, il respiro diventa piano piano affannoso, ma non voglio interrompere questo momento. Lentamente chiudo gli occhi, allungando le braccia fino ad arrivare alle sue spalle, e intrecciare le mani dietro al collo, permettendoci di avere più contatto.

"Piccolo non sai quanto mi stia trattenendo in questo istante". Sussurra guardandomi ancore in quel modo, da farmi scoppiare il cuore.
"S-Scusa"
"Di cosa?" Domanda, non lasciandomi andare. " Perché ti stai trattenendo per me" Sussurro ancora con il respiro ansante.

"Lo sai che non ho intenzione di costringerti e soprattutto lo sai che io ti aspetterò, quando sarai pronto sarai tu a deciderlo". Dice toccandomi la guancia.

" Ma tu-"
"Faremo a gradi marmocchio" Ghigna facendomi mordere il labbro inferiore, facendogli abbassare lo sguardo sulle mie labbra.

"Dove cazzo è Chase Baker! Esci fuori figlio di puttana!"

Fino all'ultimo secondo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora