Aaron
01/12 Giovedì
Sono le quattro del pomeriggio, e finalmente è arrivato il momento di firmare questo contratto tanto atteso. "La prego firmi qui". La donna sulla ventina d'anni, mi posa sul tavolo il contratto che da tempo stavo aspettando.
Un ghigno mi si forma in viso appena leggo il nome sopra al foglio. Charlie Anderson.
Figlio di puttana.
È il capo dell'azienda più ricca di Detroit, la C.A. Comporation.
Quel maledetto, ha investito molti soldi in questi ultimi sette anni, e io sin dalla prima volta che ho avuto a che fare con tutto questo, volevo stringere la mano a quello stronzo e di far unire le due aziende, per poter investire ancora di più.
Solo prima che Charlie accettasse la mia proposta, ho dovuto cedere a degli compromessi.
Al solo ricordare, mi viene da ridere.
Dopo ben dieci anni dall'ignore sia me che mio fratello, finalmente si rifà vivo, dopo tanto tempo. E non posso non immaginare per quale motivo.
Ovviamente per soldi. Solo per questi cazzo di soldi.
"Tenga e riferisci a Anderson che tra due settimane terrò un incontro nella stesso posto con suo cugino". Le dico, facendola sobbalzare dalla mia voce.
Mi ricorda tanto quella ragazzina impertinente, che non sento da tre giorni.
Stringo i pugni, nel ricordare invece di quello che è successo.
Non volevo trattarla in quel modo, ma allo stesso tempo, non potevo ricordare quello che ingenuamente ho fatto vedere a lei.Io la odio.
Ma allo stesso tempo, in qualche modo io la voglio.E questo non lo penso ora, ma da quando me ne sono andato, lasciandola li tremante di fronte casa sua, ho realizzato di volerla.
Digrigno i denti, rendendomi conto che non posso non parlargli e non vederla più. Siamo legati in un destino che non ci appartiene.
"Signor Morgan, ha dimenticato di firmare qui". La segretaria di Anderson, mi rimette il documento davanti, indicando la parte che non ho firmato. Senza dire nulla lo faccio.
Quando glie lo ridò, lei lo prende e subito lo mette dentro ad una busta trasparente.
Ora che guardo bene il suo viso, intravedo una certa somiglianza.
Tranne per il fisico. Con quei due seni, intrappolati in quella camicia aderente nera, che potrebbero benissimo rompersi i bottoni, e con quella gonna rosso fuoco, che gli fascia alla perfezione il giro vita, non rispecchiano le forme della ragazzina.
Forse è anche molto più matura, rispetto a cappuccetto rosso."Signor Morgan non crede di guardare troppo?" Domanda ad un certo punto, facendomi per un attimo pensare a come sia diventata più sicura e sfacciata, rispetto a qualche minuto fa.
"Oh no non credo affatto". Rispondo con un sorriso provocante.Lei dallo starmi di fronte, si avvicina verso di me, fino ad appoggiarsi sulla scrivania accanto a me, facendomi vedere le sue coscie avvolte dalle calze a rete nere. "Bhe a me pare che sia un pò troppo". Dice assumendo una voce calda e bassa.
"E penso che faccia anche piuttosto caldo, non trova?"
Stronzata.
Si congela.
Con un sorriso si sbottona la camicia, facendomi pensare a come il signor sto cazzo Anderson, se la sia scelta solo per scopare.
"Vuoi giocare per caso?" Domando rimanendo seduto, mentre la guardo togliersi il reggiseno. "Ho voglia". Dice lei non aggiungendo altro.
Dopo di che leva anche le calze, rimanendo solo con la gonna e i seni scoperti. "Se mi permette vorrei sedermi proprio qui". Si mette sulle mie gambe, mordendosi il labbro, mentre guarda la scollatura della camicia bianca.
"E penso che anche tu lo voglia". Sussurra vicino al mio orecchio, muovendosi sopra al mio cazzo.
Maledizione, ci sa fare.
"Lo sai che questo non è per niente professionale?" Le domando mettendogli una mano sul fianco, e l'altra le comincio a stuzzicare un capezzolo, facendola sospirare. "Ma non sembra fregarsene più di tanto".
Risponde con il fiato sospeso, nel mentre io avvicino le labbra a quei due seni rosei, facendola tremare. "Vuole per caso essere scopata?" Le domando, trovando questa situazione divertente, ma allo stesso tempo eccitante
Dopo qualche secondo mi sbottona i jeans neri aderenti, arrivando a prendere quello che più desidera da quando è entrata nel mio ufficio.
"Ti va bene...". Comincia a muovere la mano, mordendosi il labbro inferiore, nel mentre continua ad andare su e giù.
"Se invece di scoparmi, ti dassi questo? Domanda assumendo una voce da finta ragazzina innocente.Non è lei.
Non è Allison.
Lei non avrebbe il coraggio di fare una cosa del genere così sfacciata.
Ma se fosse così. ora. Seduta su di me...Il calore della lingua della segretaria, mi riscuote dai miei pensieri, baciandomi, il collo, cominciando a scendere sempre di più, sbottonandomi i bottoni della camicia. Quando arriva fino alla mia virilità, le prendo i capelli, stringendoli.
"Vuole che glie lo succhi?" Dice facendo una risatina soddisfatta.
Lo lecca, come se fosse il gelato più buono che avesse mai mangiato. Continua fare su e giù con la mano, mentre lo mette in bocca, facendomi tirare un sospiro.
Allargo le gambe, mentre la mia mano detta i movimenti, facendola gemere.
Continua a toccarmi. Continua a muovere quelle fottute mani sul mio cazzo ed entrare ed uscire con la sua bocca da favola.Allison
Dio se ci fosse lei al posto suo.
Non mi limiterei a scopargli la bocca, ma me la scoperei in tutti modi possibili, in tutte le posizioni, posti di ogni tipo.CAZZO.
Che cosa mi sta succedendo? Perché ho così tanto bisogno di scoparla?
Dovrei godermi questo piacere che mi sta regalando questa donna.
Dovrei...
All'improvviso i movimenti si fanno ancora più veloci e più intensi, da farmi ringhiare, fino a quando il piacere non si fa più intenso.
"Cazzo Allison!" Vengo sullasua bocca, sconvolto. "Chi è Alloson". La segretaria si alza in piedi, con i pugni serrati pallesemente arrabbiata.
"Esci". Le dico, innervosito da quello che ho appena detto. "Certo che me ne vado" Dice prendendo le sue cose uscendo poi dal mio ufficio, lasciandomi solo.
Mi metto una mano davanti agli occhi, ancora non credendoci di quello che ho appena fatto.
Io Aron Morgan, che pensa ad una ragazzina mentre scopa.
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Fino all'ultimo secondo
RomanceAllison White, una giovane donna universitaria di 21 anni, incontra il lottatore di box più famoso di tutta New York, Aron Morgan. Lui è conosciuto soprattutto perché è il figlio del milionario John Morgan. Il ragazzo ventottenne ha nel profondo un...