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Aaron

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Aaron

Stringo i pugni mentre mi faccio mettere le bende. Oltre la  porta dello spogliatoio sento le urla provenire da fuori.

Chiamano il mio nome.

Ed io in questo momento ho l'adrenalina che infiamma tutto il mio corpo.

Quel bastardino di Garcia, ha avuto la faccia tosta di scommettere su una cosa che a me non interessa particolarmente.

La verginità di Allison.

Deglutisco appena i miei pensieri si fermano al suo nome.

Cazzo non ci sto capendo più niente.

Ripenso a quello che è successo ieri e cazzo non riesco a non pensare a quanto sia difficile quella ragazzina. "Morgan sei pronto?" Mi domanda Benjamin sorridente. Lo guardo per poi fargli un semplice cenno. "Allora posso aprile la porta", dice per poi ritrovarmi il mio coach a fissarmi.

"Bhe?" Domando squadrandolo male.

Fa un sospiro per poi rivolgermi un piccolo sorriso. " C'è tuo padre nel mezzo della folla". Stringo i denti al solo sentire questa notizia.

Ovviamente lui cosa ne può sapere che tipo di relazione abbia con quello stronzo?
Un bel niente.

"Con chi è?" Domando avendo una piccola speranza che si sia portata mia madre. "E' con una donna". Mi risponde sorridendo.

Aggrotto la fronte.

Dov'è mia madre?

"Com'è fatta la donna che si affianca a mio padre cazzo?" Mi volto verso di lui accigliato, facendogli fare una faccia incomprensibile.

"Ha i capelli biondi ed è molto bella. Per farti capire ha un vestito stretto rosso e ha un trucco molto pesante".

Quella non è mia madre, ma ben sì è una delle tante puttane che si porta dietro.

Tutto intorno a me diventa buio. Il mio respiro diventa pesante e il mio stomaco combatte per non farmi vomitare ed esplodere allo stesso tempo. "Tra due minuti si comincia!" Grida uno dello staff facendomi fare un respiro pesante.

"Bene. Tutti quanti a prepararsi! Dobbiamo fare il culo a quei bastardi intesi?!" Il mio  team grida un "si" orgogliosi, mentre io non faccio altro che pensare a mia madre.

Ora si troverà a casa da sola.

{Un ora prima}Allison

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{Un ora prima}
Allison

Sono le dieci di sera e l'ultima volta che ho sentito Kevin è stato proprio questo pomeriggio, dove mi diceva che non vedeva l'ora di battere Aaron.

Mi sono chiesta il motivo per quale è passato dall'avere stima per lui ad  odiarlo.

Questo glie l'ho chiesto e tutto quello che mi ha saputo dire è stato un semplice "Non ho voglia di parlare di quello che è successo, ti basta sapere che lo odio". E praticamente ha stroncato il discorso -perché mi sta sul cazzo Aaron Morgan- .

Ora invece sono a casa di Tyler e stiamo aspettando Natalie. "Ma quanto ci metti!?" Mi lamento nel mentre la guardo pettinarsi.

Oggi ho optato per un vestito corto e stretto, che fascia per bene il mio corpo e soprattutto il mio sedere. E stessa cosa ha fatto Natalie, solo che il mio è rosso accompagnato ad un lungo e soffice cappotto elegante, mentre il suo è nero con una giacca bianca semplice ma calda.

"Sei bellissima Natalie, non devi mica metterti  tutto quel trucco sulla faccia". Contesto a braccia conserte. "Allison mi vedrà Alex e voglio che si renda conto che ha fatto un grande sbaglio nel mollarmi per una puttana qualunque". Dice aprendo l'illuminante.

Con un sospiro mi avvicino a lei. " Quello stronzo non merita neanche un briciolo della tua attenzione e tanto meno nel vederti così bella. Non faceva per te e te ne sei accorta. Ora vai avanti e oggi bacia chi vuoi e sti cazzi cosa penserà lui o gli altri". Le dico fermando ogni sua intenzione di mettersi altro trucco.

Lei appena sente queste parole ferma ogni movimento per abbracciarmi. "Lo so, hai completamente ragione". Dice facendomi sorridere. "Ma voglio comunque sbattergli in faccia la mia bellezza cara". Dice sciogliendo l'abbraccio facendomi ridacchiare.
"Sbrigati io e Tyler ti aspettiamo di sotto". Le dico per poi scendere.

{22:30}

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{22:30}

Arriviamo puntuali, ritrovandoci nello spogliatoio di Kevin, che nel frattempo sta parlando con il suo coach di cose che non riesco a capire. "Chase sai se viene?" Domanda Natalie. "Ha detto che viene insieme a James tra un ora". Le rispondo guardando Tyler che cambia espressione dopo due secondi.

"Perché?" Domanda poi quest'ultimo. "Dovevano fare una cosa prima". Gli rispondo a Tyler che lo vedo molto provato. "Allora?" La voce di Kevin ci fa distrarre. "Bhe sei uno schiatto dolcezza". Se ne esce Natalie facendolo ridacchiare.

"Può andare". Rispondo invece io, mettendogli su il broncio. "Come al solito sempre molto carina". Se ne esce facendomi alzare gli occhi al cielo. "Sei pronto?" Gli domando poi. "E' una gara amichevole vero?"

"Doveva essere un incontro amichevole Allison".

"Kevin non so che cazzo è successo tra te e Aaron-" Una risatina gli scappa dalle labbra facendomi corrucciare la fronte. "Siete talmente intimi da chiamarlo anche per nome". Dice facendomi rimanere un attimo sconcertata. "Kevin-"

"Devo concentrarmi per squarciare vivo quel figlio di puttana. Voglio stare da solo". Non mi fa neanche continuare a parlare che se ne esce così. "Quanto sei diventato stronzo". Ringhio innervosita.

Lascio immediatamente la stanza volendo uscire da questo posto. Appena noto la porta di emergenza, non ci penso neanche due volte che la apro scontrandomi con l'aria fresca dell'inverno.

Sono in un enorme balcone e dio santo riesco a vedere tutta New York da qua su.

Odio ammetterlo ma Aaron ha fatto la scelta giusta, quando ha deciso di comprare tutto questo e farlo suo. Ma per il resto può andarsi anche a fottere.

Ripensando a quello che è successo ieri sera mi vengono i brividi. Non riusciamo mai a trovare un compromesso, litighiamo costantemente e non riusciamo mai a fare una tregua. Tra di noi sembra che ci acciuffiamo come due animali e scappare subito dopo.

Mi appoggio sulla ringhiera sospirando.

"Perché deve essere tutto così difficile". Dico inalando l'aria fredda. "Me lo domando anche io cappuccetto rosso".

Fino all'ultimo secondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora