"Ei ciao"
Salto dallo spavento appena sento la voce di un ragazzo. Mi giro verso di lui tenendomi la mano sul petto. "Oh scusami se ti ho spaventato". Dice ridacchiando, facendomi ingoiare la saliva appena lo vedo.
E' bellissimo.
Quando si avvicina noto fin da subito quei due grandi occhi azzurri e quel sorriso che intensifica la sua bellezza. Alcune ciocche bionde gli finiscono davanti agli occhi a causa del leggero venticello che c'è qui sopra. E' quasi più alto di me. "Cosa vuoi?" Domando facendomi vedere un pò infastidita, dopo essermi accorta di averlo guardato fin troppo. Quel bellissimo sorriso che gli colora il suo perfetto viso, quasi sparisce appena sente la mia domanda.
"Non è un buon momento vero?" Domanda poggiando il gomito sul terrazzo, guardando la bellezza di New York dall'alto. Vorrei tanto dirgli di andarsene e di lasciarmi da sola a sbollire la mia incazzatura. "Bhe si ma non ti caccerò per questo". Rispondo dandomi della stupida allo stesso momento.
Non posso prendermela con uno sconosciuto per colpa di quella stronza di mia cugina.
"Posso?" Domanda indicando il punto dove ci sono le poltroncine. Annuisco senza dire nient'altro e ignorando il mio essere improvvisamente tesa.
Si mette senza il mio permesso vicino a me. "Ho sentito quello che hai detto a tua cugina". Se ne esce facendomi stranire leggermente al ricordo. "Oh hai dovuto sentire alle sue puttanate? Bhe mi fa piacere spione". I miei occhi si chiudono in due fessure, facendomi mettere le braccia conserte.
Ridacchia mettendosi comodo sulla poltroncina. "Sai com'è sono vicino al tuo tavolo e ho sentito tutto quanto." Ammette guardandomi come se stesse cercando di studiarmi. "Volevo dirti che è una stronza prima categoria". Mi fa l'occhiolino facendomi scuotere la testa.
"Bhe lo è"
"Parlando d'altro, come ti chiami?"
"Allison"
"Bel nome Allison"
"Lo so"
"Tu invece?"
"James"
"Perché sei venuto qui?" Domando, volendo fargli capire che ora voglio che vada via. "Mi sono trasferito da poco e qui non conosco praticamente nessuno e inoltre domani avrò il mio primo giorno alla Univerity New York e sono agitatissimo". Dice guardando da una parte all'altra improvvisamente agitato.
Sgrano gli occhi appena sento tali parole. "Oh andrai nella stessa università dove vado io". Dico addolcendomi facendogli un sorriso. "Allora dimmi un pò di dove sei?" Domando questa volta curiosa di sapere. "Vengo da Detroit". Dice abbassando la testa. "Ei tutto ok?" Domando avvicinandomi di più. "Oh si tutto ok". Scuote la testa, facendomi annuire. "Allison!" Mi volto verso la porta del terrazzo, vedendo mio cugino. "Chi è lui?" Domanda piano. "Mio cugino, credo che dovrei raggiungerlo". "Oh si certo allora ci vediamo". Dice alzandosi facendomi ancora quel bellissimo sorriso.
"Dammi il tuo cellulare"
"Che ci devi fare?"
"Ti do il mio numero, così domani andiamo all'università insieme che ne dici?". Appena termino, noto una luce nei suoi occhi e poi ancora una volta il sorriso allargarsi. "Oh si si- Ecco""Allora ci vediamo domani alle sette in punto davanti al bar Fly". Dico per poi salutarlo e andando da Chase. "Chi era quello?" Domanda guardando guardando storto il mio nuovo amico James. "E' un ragazzo che si è trasferito da poco qui a New York e inoltre verrà nella nostra università". Gli spiego facendolo annuire. "Comunque rientriamo tua madre e tuo padre si sono preoccupati.
Ma se sono qui da soli dieci minuti?
Dopo aver fatto l'ennesimo sospiro della serata, annuisco e torniamo dentro al ristorante, ritrovandomi però solo i miei genitori e i miei zii, che a quanto si vede sono un pò giù di morale. "Dov'è tua sorella?"
"Ha deciso di raggiungere i suoi amici del cazzo". Risponde brusco, facendomi pensare a quanto può essere così egoista.
"Tesoro dove sei stata?" Mia madre appena mi vede mi raggiunge preoccupata. "Mamma tranquilla ho voluto prendermi solo una boccata d'aria per sbollire la rabbia". Dico sussurrando l'ultima frase, non volendo farmi sentire dai miei zii.
"Grace..." La voce di zia Mia ci fa girare verso di lei. "Credo sia meglio terminare qui la cena". Dice facendo un sorriso palesemente forzato. "Bhe si è fatta una certa ora". Conferma mia madre dispiaciuta per la situazione che si è andata a creare.
"Non credevo che andasse a finire così". Mio padre è da più di cinque minuti che continua a mostrare il suo disappunto verso Cloe, e non posso non dargli ragione. "Caro quella ragazza ha qualcosa che non va, questo si vede dai suoi atteggiamenti ribelli e provocatori". Dice mia madre facendomi solo che spuntare un sorriso.
Si come no.
Dopo mezz'ora di viaggio arrivo finalmente sotto casa mia. "Tesoro ti auguriamo una buona notte." Dice papà sorridendomi. "Buona notte anche a voi". Dico per poi chiudere lo sportello ed entrare.
Quando finalmente arrivo, apro la porta tirando un sospiro di sollievo, che questa serata sia finita così velocemente e senza perdere tempo mi strucco e poi decido di fare una doccia calda, per rilassarmi un pò. Quando esco sento il cellulare che squilla. Con l'accappatoio addosso vado dritta in salone dove lo trovo sul bancone della cucina.
Appena lo prendo aggrotto leggermente la fronte.
"Pronto Tyler?"
"Allison". Mi allarmo appena sento i suoi singhiozzi. "Che cosa è successo?"
"Ti prego vienimi a prendere, sono nel New club- ti prego prima che arrivi". Sgrano gli occhi in panicata. " Fatti trovare all'uscita, sarò li in cinque minuti." E dopo ciò chiudo la chiamata e mi metto qualcosa al volo per poi uscire e prendere la mia macchina.
Nel mentre sto sfrecciando verso la discoteca, un altro squillo mi fa scattare e prendere il cellulare. "Cazzo pronto". Dico svoltando a sinistra. "Cazzo Alli sono insieme a Tyler, ti prego fai il più presto possibile." Le parole di Natalie mi fanno sospirare di sollievo. "Ti prego dimmi cosa è successo?" Domando arrivando proprio davanti al locale, dove trovo subito i miei amici. Schiaccio il clacson e appena mi notano si sbrigano ad entrare.
Appena sono dentro Tyler abbassa subito la testa, facendo storcere il naso a Natalie. "Tyler alza la testa immediatamente e dimmi che cosa ti è successo". Dico ferma e rigida aspettandomi di tutto.
Con un sospiro alza il capo, facendomi vedere il suo bellissimo viso rovinato e pieno di lividi.
"Chi è stato?".
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Fino all'ultimo secondo
RomanceAllison White, una giovane donna universitaria di 21 anni, incontra il lottatore di box più famoso di tutta New York, Aron Morgan. Lui è conosciuto soprattutto perché è il figlio del milionario John Morgan. Il ragazzo ventottenne ha nel profondo un...