Tyler
Rimango pietrificato nel sentire la voce di Elliot urlare il nome di Chase, come se fosse impazzito.
Guardo la porta stringendo il petto di Chase, mentre lui stringe la presa facendomi alzare la testa per guardarlo.Sembra infuriato come non mai.
"Chase che sta succedendo? Perché grida in qual modo il tuo nome?" Sussurro preoccupato.
" Tyler devo andare adesso, tu rimani qui e continua a studiare." Si allontana di poco, portando la sua mano sulla mia guancia, cominciando ad accarezzarla." Ti vengo a prendere, quando ho finito con lui". Non sorride, ma si avvicina per darmi un bacio dolce sulle labbra.
"Chase che cosa vuole da te?"
"Piccolo non fare domande, fai ciò che ti ho detto". Risponde per poi uscire fuori, lasciandomi da solo come uno stupido.Chase
Lascio Tyler li dentro, con un espressione confusa e preoccupata in volto.
Non posso fargli vedere quello psicopatico."Ditemi dov'è cazzo!-"La voce incazzata di Elliot, fa rimanere tutti spiazzati, tra cui vedo che alcune persone, riprendere la scena patetica che sta facendo in questo momento.
"Bastardo sono qui". Dopo un secondo, lascia il povero ragazzo che scappa via lontano da lui, mentre Elliot con un ghigno, mi guarda dall'alto e poi dal basso, squadrandomi per bene."Che vuoi?" Domando mettendo le mani in tasca. "Lo sai che ti sei cacciato in un grosso guaio stronzo?" Dice, fissandomi vittorioso. "E dimmi che guaio mi sarei cacciato?" Domando volendo fare il suo stesso gioco infantile e provocatorio.
E li dal ghignare torna serio, stringendo la mandibola. "Questa sera-"
"Chase!" La voce melodiosa del mio piccolo interrompe quella di Elliot, facendomi sgranare gli occhi appena vedo l'amico dello stronzo, prenderlo e bloccargli le braccia dietro la schiena.
"Guarda qui cosa abbiamo Elliot, una bellissima principessina". Commenta guardando il suo corpicino, con sguardo viscido.
Un improvvisa rabbia si impossessa dentro di me, facendomi avanzare verso di lui.
"Non ti conviene". Tira fuori un coltellino dalla tasca, dirizionandolo sulla gola di Tyler, facendomi fermare all'istante, mentre le persone intorno a noi, rimangono con il fiato sospeso."Baker lo sai cosa voglio". Dice Elliot avvicinandosi verso di me, facendomi allarmare. "Voglio lui". Guarda Tyler, facendomi così tanto incazzare da tirargli un pugno in pieno viso.
"Alliot!" Grida l'amico facendomi godere quando gli esce il sangue dal naso. "Baker se provi a toccarlo di nuovo di addio al tuo amorucci-"
"Adams fermo" Lo ammonisce, guardandolo serio in volto. "Lascialo, ma assicurati che non scappi, deve vedere tutto quanto. Soprattutto quanto è violento". Guarda il mio piccolo, strizzandogli l'occhio, facendomi procedere con un altro pugno.
"Non lo devi guardare cazzo!" Urlo prendendolo dal colletto della maglietta. "Non lo devi toccare Scott o ti uccido, e non ho paura di farlo stronzo!" Esclamo ancora, costringendomi a non ucciderlo in questo istante.
Ghigna guardandomi con quella faccia da culo, per poi guardare tutte le persone che si sono radunate, intorno a noi.
"Ora non posso ucciderti con le mie stesse mani, per avermi rubato ciò che mio". Sussurra quelle parole guardando il mio piccolo dietro di me.
E un altro pugno gli arriva in viso. "Non è di tua proprietà, mettitelo bene in testa"Stringo di più la presa, digrignando i denti.
"Ora basta!"
"Voglio tutti quanti fuori di qui!"
Il grido dei due professori, mi fa allarmare, dando così uno spintone ad Elliot, per poi alzarmi e prendere Tyler per mano scappando via, uscendo dalla porta di emergenza."Chase". Continuiamo a scendere le scale. "Chase ascoltami". Ma non lo faccio, non voglio.
Sono incazzato.
Sono fottutamente incazzato e pazzamente possessivo per questo ragazzino."Chase Baker!" Urla stringendo la mia mano per fermarmi.
Anche se so che potrei prenderlo in braccio e trascinarlo ancora, appena sento i suoi singhiozzi mi fermo.
Mi volto verso di lui lasciandogli la mano.Mi rattristisco appena vedo i suoi occhi velati di lacrime. "Ti prego-"
"No Chase, non dire -ti prego non ne voglio parlare- che cosa vuole lui da te? In cosa ti sei immischiato? Spiegamelo diamine!".Dice asciugandosi le guance.
Sospiro, non volendo che sappia cosa sta succedendo intorno a me. E questo è solo a causa sua, solo perché voglio lui al sicuro.
"Tyler andiamo a casa" Stringo la mandibola mettendo le mani dentro le tasche del giubbotto in pelle. "Sei serio?"
Non riesco a guardarlo in faccia, non riesco a vederlo così sofferente. "Tyler che cazzo ti vuoi far sentir dire? Che quel bastando ti vuole? Che vuole fare di tutto per averti? Questo?" Allargo le braccia non potendocela fare più.
Testardo impiccione.
Lui sussulta quando alzo la voce, ma si riprende facendo un sospiro, facendomi rimanere senza fiato quando si avvicina. "Chase dimmelo". Si avvicina ancora.
"Tyler ti accompagno a casa" . Dico guardando da un altra parte, in modo tale da non vedere i suoi occhi su di me."Chase Baker, ti prego". I brividi si fanno presenti quando, la sua mano si posa sul mio petto facendomi mordere le labbra. "Chase", in punta di piedi cerca di arrivare alle mie povere labbra, che chiedono pietà.
"Tyler non giocare, non usare questo.." Mi giro, toccando i suoi boccioli con il pollice, facendolo strusciare lentamente per sentire tutta la sua morbidezza. "Per farmi sputare quello che nascondo". Lo prendo per i fianchi facendolo sussultare e arrossire. "Perché otterrai solo l'effetto contrario impiccione". Sussurro sulle sue labbra sfiorandole.
Deglutisce.
E fa bene a farlo.
Fa bene a guardarmi in quel modo.Perso, ma allo stesso tempo provocatore.
"Voglio proteggerti piccolo nulla di più". Continuo mordendo ancora le labbra guardando le sue, così vicine e invitanti.
"C-Chase no".
"Tyler si". Dico leccando quei due boccioli. "Voglio proteggerti, ma se tu continui a fare così, non ho modo per farlo capisci?" Dico lasciando per un momento stare, le sue labbra, guardandolo dritto nei occhi.Perché non capisce che lo sto facendo per lui, perché non capisce che mi farei uccidere per lui, perché non capisce quello che provo per lui.
Io.
Lui.
Quel noi..."Chase". Trattengo l'istinto di chiudere gli occhi e richiedergli di ridire il mio nome. Come può un ragazzino farmi questo? Come si permette?
"Tyler". Continuo a fissarlo, continuo a stringerlo, continuo a tenerlo incollato a me. "Andiamo a casa".
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Fino all'ultimo secondo
RomanceAllison White, una giovane donna universitaria di 21 anni, incontra il lottatore di box più famoso di tutta New York, Aron Morgan. Lui è conosciuto soprattutto perché è il figlio del milionario John Morgan. Il ragazzo ventottenne ha nel profondo un...