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Dopo quella scenata Aaron mi prende per mano facendomi rimanere stupita dal suo gesto

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Dopo quella scenata Aaron mi prende per mano facendomi rimanere stupita dal suo gesto. Mi porta via da Kevin che nel mentre guarda la scena in silenzio con un moto di rabbia ben visibile sul volto.  

Vorrei dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma non riesco a non guardare le nostre mani unite con una salda presa. E' talmente grande la sua mano che la mia quasi non si vede e dio in questo momento il mio cuore sta battendo sempre più forte.

Dovrei impedirgli di proseguire dato che i miei piedi chiedono pietà e soprattutto ho lasciato Kevin da solo, non sapendo neanche come ritorna a casa. Cerco di riacquisire la mia lucidità, schiarendomi la voce pregando che dalla mia bocca escono delle parole che hanno senso. 

"Aaron mi stanno facendo male i piedi se continuiamo a camminare così velocemente". Alzo lo sguardo supplichevole, guardando la sua schiena scoperta con i muscoli contratti. A quanto pare non mi ascolta, infatti continua a camminare ritrovandoci in un parcheggio al chiuso.  Arriviamo davanti alla sua macchina e subito dopo mi lascia malamente, rimanendo abbastanza irritata. 

"No non guardarmi così ragazzina". Dice appena si volta verso di me con un cipiglio alzato. E' dura ammetterlo in questo momento, ma quanto è sexy da arrabbiato? 

"Come dovrei guardarti allora? Dovrei solo insultarti per essere stato così stronzo da trascinarmi via con te ed essere stato così maleducato con Kevin-"

"Ma ce li hai gli occhi o sei cecata cazzo?!" E qui gli do uno schiaffo in pieno viso con le lacrime agli occhi, mentre lui fa un respiro profondo, come se cercasse di non commettere un omicidio. 

So benissimo che lui odia essere colpito in viso, ma cazzo non può trattarmi così come se fossi un fottuto oggetto. 

"Ovviamente  tu sai solo gridarmi in faccia e fare lo stronzo". Stringo i pugni cercando di darmi una calmata, ma le mie lacrime continuano a scendere come impazzite. l'espressione che fa Aaron in questo momento mi fa capire che si è pentito.  "T-Torniamo a casa e per favore non rivolgermi più la parola, hai fatto abbastanza". Riesco a dire alzando il naso andando verso alla portiera dei sedili posteriori non volendo neanche stargli vicino.  Quando sto per aprirla viene improvvisamente  richiusa , sentendo poi la sua  mano prendere la mia delicatamente, appoggiando la testa sulla mia spalla sentendo dietro la schiena i suoi respiri pesanti. 

"Scusa". Dice sussurrando questa parola vicino al mio orecchio. "Non so perché sto facendo così. Ogni volta che ci stai tu in mezzo il mio cervello non sente ragioni". Dice  come se fosse esausto, facendomi voltare verso di lui guardandolo con il cuore che chiede pietà.

"E questo tuo atteggiamento ti permette di trattarmi così?" Domando arrabbiata girandomi dall'altra parte. "Tu mi fai impazzire con il tuo carattere bipolare". Vengo poi distratta  delle voci di un gruppo di ragazzi. "Guarda me". Il sussurro che arriva un attimo dopo ancora più vicino mi fa mancare il fiato.

"Non ti guarderò invece, non te lo meriti". Dico mettendo su la me incazzata, cacciando le lacrime rimanenti sulle guance, continuando a guardare quel gruppo che commentano l'incontro, ridendo e scherzando con una birra in mano. "Dovresti, perché io in questo momento ho voglia di baciarti".

E qui mi volto nuovamente guardandolo con occhi serrati. "Facciamo così, se tu mi dirai su cosa avete scommesso farò tutto quello che vuoi, se non vuoi dirmi niente puoi anche andartene a quel paese e scordarti delle mie labbra, anche se sono sicura che non ti serviranno poi così tanto visto che porti a casa una donna diversa ogni sera".

Ok forse così è un pò troppo Allison. 

Sembra che sono gelosa cavolo!

I suoi occhi finiscono proprio sui i miei due strati di carne, alla quale guardandole si morde il labbro per poi ritornare con lo sguardo su di me  . "Uno ci sto, due è da quando te sei andata che non riesco più a scopare con una donna".

"Stronzate". Dico mettendo le braccia conserte. "Allison ti voglio non sai quanto,  e finché avrò te nella mia fottuta testa, non riesco a scopare con qualcun'altra se non pensando a te." Se ne esce facendomi rimanere sorpresa, ma cerco di non darglielo a vedere. 

"Sai benissimo che non potrai avere quello che vuoi. " Dico volendo che capisca il concetto.

Non sono un suo giocattolo. 

Tutto quello che fa è fare un sorrisetto che mi fa scoppiare completamente il cuore. "P-Perché ridi?" Domando schiarendomi la voce sentendomi improvvisamente in soggezione . "Perché ora sei nervosa White?" Ribatte con un altra domanda, facendomi irrigidire appena le sue mani prendono i miei fianchi, facendomi toccare il suo petto di conseguenza. 

"Chi ti ha dato il permesso di toccarmi Morgan". Dico con un cipiglio alzato, facendo leccare le labbra a lui. "Sta zitta e baciami". Dice per poi fiondarsi sulle mie labbra, che con sorpresa danno vita ad un bacio senza respiro. 

Faccio resistenza per un pò, ma quando spinge i miei fianchi contro il suo corpo mi arrendo, permettendogli di fare quello che vuole. 

 "Figliolo non credevo che fossi così  in confidenza con questa bellissima fanciulla". Il bacio viene bruscamente interrotto da una voce rauca di un uomo, facendo allontanare subito Aaron da me. "Che cazzo vuoi verme schifoso?" Dice ciò, mettendosi davanti a me come se volesse farmi da scudo. 

"Non mi presenti la tua futura moglie a tuo padre?" 


Fino all'ultimo secondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora