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"Accomodatevi ragazze"

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"Accomodatevi ragazze". Ci sorride, facendoci entrare. Ci guardiamo intorno bocca aperta.

E' tutto così enorme cavolo.

James ci fa strada fino al grande salone, mettendo i giubbotto sul divano, facendoci fare la stessa cosa a me e alla mia amica. Subito dopo corre verso la cucina, forse per vedere se c'è qualcuno. "Oggi è proprio il vostro giorno fortunato!" Esclama poi in cucina, facendo fare delle facce buffe a Natalie. "Veronica ha fatto i biscotti al cioccolato!" dice facendo illuminare gli occhi della mia amica.

"Ne voglio subito uno!". Rido quando corre verso la cucina, per prendere quei biscotti che dall'odore sembrano buonissimi. Sono sicura al cento per cento, da ora romperà le palle a James per quei biscotti. "Alli vieni a mangiarteli prima che sia troppo tardi". Grida Natalie dalla cucina, facendomi entrare nella grande cucina, dove becco Natalie prenderne uno. "Bhe direi che prima bisogna mangiare quella buonissima pietanza". Indico il tavolo apparecchiato per quattro.

Aggrotto la fronte. "James ma viene anche tuo fratello a pranzo?" Domando curiosa. Annuisce ridendo alla mia amica che continua a mangiare i biscotti. "Bhe si dovrebbe, a meno che non lavori fino a tardi." Mi comunica, mentre mi metto seduta, che subito dopo, mi raggiungono anche gli altri due.

"Diciamo che è molto impegnato e alcune volte torna piuttosto tardi". Continua con voce bassa.

Insomma maggior parte delle volte si ritrova da solo. "Bhe quando starai da solo basta chiamarci e veniamo qui a farti un pò di compagnia, oppure potremmo uscire anche qualche volta. Che ne dici?" Sorrido già immaginandomi lui con i miei amici fare baldoria.

Non oso immaginare come ci sente ad essere soli, soprattutto quando si è appena trasferiti, dove non conosci nessuno.

"Ci puoi chiamare quando vuoi". Finisce Natalie mettendogli la mano sulla spalla. "Grazie ragazze". Ci sorride sorpreso.

Dopo che Veronica ci ha avvisato che suo fratello non sarà presente a pranzo, cominciamo a mangiare senza problemi. Dopo aver finito, la domestica ci ha portato quei biscotti buonissimi con il caffè.

"Era tutto buonissimo". Natalie fa i complimenti a Veronica, facendola sorridere. "James portale più spesso qui, sono simpatiche". Dice a lui, facendolo scoppiare a ridere. "Saranno molto presenti non ti preoccupare". La rassicura abbracciandola affettuosamente.

Rimango stupita. "Vedo che hai molta confidenza con Veronica."

"Bhe lei si è sempre presa cura di noi fin da quando eravamo bambini".

"Quindi l'avete portata qui?" Domanda Natalie.

"Bhe a casa dei miei genitori l'hanno licenziata, così l'abbiamo portata in questa casa". Dice sbrigativo e piuttosto nervoso, facendo intuire che non ama molto parlarne. Alla fine io e Natalie annuiamo senza dire più nulla riguardante la storia di Veronica.

Dopo aver finito saliamo di sopra, dirigendoci verso la sua camera e li iniziamo a buttare giù qualche idea. Più o meno passano si e no forse quattro ore da quando siamo in questa stanza e ormai si sono fatte le sei del pomeriggio. Faccio un sospiro sfinito. "Credo che ci vorrà un pò per finirlo". Parla Natalie facendomi uscire un lamento.

"Che palle. Chi sa quando lo finiremo". Mi lamento ancora sdraiandomi sul pavimento stanca. Pensando che ci metteremo forse un mese. "Quello che so è che adesso ho proprio voglia di farmi una dormita e mandare momentaneamente a fanculo questo progetto". Dice James, facendomi ridacchiare, trovandomi d'accordo con lui.

"Aaron dai non farti pregare".

Quel nome. Quel fottuto nome.

"Ci risiamo". Sbuffa James alzandosi, mentre i rimango ferma con il cuore in gola. "Mi sa che vi conviene andare, prima che comincino". Ci avvisa mettendosi una mano dietro la nuca dispiaciuto. "Aron sei uno stronzo, come puoi trattarmi in questo modo?" La voce stridula della ragazza mi fa distogliere lo sguardo da James. "Se non vuoi scopare allora vattene, non ho bisogno delle tue scenate del cazzo Rachel".

La sua voce profonda e piuttosto scocciata si sente fin qua su. "Aspetta non mi dire che tuo fratello è Aaron Morgan". Dice sbigottita Natalie, facendo annuire James.

Mi si crea un groppo in gola.

"Venite vi accompagno alla porta". Ci alziamo senza dire nulla, tra Natalie scioccata e me con il cuore che forse è a rischio dal scoppiare.

Come cazzo è possibile? Ma dico io che cosa ho fatto di male per meritarmi questo. Tyler non mi ha detto nulla che quello stronzo avesse un fratello, e a quanto pare anche Natalie non lo sapeva.

Prego solo di non vederlo. Ma spoiler, sicuro che lo vedrò.

Scendiamo le scale, con una finta tranquillità che mi stupisce. "Aaron vedo che hai delle visite". Commenta James ridacchiando. "Rachel vattene o non risponderò delle mie azioni". Ignora il fratello minore, concentrato a minacciare la donna che se ne sta seduta sul divano come se niente fosse.

"Ma come siamo rudi" Risponde facendo un ghigno provocatorio. "Va bene allora porto le mie amiche all'ingresso e poi ti aiuto". Dice James capendo che la situazione non accenna di migliorare.

Quei lunghi capelli biondi gli ricadono fin sopra al seno, belli e ordinati. Il suo trucco è maledettamente pesante, che mi fa pensare a come fa ad avere la voglia e a come fa a non dargli fastidio tutto quel trucco. A guardarla bene, sembra una donna ricca da far schifo, a giudicare dal suo abito rosso e attillato e a quella collana che luccica come un diamante.

Sposto poi lo sguardo verso Morgan che lo ritrovo a fissarmi con quel ghigno poco rassicurante. E da li penso che il mio cuore comincia ad accelerare più velocemente, mentre il mio corpo è rigido sotto i suoi occhi pungenti.

Con quella camicia nera, che le fascia per bene la sua muscolatura possente e massiccia, se ne sta li a guardarmi dall'alto con il suo un metro e novanta, con aria divertita ma allo stesso tempo infastidita. "Allison andiamo?" Natalie mi scuote le spalle, facendomi tornare nella realtà.

Mi sono resa conto che sono rimasta li impalata a guardarlo come una stupida.

"Si andiamo". Mi volto verso la mia amica che sta già fuori dalla porta, con una faccia che grida ' Aron Morgan è il fratello maggiore di James!'

"James non credevo che avessi questi gusti". Il suono della sua voce mi fa rabbrividire.

Che cosa intende dire con questo?

Mi ritrovo a pensare, facendo due grossi respiri, cercando di non girarmi e di rispondere a quello stupido. "Potresti trovare di meglio, non una ragazzina che entra negli spogliatoi altrui".

Questo stronzo schizzato.

"Ma ti senti quanto parli?" Mi giro verso di lui arrabbiata. "Se tu invece fai entrare dei maniaci pervertiti che cercano di stuprare ogni ragazza che respira, non sarei entrata nel tuo spogliatoio del cavolo". Dico stringendo i denti, cercando di contenermi in qualche modo.

Lo devo fare per Chase.

"Ti sei sentita per caso in causa?" Domanda avvicinandosi verso di me, fino a starmi di fronte. "Idiota grazie ci sono finita io per sbaglio". Gli rispondo a tono, inclinando leggermente la testa per guardarlo dritta in faccia. Si abbassa di poco avvicinandosi nel mio orecchio. "E chi sa cosa volevi vedere".

Sgrano gli occhi appena sento queste parole decisamente fuori luogo. "Bhe di te niente, forse tu cosa volevi vedere Morgan". Gli strizzo l'occhio, allontanandomi da lui e dal suo profumo di colonia, con le gambe che tra li a poco potrebbero cedere.

"Andiamo non voglio vedere un rimbambito povero di figa". Prendo la mano di Natalie trascinandola subito fuori, dopo aver salutato velocemente James.

Dio mio!

Fino all'ultimo secondo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora