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Arriviamo nel posto dove si tiene l'incontro di box, e Chase e io ci sbrighiamo ad entrare dentro nei camerini

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Arriviamo nel posto dove si tiene l'incontro di box, e Chase e io ci sbrighiamo ad entrare dentro nei camerini.
"Mannaggia a te e a quando ti aspetto" . Si lamenta con me facendomi sbuffare.

"E dai non te la prendere, abbiamo fatto solo tre minuti di ritardo". Dico alzando gli occhi al cielo. "Aaron mi spacca il culo". Dice a denti stretti, iniziando a spogliarsi. "Non esagerare ti pare? Sei il suo preferito li dentro". Dico ripensando a lui e ai suoi modi bruschi e maleducati.

"Smettila scricciolo, dico suo serio". Mi ammonisce guardandomi male. Metto il broncio indispettita. "Va bene io ti aspetto fuori". Dico uscendo dal camerino. "Elli!". La voce di James mi fa voltare verso di lui, che corre lungo il corridoio, con il fiatone. "Ellison ti ho fatto mettere nei primi posti-". Quando mio cugino esce dallo spogliatoio, James si ferma improvvisamente. "Vieni James". Lo invito a raggiungerci, non capendo il motivo del suo fermarsi e dello sguardo che lancia a Chase.

Dopo qualche secondo di incertezza, si avvicina finalmente verso di noi a testa bassa. "Tu devi essere il fratello di Aron giusto? La prima volta che ti ho visto, è stata quando stavi in terrazzo a parlare con Allison". Comincia mio cugino porgendogli un grande sorriso, per poi allungare una mano aspettando che James glie la stringa.

So come è fatto Chase e so benissimo che mi farà il terzo grado su di lui. "Piacere mio. Spero che mio fratello ti tratti bene e non faccia troppo lo stronzo almeno con te". Tira fuori, facendo scoppiare a ridere sia me che Chase.

Bhe ne dubito visto che lui è uno stronzo in generale. Dalla prima volta che ci siamo incontrati precisamente.

"Bhe allora vado a finire di prepararmi. E tu." guarda me. "Ti ho messo nei posti davanti, penso che anche lui si metterà vicino a te". Mi fa l'occhiolino, salutando poi James per poi rientrare in camerino.

Sospiro divertita.

"Bhe allora ci conviene muoverci". dico al mio amico, dopo qualche secondo di silenzio. "In verità dovrei aspettare mio fratello prima". Lo dice con una voce che si può dire che non è la sua di sempre. Ma lo dice facendo tremare le sue parole, quando pronuncia il nome di suo fratello. Come se fosse spaventato.

Ma di che cosa?

"James tutto ok?" Domando preoccupata nel vederlo così. E' praticamente terrorizzato, e io ho intenzione di sapere il motivo. "Che cosa c'è che non va?" Continuo mettendo una mano sulla sua spalla, facendolo sussultare dalla sorpresa.

"N-Niente". Si allontana, come se il mio tocco gli avesse dato fastidio.

Sto per prenderlo per mano e portarlo fuori per poter stare soli e fargli prendere una boccata d'aria, ma una terza voce si aggiunge nel corridoio momentaneamente deserto.

"James". Ci giriamo entrambi ritrovandomi Morgan a pochi centimetri di distanza. "Ragazzina è meglio che vai, prima che ti caccio fuori di qui a calci in culo". Dice brusco, facendomi deglutire.
Ma non per la paura.
Lui non mi farà mai paura.

Ansi penso solo che sia uno stronzo senza cuore e irrispettoso nei miei confronti.

"Me ne vado solo perché voglio bene a James". Rispondo alzando la testa per vedere quei due occhi neri, che mi guardano con quell'intensità che mi fa mozzare il fiato solo a guardarli. Sospiro per poi voltarmi verso il fratello, che nel frattempo ha guardato tutta la scena a testa bassa.

Prendo due respiri volendo calmarmi. "Ci vediamo dentro allora". Gli dico regalandogli un sorriso dolce e pieno di affetto. Lui invece, semplicemente annuisce ritornando finalmente a guardarmi.

Poi mi giro verso questo ammasso di muscoli, che aspetta solo che io mi leva dai piedi. Lo guardo male per poi dargli una spallata sul braccio, non facendolo scostare neanche un millimetro.

 Lo guardo male per poi dargli una spallata sul braccio, non facendolo scostare neanche un millimetro

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Aaron

Guardo la ragazzina impicciona, andare via insieme a quel culo da urlo che è fasciato da degli Jeans aderenti, per poi ritornare con lo sguardo su mio fratello.

Questa mattina gli ho detto di John, che veniva a vedere l'incontro. Pensavo che mi dicesse che sarebbe rimasto a casa, per evitarlo e per evitare soprattutto dei problemi. Ma ha preferito venire, sapendo che ci sarei stato io.

Ha paura e si vede. John farebbe qualsiasi cosa per portarlo indietro. E non dicerto perché vuole che lui torni a casa, perché l'ha cacciato lui stesso, ma perché vuole che io rimanga solo e soprattutto deve coprire quello che ha fatto in passato davanti a tutti.

Quel passato che non potrà mai cancellare ne dalla mia mente ne da quella di mio fratello e di mia madre. E purtroppo lei, l'unica persona che amo sta ancora insieme a quello stronzo manipolatore. Vorrei trovare un modo per liberarla da quel mostro, ma anche se ho tanti soldi non serviranno a nulla.

Avevo pensato di corromperlo e di mandargli una grossa somma di soldi, in cambio di mia madre e di mio fratello.

Voglio che li lasci in pace e non sfruttarli perché io sono quello malato della famiglia. E ora come ora cercherò in tutti modi di proteggere James a tutti i costi. "James da ora in poi dovrai fare attenzione. Questo lo sai vero?". Domando sperando che abbia capito quello che gli ho detto questa mattina prima di partire. Lui annuisce. "Aron io mi domando quando finirà tutto questo". Dice guardandomi come se fosse stufo di tutto questo.

E io lo so bene. So bene come si sta sentendo in questo momento.

Il me da bambino lo provava e forse lo prova ancora.

Ferito.

Intrappolato nel tuo destino.

E lui in questo momento sta provando una minima parte di quello che in diciotto anni mi porto dentro.

"Non sarò tutto il tempo vicino a te e questo lo sai benissimo. Sicuramente John si metterà nei primi posti e tu non ci andrai. Devi andare vicino a Max-" Sgrana gli occhi appena sente quel nome.

"M-Max?" Domanda incredulo.

Aggrotto la fronte per un istante per poi annuire. "Si proprio lui. Gli ho chiesto se poteva farmi questa cortesia e lui ha accettato. Lo troverai verso le ultime file, vai li e non farti trovare da lui. Ah e per favore di alla tua amica di starti lontano almeno per tutto l'incontro". Concludo ripensando a quella psicopatica.

Lui semplicemente annuisce. "Appena avrò finito andremo a casa". Lo rassicuro facendolo sospirare. "Allora vado, ci vediamo dopo". Annuisco non aggiungendo altro.

Fino all'ultimo secondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora